Decathlon, via al rebranding: nuovo logo e più spazio a sostenibilità e tecnologia

Nell’ambito di questa evoluzione, il gruppo svela il suo nuovo brand e il nuovo logo “Orbita"

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Giorgio Pirani

Giornalista economico-culturale

Giornalista professionista esperto di tematiche di attualità, cultura ed economia. Collabora con diverse testate giornalistiche a livello nazionale.

Decathlon si rifà il look. Il gigante francese dello sport e del tempo libero, con oltre 1.700 punti vendita sparsi in tutto il mondo, si rinnova e cambia tutto, a partire da un nuovo elemento chiave nel marchio, ovvero l’icona di un’orbita, che precederà da oggi in poi il nome Decathlon. La scelta è stata fatta per simboleggiare movimento, dinamismo e l’ascesa verso nuove vette.

Come cambia l’azienda

Ma non cambia solo il nome; nei prossimi mesi, Decathlon avvierà un processo di ristrutturazione dei propri negozi, progettati con un allestimento inedito per garantire ai clienti una navigazione intuitiva, una migliore esposizione dei prodotti attraverso display fisici e digitali e un’atmosfera esteticamente gradevole. Anche il sito di e-commerce subirà delle novità, offrendo un’esperienza di acquisto più fluida.

Sulla questione della sostenibilità, Decathlon ha assunto l’impegno di raggiungere lo status di Net Zero entro il 2050, focalizzandosi su tre obiettivi chiave di decarbonizzazione (scope 1, 2 e 3). Questi includono una riduzione del 20% delle emissioni assolute di CO2 entro il 2026, seguita da una riduzione del 42% entro il 2030 e infine il raggiungimento di zero emissioni nette entro il 2050. Inoltre, l’azienda sta lavorando per aumentare la durata di vita dei suoi prodotti e ha introdotto nuovi servizi per consentire ai clienti di riparare e rivendere i loro articoli.

Per la parità di genere, infine, dopo che lo scorso anno l’executive team di Decathlon ha raggiunto questo traguardo per la prima volta nella sua storia, il gruppo ha ora assunto nuovi impegni per il 2026, tra cui la misurazione della rappresentanza, dell’inclusione e dell’appartenenza, l’azione e la definizione di standard globali e le migliori prestazioni della categoria nel Diversity, Equity & Inclusion – DE&I.

Un altro punto di intervento riguarda la catena di approvvigionamento, dove saranno implementati algoritmi di intelligenza artificiale per migliorare le previsioni di domanda, la pianificazione delle scorte e i parametri di magazzino. Questo approccio ha già portato a una riduzione dei livelli di stock, dei costi di trasporto e dei tempi di consegna.

Il nuovo slogan

Il nuovo claim, “Move people through the wonders of sport”, riflette l’obiettivo di Decathlon di utilizzare lo sport come strumento per ispirare e coinvolgere persone di tutte le età e background, incoraggiandole a vivere una vita più attiva e sana.

Parallelamente, stanno rivoluzionando la loro offerta, ora organizzata in 9 categorie: Quechua (per l’outdoor), Tribord (sport acquatici e nautici), Rockrider (ciclismo), Domyos (fitness), Kuikma (racchette), Kipsta (sport di squadra), Caperlan (pesca), Btwin (mobilità urbana) e Inesis (golf). Inoltre, ci sono quattro marchi dedicati agli esperti: Van Rysel, Simond, Kiprun e Solognac. Questa mossa è parte di una strategia globale ambiziosa che comprende miglioramenti nell’esperienza del cliente, un forte impegno per la sostenibilità e una modernizzazione aziendale su larga scala.

“Al cliente – spiega Barbara Martin-Coppola, Global Chief Executive Officer di Decathlon, durante la presentazione del nuovo corso dell’azienda – dobbiamo offrire un’esperienza globale immersiva, ma il nostro business model dev’essere anche circolare: dobbiamo produrre prodotti che durino più a lungo, per ridurre la nostra impronta ecologica”. E fa un esempio pratico: “La persona che acquista una bici da Decathlon dovrà diventare parte di una community. Gli consiglieremo itinerari, gli proporremo riparazioni e assicurazione, gli suggeriremo di venderci la sua bici vecchia, che provvederemo a riparare e a rivendere. Un business model sostenibile attraverso la circolarità”.