Pensioni, quanti lasceranno il lavoro tra 5 anni? I numeri
Quasi il 12 per cento degli italiani lascerà definitivamente il posto di lavoro per aver raggiunto il limite di età: la stima della CGIA.
Quasi il 12 per cento degli italiani lascerà definitivamente il posto di lavoro per aver raggiunto il limite di età: la stima della CGIA.
Secondo le stime della Cgia di Mestre, gli sprechi e le inefficienze della nostra Pubblica amministrazione ostacolano la modernizzazione del Paese.
E cosa dobbiamo prima del 31 dicembre 2023: i numeri dell’Ufficio studi della CGIA di Mestre.
In Italia pagare le pensioni è sempre più insostenibile: il sistema ha un problema, interconnesso con mancanza di lavoro, precariato e natalità.
Le principali novità fiscali e contributive previste dalla manovra 2023: dal congedo parentale ad assegno unico e tassa sulle mance.
Secondo i calcoli della CGIA di Mestre “solo nella fascia di reddito tra 60 e 65mila euro, le partite Iva che si avvalgono della tassa piatta godono di un prelievo fiscale
Tantissime le scadenze fiscali che milioni di italiani sono chiamati a rispettare a novembre, in particolare imprenditori e liberi professionisti. L’allarme della CGIA di
La Cgia di Mestre traccia tramite uno studio la mappa delle città e delle aree d’Italia più soggette all’inflazione.
E’ quanto stima l’Ufficio studi della CGIA, un fardello che renderà difficile ardua l’impresa di mantenere, almeno nei primi 100 giorni, le promesse elettorali.
Il Veneto guida la corsa, boom di imprese edili, soprattutto, al Sud: lo studio realizzato dagli artigiani mestrini che mette sotto la lente più di qualche criticità.
A Natale, come ogni anno, si può scegliere di fare la differenza. Dando una mano al tessuto produttivo made in Italy ad esempio. Come? Su Amazon una vetrina dedicata.
E come impatta sugli infortuni? La fotografia scattata dalla CGIA.
Anche a commercianti e artigiani si applicano le norme del Decreto Liquidità: sospesa la prima rata dei versamenti in scadenza il 18 maggio.
Le partite IVA forfettarie che vogliono pagare i contributi della gestione separata INPS in forma ridotta dovranno comunicarlo entro il 29 febbraio 2020.
Al nuovo sistema devono attenersi artigiani, albergatori, ristoratori, partite Iva al regime dei minimi e forfettari con redditi annui inferiori ai 65.000 euro e tutti quegli operatori