Bollette, mercato tutelato prorogato solo per 4,5 milioni di famiglie

In 4,5 milioni potranno godere ancora del mercato tutelato con bollette calmierate: ecco la decisione del governo che è stata criticata dai consumatori

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Luca Bucceri

Giornalista economico-sportivo

Giornalista pubblicista esperto di sport e politica, scrive di cronaca, economia ed attualità. Collabora con diverse testate giornalistiche e redazioni editoriali.

Parziale dietrofront del Governo sul mercato tutelato dell’energia, che dopo aver deciso lo scorso novembre di non prorogarlo più in Italia, nonostante le fibrillazioni sul tema all’interno della stessa maggioranza, ha annunciato che per alcuni italiani le bollette calmierate continueranno ad arrivare. La comunicazione, infatti, è arrivata direttamente da Palazzo Chigi che ha fatto sapere che nelle disposizioni legate al decreto Energia è stata approvata la proroga del mercato tutelato per 4,5 milioni di famiglie. Una scelta, quella dell’esecutivo Meloni, che sarebbe comunque in linea gli impegni presi con l’Unione Europea sull’erogazione della terza rata del Pnrr che prevedeva proprio la liberalizzazione del mercato dell’energia.

Prorogato il mercato tutelato per i vulnerabili

Secondo quanto annunciato da Palazzo Chigi, saranno 4,5 milioni di famiglie a restare nel mercato tutelato dell’energia anche quando ci sarà il passaggio al mercato libero. Infatti, emerge dal decreto Energia, il Governo ha deciso per la proroga per i vulnerabili, che continueranno a usufruire di forniture di energia elettrica a prezzi calmierati anche dopo la liberalizzazione del mercato.

Ma chi sono i vulnerabili? In poche parole si tratta degli over 75, di chi percepisce bonus per condizioni economiche svantaggiate, chi beneficia della legge 104 e chi ha in casa macchinari salvavita.

Per questi l’esecutivo ha trovato un accordo nel decreto,  approvato lunedì 4 dicembre dal Consiglio dei ministri, che disciplina il passaggio graduale al mercato libero dei nove milioni di utenze domestiche che ancora usufruiscono del mercato tutelato, rafforzando al contempo – comunica Palazzo Chigi – gli strumenti finalizzati a prevenire ingiustificati aumenti dei prezzi e possibili alterazioni delle condizioni di fornitura.

Cosa succede per gli altri

E per tutti gli altri? Per i restanti 4,5 milioni di italiani attualmente nel mercato tutelato verranno introdotte misure per assicurare la massima informazione e le migliori condizioni nel passaggio al mercato libero dell’energia elettrica, dove sono già passate le utenze di circa 21 milioni di famiglie.

Nello specifico, fa sapere Palazzo Chigi, il decreto energia approvato dal Consiglio dei ministri, finalizzato a disciplinare il passaggio graduale al mercato libero dei nove milioni di utenze domestiche che ancora usufruiscono del mercato tutelato, rafforzano al contempo gli strumenti finalizzati a prevenire ingiustificati aumenti dei prezzi e possibili alterazioni delle condizioni di fornitura di energia elettrica.

E allora attenzione alle scadenze, perché entro il 10 gennaio 2024 si procederà all’individuazione degli operatori economici che subentreranno nella fornitura dal mercato tutelato a quello libero dell’energia elettrica. Gli utenti interessati dal passaggio al mercato libero saranno quindi destinatari di una specifica campagna informativa, nonché i principali beneficiari di una costante attività di monitoraggio sulle attività degli operatori e sull’andamento dei prezzi definita da Arera in collaborazione con il ministero dell’Ambiente e della sicurezza energetica e con il coinvolgimento delle associazioni dei consumatori maggiormente rappresentative.

Inoltre verranno introdotte alcune semplificazioni relativamente al trasferimento della domiciliazione bancaria per il pagamento delle bollette, di cui viene prevista l’emissione con cadenza necessariamente bimestrale, ferma restando la libertà dell’utente di scegliere un fornitore diverso e una differente modalità di pagamento.

Le critiche dei consumatori

Ma questo dietrofront, con la proroga solo per alcuni, non piace ai consumatori. A criticare la scelta del governo è Marco Vignola  responsabile del settore energia dell’Unione Nazionale Consumatori: “Siamo alle comiche. Il rinvio va fatto per tutti. Basta prese in giro dei consumatori con la scusa del Pnrr”.

Vignola chiede quindi di “prorogare il mercato tutelato fino a che i prezzi non saranno tornati ai livelli pre-crisi e fino a che non saranno varate le nuove regole per una bolletta più trasparente“.