Bollette, il prezzo della luce scende del 10,8% nel primo trimestre 2024

La bolletta elettrica scende del 10,8% per gli utenti del mercato tutelato, mentre si va verso il passaggio al mercato libero dell'energia. Ma non è tutto oro quel che luccica

Foto di Maurizio Perriello

Maurizio Perriello

Giornalista politico-economico

Giornalista e divulgatore esperto di geopolitica, guerra e tematiche ambientali. Collabora con testate nazionali e realtà accademiche.

Proprio negli ultimi giorni dell’ultimo anno di “sopravvivenza” del mercato tutelato, prima del passaggio al regime di mercato libero dal primo gennaio 2024, arriva una buona notizia sul fronte delle bollette energetiche. Nel primo trimestre del nuovo anno, le tariffe della luce scendono di ben il 10,8%.

I nuovi prezzi sono stati annunciati dall’Arera, l’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente.

Bolletta elettrica, quanto risparmieremo nel 2024 e perché

Il risparmio del 10,8% sulla bolletta elettrica riguarderà 9 milioni di famiglie che restano nel regime di mercato tutelato, dopo la mini proroga che sposta la data limite dal primo aprile all’1 luglio 2024 per i soggetti non vulnerabili. La ragione è presto detta: agli operatori serve più tempo per organizzare le aste e attirare clienti. C’è però anche un altro motivo: la diminuzione complessiva della spesa per la materia energia, di circa il -14%. Sulle bollette peseranno (in maniera contenuta) comunque i rincari delle tariffe di rete regolate (+2,1% per Trasporto e gestione contatore) e oneri generali di sistema (+1,1%).

Le tabelle dei prezzi relative al primo trimestre 2024 mostrano che il prezzo finale dell’energia elettrica per la famiglia tipo sarà di 25,24 centesimi di euro al kWh, imposte incluse, contro i 28,29 centesimi di euro al kWh del trimestre precedente. Facendo due conti, la spesa per la famiglia tipo nell’anno scorrevole (cioè tra il 1° aprile 2023 e il 31 marzo 2024) sarà di circa 684 euro. Ben il 50% in meno rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (1° aprile 2022 – 31 marzo 2023).

Cause ed effetti del calo delle bollette della luce

Secondo Coldiretti, la riduzione della spesa energetica “ha un doppio effetto positivo: aumenta il potere di acquisto dei cittadini e delle famiglie e riduce i costi delle imprese”. Il presidente dell’Arera, Stefano Besseghini, raccomanda tuttavia un cauto entusiasmo, poiché “i valori assoluti dei prezzi sono ancora circa il doppio di quelli pre-crisi, e il sistema energetico europeo non è scevro da rischi”.

Sempre secondo l’Autorità, sul finire del 2023 “le tensioni in Medio Oriente hanno interrotto il trend in discesa dei prezzi delle materie prime energetiche, tra cui il petrolio e il gas naturale”. La domanda di quest’ultimo “si mantiene contenuta e il livello degli stoccaggi europei resta di poco inferiore al 90% della capacità disponibile”. Proprio il comparto del gas ha poi registrato una riduzione dei consumi soprattutto nel settore termoelettrico. Una situazione “principalmente dovuta alla ripresa della generazione del parco nucleare francese e al contributo della produzione da fonti rinnovabili, che ha favorito nel trimestre in corso il ribasso del prezzo dell’energia elettrica (PUN)”.

I dati sono stati commentati anche dall’Unione Nazionale Consumatori, che smorza ulteriormente l’entusiasmo per le bollette più leggere. Se infatti una famiglia tipo in regime di tutela spenderà 82,35 in meno per l’energia elettrica nell’anno scorrevole di riferimento, la spesa totale di tutto il 2024 (dunque dal 1° gennaio al 31 dicembre 2024) appare comunque troppo elevata per i contribuenti: 681 euro che, sommati ai 1.467 euro delle bolletta del gas, pesano sulle tasche degli italiani per un totale di 2.148 euro. Il tutto ovviamente considerano che i prezzi rimangano costanti durante l’anno. Restano dunque ancora lontani i prezzi dei tempi pre-crisi internazionale: rispetto a gennaio 2021, il rincaro è infatti del 25,8%.