Gas l’avviso di Arera: prezzi delle bollette aumentati per i clienti vulnerabili

Già dal mese di marzo, sotto segnalazione di Arera, i prezzi del gas hanno subito un aumento dell'1,1% per i clienti vulnerabili. Le perplessità delle associazioni

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Francesca Secci

Giornalista

Giornalista pubblicista con esperienza in redazioni rilevanti, è specializzata in economia, finanza e geopolitica.

L’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente (Arera) ha comunicato il nuovo prezzo di riferimento del gas per i clienti domestici vulnerabili, fissato a 101,50 centesimi di euro per metro cubo. Questo rappresenta un incremento del 1,1% rispetto al mese precedente, come riportato dall’Arera.

Il servizio di tutela della vulnerabilità, la segnalazione Arera

Una delle principali novità introdotte all’inizio del 2024 è stata la sostituzione del servizio di tutela gas con il servizio di tutela della vulnerabilità, destinato esclusivamente ai clienti domestici in condizioni di fragilità economica. Tale cambiamento ha portato ad un aggiornamento delle condizioni del servizio, con una particolare attenzione ai costi che incidono sulla bolletta.

Secondo quanto comunicato dall’Arera, il costo più significativo riguarda l’approvvigionamento del gas naturale e le attività correlate, che rappresentano il 34,7% del totale della bolletta, con un aumento del costo a 35,21 centesimi di euro. Altri costi rimasti stabili includono quelli per la vendita al dettaglio, i servizi di distribuzione, misura e trasporto, nonché gli oneri generali di sistema. Le imposte, invece, sono leggermente diminuite rispetto al periodo precedente.

Le critiche delle associazioni dei consumatori

Le nuove tariffe del gas hanno suscitato preoccupazioni e critiche da parte di associazioni dei consumatori come il Codacons e Assoutenti. Il Codacons ha sottolineato che gli utenti vulnerabili del gas ora affrontano bollette più care, con un aumento del 43,6% rispetto a tre anni fa. Secondo l’associazione, la bolletta media di un utente vulnerabile è salita a 1,116 euro all’anno, considerando un consumo annuo di 1,100 metri cubi. Il Codacons ha anche evidenziato che, a partire dal primo aprile 2024, gli italiani hanno dovuto affrontare ulteriori aumenti legati agli oneri di sistema e alla fine dei bonus straordinari.

Anche Assoutenti ha espresso preoccupazione per l’incremento delle tariffe del gas, sottolineando che l’incremento dell’1,1% comporta un aumento medio di spesa annuo di 12,5 euro a famiglia rispetto al mese precedente. Il presidente onorario, Furio Truzzi, ha evidenziato che oltre 2,5 milioni di famiglie vulnerabili saranno colpite dall’aumento e ha criticato la situazione sul mercato libero del gas, dove le tariffe medie praticate risultano ancora più elevate rispetto a quelle della vulnerabilità.

Truzzi ha anche sottolineato la necessità di risolvere il problema degli utenti vulnerabili dell’energia elettrica, che dal prossimo primo luglio si troveranno a pagare bollette più salate con la fine del mercato tutelato della luce.

Il recente aumento delle tariffe del gas era ampiamente previsto e riflesso nell’attuale contesto dei mercati all’ingrosso. Questo incremento rispecchia il rialzo del prezzo del gas, nonostante si sia giunti alla fine della stagione termica e gli stoccaggi in Europa siano ancora abbondanti. Marco Vignola, vicepresidente dell’Unione Nazionale Consumatori, ha sottolineato che, nonostante l’incremento annuo di 12,50 euro sia relativamente contenuto, avrebbe potuto trasformarsi in un risparmio significativo di 127 euro se non fossero stati introdotti gli aumenti di tasse e le vecchie aliquote Iva all’inizio dell’anno. Senza questi incrementi, il costo del gas sarebbe sceso addirittura del 14%.

Secondo lo studio condotto dall’Unione Nazionale Consumatori, per un nuovo utente medio che consuma 1100 metri cubi di gas, l’aumento dell’1,1% si traduce in una spesa annua aggiuntiva di 12,50 euro. Di conseguenza, la spesa totale per i dodici mesi successivi (considerando prezzi costanti dal primo marzo 2024 al 28 febbraio 2025) ammonta a 1117 euro per il gas, sommando ai 546 euro per l’energia elettrica della famiglia media, portando ad un totale di 1663 euro.