Fiorello annuncia: “Mentana tratta con il Nove dopo Amadeus”, anche Floris verso Discovery

Fiorello annuncia in diretta la trattativa tra Mentana e il Nove: dopo Amadeus, parte il progetto del terzo polo generalista nella Tv italiana

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Matteo Runchi

Editor esperto di economia e attualità

Redattore esperto di tecnologia e esteri, scrive di attualità, cronaca ed economia

Fiorello ha diffuso un’indiscrezione secondo cui il conduttore del Tg La7 Enrico Mentana sarebbe in trattativa con il canale Nove di Discovery per un ruolo nell’informazione della rete televisiva. La notizia è stata data in commento a un’altro possibile passaggio al Nove di un giornalista, quello di Giovanni Floris.

Dopo Fabio Fazio e Amadeus, altri grandi nomi della televisione italiana potrebbero quindi passare alla rete in chiaro di Discovery, che sta provando a costruire un vero terzo polo generalista nella Tv del nostro Paese, rompendo il duopolio di Rai e Mediaset, che dura da ormai più di 30 anni.

L’indiscrezione di Fiorello: Mentana al Nove

Durante la puntata del 17 aprile del programma Viva Rai 2, Rosario Fiorello ha condiviso un’indiscrezione che vedrebbe Enrico Mentana, giornalista ex Rai e Mediaset e ora direttore del Tg La7, in trattativa con Discovery per un ruolo nei futuri programmi di informazione del canale Nove, in espansione dopo l’annuncio dell’ingaggio del conduttore Rai Amadeus.

“La Warner, e lo dico perché so le cose, sta trattando per acquistare il polo giornalistico di La7. Se tu vedi Mentana c’è già il cartellino: scontato del 20%, è già in partenza. E così con tutta l’informazione si fanno il Terzo polo”. Secondo Fiorello, che cita una fonte propria che chiama “Gola Profonda”, Warner Bros. Discovery, azienda che possiede il canale Nove, punterebbe all’interezza dei giornalisti di La7 per creare da zero la propria sezione di informazione.

La notizia viene data a commento di un’altra voce, quella che vorrebbe anche Giovanni Floris, conduttore di DiMartedì sempre su La7, in trattativa con Nove per un contratto. Sarebbe quindi, da parte di Warner Bros. Discovery, di una manovra di grande portata volta alla creazione di una nuova rete generalista in Italia, con l’ambizione di rompere il duopolio di fatto, composto da Rai e Mediaset.

La costruzione del “Terzo Polo” televisivo

Le indiscrezioni diffuse da Fiorello portano a pensare quindi che ci sia una strategia da parte di Warner Bros. Discovery per sviluppare anche una parte di informazione sulla propria rete in chiaro in Italia, Nove. Questo andrebbe ad aggiungersi alla parte di intrattenimento, in sviluppo grazie all’acquisizione di Amadeus, e a quella “mista”, nata quest’anno con il trasferimento di Che Tempo Che Fa e del suo conduttore Fabio Fazio dalla Rai.

In Italia infatti, per quanto riguarda le televisioni generaliste nazionali, il panorama è dominato dall’azienda di Stato Rai e da Mediaset, controllata dalla famiglia Berlusconi. Con tre reti principali e una serie di secondarie, hanno per anni catalizzato la quasi totalità degli ascolti televisivi in tutte le fasce orarie. L’unica eccezione è La7, controllata da Cairo Comunication, che a sua volta possiede la maggioranza di Rcs, uno dei più grandi editori dell’informazione italiana.

Pur essendosi rafforzata nel campo degli ascolti nel 2023, superando Rete 4 e Rai 2, non può ancora considerarsi interamente una generalista, mancando di tutta una componente di show di intrattenimento. Cairo Comunication inoltre ha dimensioni molto minori sia rispetto a Mediaset che rispetto alla Rai. L’azienda che controlla La7 fattura circa 1,17 miliardi all’anno, contro i 2,5 della tv di Stato e i quasi 3 delle reti di Berlusconi. Le sue potenzialità anche in fatto di investimenti sono quindi minori e difficilmente può competere in ogni campo con le principali reti generaliste.

Il Nove però potrebbe avere prospettive differenti. Da un lato, con Mentana, Fazio e Amadeus, starebbe costruendo una programmazione generalista, che coprirebbe ogni ambito della televisione con alcuni dei nomi più riconoscibili dell’intrattenimento e dell’informazione in Italia. Un posizionamento importante per una rete che fino allo scorso anno

Dall’altro ha alle spalle una delle più grande aziende dell’intrattenimento globale. Warner Bros. Discovery ha un fatturato di 41 miliardi di dollari, circa 38,5 miliardi di euro, e interessi non solo nella televisione, ma anche nell’intrattenimento sportivo e nel cinema. Ad essa fanno riferimento marchi come CNN e HBO negli Stati Uniti ed Eurosport in Italia. L’arrivo di una realtà di questo tipo nella Tv italiana, in caso gli investimenti legati ai conduttori fossero confermati anche nella programmazione, avrebbe la potenzialità di creare un vero terzo polo televisivo.

Fazio e Amadeus, le premesse del tentativo di Discovery

La vera apertura di questa stagione “generalista” di Discovery è cominciata con l’ingaggio di Fabio Fazio. Dopo il mancato rinnovo del contratto con la Rai, il conduttore ha trasferito la trasmissione di maggior successo della televisione italiana, Che Tempo Che Fa, sul Nove. I risultati sono andati oltre le aspettative in termini di ascolti: oltre ai picchi, come quello dell’intervista a Chiara Ferragni, lo share si è attestato tra il 9 e il 10% ogni settimana. Questo ha confermato che in Italia è possibile avere questo tipo di successo anche al di fuori della Rai.

“Vorrei fare una televisione che sia contemporanea e internazionale, fatta da italiani che sappiano guardare il mondo. Si è visto molto bene in una serata di 4 ore e mezza. Se questo è fare servizio pubblico sono stracontento, ma la realtà è che voglio fare l’editore in un modo adeguato alla società” aveva commentato l’amministratore delegato di Discovery Italia Alessandro Araimo, dopo il debutto di Che Tempo Che Fa.

Da questa premessa quindi, l’apertura ad Amadeus, con un’operazione per certi versi simile a quella fatta con Fabio Fazio. Il conduttore, in rotta con la dirigenza Rai dopo il cambio di Governo stando a quanto riportato dal Corriere della Sera, viene da successi molto rilevanti. È la figura di punta per l’intrattenimento della rete ammiraglia della Tv di Stato Rai 1, con programmi di grande successo come Affari Tuoi e I Soliti Ignoti, ed ha la fama di aver riportato alla rilevanza il Festival di Sanremo.

Unendo a questo lo sviluppo di una possibile redazione giornalistica guidata da Enrico Mentana e a un programma di approfondimento condotto da Giovanni Floris, la rete Nove inizierebbe a strutturarsi come una possibile concorrente per le principali rivali di Mediaset e Rai. Si tratterebbe di un’operazione di lungo corso, che difficilmente porterà frutti in una sola stagione televisiva, ma con alle spalle il supporto di Warner Bros. Discovery potrebbe essere sostenuta abbastanza a lungo da cambiare il panorama televisivo italiano.