Mercato tutelato dell’elettricità, decisa la proroga al 1° luglio

Con la proroga si assicura così, tra l’altro, il tempo necessario agli utenti per esser informati. La data prevista per la fine del mercato tutelato era il primo aprile

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Giorgio Pirani

Giornalista economico-culturale

Giornalista professionista esperto di tematiche di attualità, cultura ed economia. Collabora con diverse testate giornalistiche a livello nazionale.

Il termine del regime di mercato tutelato dell’energia elettrica è stato spostato al primo luglio, ritardando di tre mesi rispetto alla data inizialmente programmata del primo aprile. Questa modifica è stata annunciata mercoledì da Stefano Besseghini, presidente di ARERA, l’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente.

A partire dal mese di luglio, gli utenti del mercato tutelato che non avranno ancora effettuato la scelta di un fornitore del mercato libero saranno automaticamente inclusi nel Servizio a Tutele Graduali (STG). Questo servizio è stato ideato da ARERA per facilitare la transizione al mercato libero dell’energia elettrica, una volta che la tutela di prezzo sarà revocata.

La fine del mercato tutelato

Il mercato tutelato, conosciuto anche come regime di tutela, per l’energia elettrica e il gas implica che le forniture avvengano a prezzi e con condizioni contrattuali stabilite da ARERA. La scadenza iniziale del mercato tutelato era stabilita al 10 gennaio 2024 per il gas e al primo aprile 2024 per l’energia elettrica. Una richiesta di proroga presentata a novembre non ha ottenuto l’approvazione, confermando quindi la data originale di conclusione.

In un comunicato, ARERA ha precisato che il differimento della conclusione del mercato di tutela dell’energia elettrica (non del gas) ha come principale obiettivo favorire la diffusione di campagne informative per assistere gli utenti del mercato tutelato nella scelta dell’offerta più vantaggiosa nel mercato libero. Entro le scadenze di gennaio (per il gas) e luglio, tutti coloro che mantengono ancora un contratto di fornitura nel mercato tutelato devono decidere di passare a un’offerta nel cosiddetto mercato libero. Questa decisione comporta la possibilità di cambiare fornitore o accettare una nuova proposta presentata da quello attuale.

Il mantenimento dell’accesso al mercato tutelato sarà garantito esclusivamente per specifiche categorie protette, individuate sotto la definizione di “utenti vulnerabili”. Queste categorie abbracciano una gamma diversificata di individui che necessitano di particolare attenzione e protezione. Tra di essi rientrano coloro che hanno superato l’età di 75 anni, individui il cui ISEE si colloca entro il limite di 8.107,50 euro, persone che attualmente risiedono in abitazioni di emergenza in seguito a eventi calamitosi, nonché individui con disabilità.

È più conveniente il mercato tutelato o libero?

In teoria, nel mercato libero le offerte sono considerate più vantaggiose rispetto a quelle del mercato tutelato, offrendo sconti, promozioni, punti fedeltà e altre agevolazioni legate al marketing. In aggiunta, nel mercato libero è possibile stipulare contratti a prezzo bloccato o indicizzato. Nel primo caso, il prezzo rimane fisso per un periodo determinato, mentre nel secondo è variabile in base alle quotazioni di mercato.

A differenza del mercato tutelato, dove i prezzi cambiano ogni tre mesi per l’energia elettrica e ogni mese per il gas in base alla dinamica di domanda e offerta del mercato all’ingrosso, nel mercato libero si ha maggiore flessibilità nella scelta del tipo di contratto.

Tuttavia, prima di effettuare questo passaggio si deve sapere che nel mercato libero le tariffe non sono più stabilite da un’autorità centrale, come nel caso del mercato tutelato, ma da singoli operatori. La vigilanza su eventuali speculazioni e rincari eccessivi è affidata all’Antitrust, l’autorità per la concorrenza, il quale garantisce un controllo sulle pratiche commerciali dei vari operatori presenti nel mercato libero.