Da ITA Airways a Lufthansa: cosa cambia per i passeggeri italiani

La trasformazione di ITA Airways dopo l'accordo con Lufthansa: un programma quadriennale che promette grandi cambiamenti

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Luca Incoronato

Giornalista

Giornalista pubblicista e copywriter, ha accumulato esperienze in TV, redazioni giornalistiche fisiche e online, così come in TV, come autore, giornalista e copywriter. È esperto in materie economiche.

Infine è accaduto, Lufthansa ha ottenuto il 41% delle quote di ITA Airways, investendo una cifra pari a 325 milioni di euro. Un accordo che ha scatenato delle polemiche, come prevedibile, ma che lascia soprattutto i passeggeri italiani con un dubbio: cosa cambierà d’ora in poi?

È giusto fare chiarezza e spiegare quali sono i tasselli aggiunti al mosaico della compagnia nostrana. A piccoli passi si andrà a modificare l’esperienza di volo sotto differenti aspetti e di seguito trovate tutti i dettagli del caso.

Nuovi fondi per ITA Airways e prospettive future

Da sottolineare come il Mef non abbia deciso di fare un passo indietro, anzi. Il ministero dell’Economia e delle Finanze ha garantito un aumento di capitale da 250 milioni di euro, lasciando inoltre aperta la porta a una prospettiva futura d’acquisizione totale. Lufthansa ha di fatto un’opzione per l’ottenimento del restante 59% delle quote societarie.

Una prospettiva che preoccupa alcuni ma che, sul lungo periodo, lascia ben sperare il Mef. Il prezzo sarà infatti valutato sulla base dello sviluppo di ITA Airways nei prossimi anni, sotto una nuova gestione. La speranza è dunque quella di trattare ben altre cifre, forti di un vettore dall’impatto per più forte sul mercato, per allora.

Ad oggi i conti della compagnia sono promettenti, considerando l’iniezione di denaro ricevuta che, sommandosi a quanto attualmente in cassa, sfiora quota 1 miliardo di euro. Il piano industriale per il prossimo futuro prevede 2.5 miliardi di euro di guadagni nel 2023. Una cifra destinata ad aumentare di anno in anno, fino ai paventati 4.1 miliardi di euro del 2027.

Un programma quadriennale che mira, tra le altre cose, ad aumentare il numero della flotta a disposizione, passando dagli attuali 71 velivoli a quota 94. Importante in questa prospettiva puntare su mezzi in grado di garantire un adeguato impatto ambientale e l’ottimizzazione dei consumi.

Buone notizie anche per i dipendenti, inoltre, destinati ad aumentare in maniera considerevole. Nel corso dell’anno è prevista una crescita fino a quota 4.300 addetti in varie aree. Una cifra raggiunta grazie alle 1.200 assunzioni in corso. Al termine del programma presentato, dovrebbero esserci circa 5.500 soggetti tra personale a terra e di bordo.

ITA Airways e Lufthansa: cosa cambia per i passeggeri

L’avvio della collaborazione tra ITA Airways e Lufthansa sarà immediata, il che porterà il vettore italiano a beneficiare in tempi rapidissimi dell’inserimento nel nuovo gruppo. Un’aggiunta chiave, quella italiana, considerando come il forte orientamento all’export della nostra economia e l’importanza del bel paese sul fronte vacanziero. Tutto lascia ben sperare per la crescita del prossimo futuro, con ITA Airways chiamata a essere il quinto vettore partecipante del sistema del gruppo Lufthansa, che potrebbe trasformare alcune realtà in snodi cruciali. Basti pensare all’aeroporto di Fiumicino, che potrebbe godere di una migliore connettività con l’America Latina, ad esempio.

Cancellato il timore di veder sovrastata l’italianità del vettore, dal momento che la strategia del gruppo è sempre stata quella di evidenziare le specificità delle compagnie accolte, che restano in qualche modo autonome in termini di gestione interna. I passeggeri potranno però godere di differenti prospettive rispetto a poco tempo fa. Basti pensare all’ampio universo marketing garantito da Lufthansa Group.

Saranno inoltre effettuati degli investimenti per il trasporto intermodale, al fine di garantire spostamenti sempre più rapidi e comodi. Non si pensi di poter trasformare l’intero sistema nell’arco di un anno, ma l’intesa con Ferrovie dello Stato dello scorso febbraio lascia ben sperare. L’obiettivo è chiaro, fare dei treni il principale mezzo per raggiungere gli scali dei differenti aeroporti italiani. Una boccata d’aria tanto per i cittadini quanto per i turisti.