Tenaris, premio aziendale da record per i dipendenti: 13.500 euro in arrivo agli operai

L'azienda ha comunicato ai propri 2200 dipendenti i numeri della seconda tranche del Premio di Redditività Aziendale

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Giorgio Pirani

Giornalista economico-culturale

Giornalista professionista esperto di tematiche di attualità, cultura ed economia. Collabora con diverse testate giornalistiche a livello nazionale.

Nel 2023 i dipendenti della TenarisDalmine otterranno un premio senza precedenti, raggiungendo un importo massimo di 13.500 euro. La compagnia ha notificato ai suoi 2.200 dipendenti presso gli impianti di Dalmine, Sabbio Bergamasco, Costa Volpino, Arcore e Piombino il valore raggiunto dalla seconda fase del Premio di Redditività Aziendale (Pra), istituito nel 1998.

Che cos’è il premio aziendale

Il premio, essendo di natura variabile, viene erogato a tutti i dipendenti in base al loro livello di inquadramento e fa parte di un sistema premiale più ampio.

La seconda tranche del premio, annunciata oggi e sommata alla prima tranche erogata in ottobre, definisce il premio complessivo per l’intero anno. Per il 2023, l’ammontare totale varia da un minimo di 9.234 euro a un massimo di 13.482 euro. “Siamo davvero molto soddisfatti – afferma Paolo Benzi, Senior Director Risorse Umane TenarisDalmine – di poter condividere i brillanti risultati economici, anche quest’anno, insieme a tutta la popolazione aziendale, il cui contributo è stato essenziale per ottenerli, grazie all’impegno e alla professionalità costanti”.

Il Premio di Redditività Aziendale (Pra) è un incentivo variabile erogato a tutti i dipendenti, il cui importo dipende sia dal livello di inquadramento del dipendente, sia da un sistema premiale complessivo più ampio. Indipendentemente dal caso, il calcolo del premio è direttamente correlato ai risultati ottenuti.

I lavoratori hanno la possibilità di optare per il ricevimento del premio tramite busta paga. In tal caso, la tassazione del premio di risultato per il 2024, così come per il 2023, è del 5% anziché del 10%, a condizione che il premio non superi i 3.000 euro lordi all’anno e che il reddito da lavoro dipendente dell’anno precedente non ecceda gli 80.000 euro.

Affinché possano essere considerati come tali, i premi di produzione devono essere correlati a obiettivi chiari e misurabili, come miglioramenti nella produttività, nell’efficienza o nella qualità del lavoro. Inoltre, devono essere calcolati utilizzando criteri prestabiliti e trasparenti, garantendo così una valutazione obiettiva delle performance. Infine non sono fissi, ma variano in base alle performance raggiunte. Possono anche essere soggetti a modifiche di anno in anno in risposta alle esigenze aziendali.

Il precedente della Ferrari

Non è la prima volta che un’azienda premia i suoi dipendenti con i porti così alti. Anche la Ferrari a febbraio di quest’anno aveva premiato i circa 5mila dipendenti in Italia con 13.500 euro. Ma il prossimo anno il premio potrà arrivare a circa 17mila euro. Questi importi massimi potranno essere ottenuti solo in caso di zero assenze durante l’anno.

“Nel corso del 2023 abbiamo compiuto progressi rilevanti nel nostro percorso verso la neutralità delle emissioni di carbonio – affermò l’ad Benedetto Vigna – Abbiamo ridotto le emissioni Scope 1 e 2 del 7% nel 2023 e del 16% rispetto al 2021”.

“Abbiamo costruito il nostro primo prototipo di motore con materiali riciclati alluminio. Abbiamo anche installato pannelli solari che forniscono una potenza massima di 2,4 megawatt in più rispetto allo scorso anno. Nei prossimi mesi sarà resa disponibile una potenza aggiuntiva di 1 mw massimo da parte della Renewable Energy Community. la prima comunità energetica in Italia sostenuta da un’impresa industriale a beneficio del territorio. E questo è solo una dimostrazione dell’obbligo morale che sentiamo di restituire qualcosa alla comunità locale” ha spiegato Vigna.