Mancata trasmissione corrispettivi: quali sanzioni si rischiano?

Al nuovo sistema devono attenersi artigiani, albergatori, ristoratori, partite Iva al regime dei minimi e forfettari con redditi annui inferiori ai 65.000 euro e tutti quegli operatori economici che emettono ricevute fiscali

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Redazione

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Inizio d’anno decisamente in salita per esercenti e artigiani alla prese con l’obbligo di memorizzazione elettronica e trasmissione telematica dei corrispettivi. Dal 1° gennaio 2020, infatti, è scattato l’obbligo di emissione dello scontrino elettronico ( strumento che fa il paio con la fatturazione elettronica) dalla cui introduzione il Governo punta a contrastare l’evasione fiscale dell’IVA.

L’Unione nazionale consumatori ricorda che al nuovo sistema devono attenersi artigiani, albergatori, ristoratori, partite Iva al regime dei minimi e forfettari con redditi annui inferiori ai 65.000 euro e tutti quegli operatori economici che emettono ricevute fiscali. Nel complesso si tratta di oltre due milioni di attività.

Va ricordato che il passaggio al nuovo sistema era già entrato in vigore dal luglio dello scorso anno per circa 200mila soggetti che nel 2018 avevano dichiarato un volume d’affari superiore a 400.000 euro.

Esercenti, cosa cambia?

Per sostituire o aggiornare i registratori di cassa, omologandoli così ai nuovi registratori telematici, gli esercenti hanno dovuto spendere tra gli 800 e i 1.000 euro. Si tratta di una spesa che però è stata in parte ammortizzata da un contributo statale, sotto forma di credito d’imposta, pari al 50% della cifra investita. Il contributo arriva a un massimo di 250 euro in caso di acquisto e di 50 euro in caso di adattamento.

Occhio alle sanzioni

C’è poi lo spinoso capitolo sanzioni. L’Agenzia delle Entrate ha posticipato al 30 giugno 2020 l’introduzione delle sanzioni per chi non rispetterà l’obbligo.  

A partire dal primo luglio, dunque, tutti dovranno adeguarsi alla modalità standard (cassa telematica o procedura web) per lo scontrino elettronico, altrimenti incorreranno in una sanzione pari al 100% dell’imposta relativa all’importo non documentato, con un minimo di 500 euro.Si rischia anche la sospensione della licenza (o autorizzazione all’esercizio dell’attività) se nel corso di un quinquennio vengono contestate quattro distinte violazioni riferite a giorni diversi.

 

La lotteria degli scontrini

Come detto, tante le novità sul fronte della lotta all’evasione, annunciata dal Governo, tra le quali, la lotteria degli scontrini, pensata per incentivare i contribuenti a chiedere lo scontrino, riducendo il “nero” quanto più possibile. A partire da luglio, i contribuenti, dando il loro consenso e fornendo il loro codice fiscale, potranno partecipare all’estrazione di premi mensili fino a 10mila euro e di un maxi-premio annuale da un milione di euro. Chi vorrà partecipare riceverà per ogni euro speso 10 biglietti virtuali. La “giocata” minima sarà di 1 euro.