Ondata di caldo africano nel week-end: la previsione sulle temperature anomale

Temperature sui 30 °C in molte città italiane nel week-end del 13 e del 14 aprile con l'arrivo dell'anticiclone: sarà questa la nuova normalità climatica?

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Mirko Ledda

Editor e fact checker

Scrive sul web da 15 anni, come ghost writer e debunker di fake news. Si occupa di pop economy, tecnologia e mondo digitale, alimentazione e salute.

Il tempo in Italia sta per subire un deciso cambio di passo con l’arrivo di un’ondata di caldo che promette di spingere le temperature verso livelli estivi. Dopo i giorni di instabilità causati dalla seconda perturbazione del mese, si prevede un netto miglioramento delle condizioni meteo durante il week-end grazie al ritorno dell’alta pressione. Ci sarà una generale stabilizzazione del meteo e le masse di aria calda originarie del Nord Africa contribuiranno a un rialzo termico significativo.

Perché torna il caldo in Italia: cosa sta succedendo

Particolarmente rilevante sarà la giornata di domenica, quando il termometro potrebbe superare i 30 °C in diverse regioni. Il picco termico non sarà solo un episodio isolato, ma parte di una tendenza più ampia che vedrà il caldo protrarsi anche all’inizio della settimana successiva, per quello che si prospetta come uno degli anni più caldi della Storia.

L’anticiclone, favorito da correnti calde africane, garantirà giornate soleggiate e tassi di umidità più bassi, ideali per attività all’aperto ma potenzialmente problematici per categorie vulnerabili come anziani e bambini.

Dopo la metà della prossima settimana, un possibile cambiamento potrebbe verificarsi con l’arrivo di un fronte freddo dal Nord Europa. Questo fronte dovrebbe portare con sé una diminuzione delle temperature e potenzialmente nuove precipitazioni, ponendo fine alla breve ma intensa fase calda. Niente estate in anticipo, insomma, ma solo variazioni che rendono sempre più difficili le previsioni meteo e che spiazzano gli scienziati. Ma prima di approfondire l’argomento, vediamo cosa ci aspetta nel week-end.

Previsioni meteo di sabato 13 aprile: torna il sereno

Variabilità regionale per la giornata di sabato 13 aprile 2024, con tendenze meteo che favoriscono un tempo prevalentemente sereno accompagnato da mutamenti delle temperature e dei venti.

A Nord il cielo si presenterà sereno o poco nuvoloso per la maggior parte della giornata, con alcuni addensamenti temporanei che saranno più evidenti al mattino. Nel pomeriggio la nuvolosità sarà più isolata e si concentrerà principalmente sul Piemonte meridionale e la Liguria, estendendosi verso sera anche sul Trentino Alto Adige. Le temperature minime saranno in aumento, mentre le massime rimarranno stazionarie. I venti saranno generalmente deboli e i mari poco mossi.

Centro e Sardegna godranno di cielo sereno o scarsamente nuvoloso per tutto il giorno. I rari addensamenti saranno possibili solo sui rilievi durante il pomeriggio. Sull’isola l’aumento delle temperature minime sarà molto marcato, differenziandosi dal resto delle regioni tirreniche, dove l’incremento sarà più contenuto. I venti saranno deboli con rinforzi di maestrale sulla Sardegna, particolarmente sul mare, che sarà da poco mosso a mosso.

Predominerà un cielo generalmente sereno in tutto il Sud e sulla Sicilia. Le temperature minime mostreranno un lieve aumento, con le massime che rimarranno stabili ma con un lieve incremento su alcune aree come la Puglia. I venti saranno deboli con occasionali rinforzi di maestrale sulla Puglia e di tramontana sulle coste ioniche calabresi.

Previsioni meteo di domenica 14 aprile: caldo anomalo

Domenica 14 aprile sarà caratterizzata da cieli sereni o velati. Il Nord avrà cielo sereno o velato per la maggior parte della giornata, ma con la presenza di foschie dense e banchi di nebbia durante la notte e al primo mattino, particolarmente lungo il corso del Po e sulle aree costiere adriatiche. Le nubi inizieranno ad aumentare alla sera su Ponente Ligure, Alpi e Prealpi, con isolati piovaschi previsti sul Nord del Piemonte e sui rilievi del Triveneto.

Le regioni centrali godranno di tempo stabile e ben soleggiato, con velature innocue che arriveranno sulla Sardegna, diventando più dense verso la sera. Tuttavia, il contesto rimarrà generalmente asciutto. Le temperature minime si alzeranno in Toscana, Appennino Marchigiano, Umbria e Lazio, mentre le massime saranno in aumento su alcune regioni centro-meridionali adriatiche.

La Sicilia vedrà un cielo al più opaco per i passaggi di estesa nuvolosità alta e sottile, mentre il resto del Sud sarà caratterizzato da un ampio e prevalente soleggiamento. Le temperature minime saranno in rialzo in vari settori, inclusa la Calabria Tirrenica e la Sicilia centroccidentale, e le massime saranno in aumento soprattutto sull’isola e sui rilievi campani e lucani.

Temperature sopra i 30 °C in molte città italiane

Il termometro potrebbe arrivare domenica a sfiorare – e in alcuni casi superare – i 30 °C ad Agrigento, Caserta, Firenze, Taranto e in zone centrali e costiere della Sardegna. Massime in aumento anche a Benevento, Ferrara, Terni e Trento, dove la colonnina di mercurio non dovrebbe però superare i 28 °C. Ma è questa la nuova normalità? Ci aspettano ancora inverni miti, primavere con temperature da villeggiatura ed estati torride e caratterizzate da eventi improvvisi e disastrosi come le alluvioni?

Marzo 2024 è stato il mese più caldo della Storia

Nel corso del 2023 la Terra ha registrato temperature mai viste negli ultimi 100mila anni. Il fenomeno ha sorpreso gli scienziati climatici per la sua intensità inaspettata. È ormai noto che l’aumento dei gas serra nell’atmosfera è un fattore determinante nell’innalzamento delle temperature globali, ma l’entità dell’aumento registrato ha superato ogni previsione preesistente, sollevando dubbi sull’accuratezza delle attuali tecniche statistiche e sulla completezza dei dati disponibili.

Il programma Copernicus dell’Unione europea, lo scorso marzo è stato il mese più caldo mai registrato, superando i record precedenti e consolidando una serie di massimi consecutivi che persiste da mesi. La temperatura media dell’aria è stata superiore di 0,73 °C rispetto alla media del periodo compreso tra il 1991 e il 2020 e di 1,68 °C in più rispetto al periodo compreso tra il 1850 e il 1900.

Il banco di prova previsto dagli scienziati è quello della prossima estate, quando gli effetti del focoso El Niño dovrebbero lasciare il posto a La Niña, fenomeno climatico opposto che dovrebbe far abbassare le temperature globali. Se ad agosto il trend non dovesse invertirsi, i modelli climatici saranno da rivedere. E bisognerà correre ai ripari.

Temperature anomale: siamo al punto di non ritorno?

Gavin Schmidt, direttore del Goddard Institute for Space Studies (Giss) della Nasa, ha evidenziato come il picco di calore si posiziona in un “territorio inesplorato”, suggerendo che il sistema climatico del pianeta potrebbe essere già stato radicalmente alterato.

Nonostante le aspettative di un rientro delle temperature entro i limiti previsti dai modelli entro agosto 2024, l’impossibilità di spiegare pienamente l’anomalia osservata nel 2023 lascia aperta la possibilità di un cambiamento più profondo e duraturo nel clima globale. Se l’aumento di temperatura media globale dovesse attestarsi oltre 1,5 °C, il cambiamento climatico avrà raggiunto il punto di non ritorno.

Il direttore del Giss ha ammesso la difficoltà di attribuire questa escalation termica unicamente ai fenomeni noti, come l’aumento di Co2 nell’aria, dovuto alle attività umane e all’attività vulcanica, e la maggiore attività del Sole e delle radiazioni emesse dalle tempeste solari.