Accordo tra Ferrari e HP, affare milionario per la scuderia di F1 che cambia nome e colore

Importanti novità a Miami per Ferrari che avrà un nuovo title sponsor e una livrea speciale per celebrare la storia della Scuderia non sempre "di rosso vestita"

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Luca Bucceri

Giornalista economico-sportivo

Giornalista pubblicista esperto di sport e politica, scrive di cronaca, economia ed attualità. Collabora con diverse testate giornalistiche e redazioni editoriali.

La Scuderia Ferrari di F1 cambia nome dopo aver trovato l’accordo con lo sponsor HP e già dal prossimo GP in programma, quello di Miami, scenderà in pista anche con una novità di colore. Il Cavallino Rampante, infatti, nel weekend in programma negli Stati Uniti dal 3 al 5 maggio sarà vestita di azzurro, con il Rosso Ferrari che verrà messo in cantina. Ma perché questo cambiamento, sia di nome sia di colore?

Ferrari e HP trovano l’accordo

Da Miami, il prossimo Gran Premio di F1, il Cavallino Rampante cambia nome e sarà Scuderia Ferrari HP. Da Maranello, infatti, è arrivato l’accordo per una storica title partnership pluriennale con HP Inc., sponsor che insieme al team di F1 prevede l’impegno comune di promuovere l’innovazione sostenibile ad accelerare l’uso di tecnologie mirate attraverso il team di Formula 1 Scuderia Ferrari, Scuderia Ferrari Esports Team e la Scuderia Ferrari Driver Academy.

Hewlett-Packard e Ferrari cammineranno insieme per tanti anni, con l’obiettivo di accelerare l’innovazione sostenibile attraverso la tecnologia o lo sport. Le due società collaboreranno per ampliare le iniziative educative all’interno dei loro team e comunità, creando un impatto duraturo per le generazioni future.

Benedetto Vigna, CEO di Ferrari, ha sottolineato: “Il nostro fondatore ci ha lasciato in eredità una volontà di progresso continuo e proprio da questa nasce la nostra spinta innovatrice, su strada e su pista, nonché il nostro impegno per la sostenibilità, dalla carbon neutrality all’educazione delle giovani generazioni”.

Gli fa eco Enrique Lores, CEO di HP Inc.: “In HP abbiamo ritrovato gli stessi valori, che ne fanno un partner ideale. Non vediamo l’ora di iniziare la nostra collaborazione per affrontare insieme nuove opportunità e nuove sfide. Entrambi i marchi sono fondati su ricche storie che hanno superato la prova del tempo”.

“Attraverso questa collaborazione unica, avremo inoltre l’opportunità di raggiungere nuove audience, di guidare la crescita del business e creare un impatto duraturo per i clienti e le comunità che condividiamo- le parole di Lores-. Insieme faremo leva sul palcoscenico globale del racing per accelerare l’innovazione sostenibile”.

Quanto vale l’accordo tra Ferrari e HP

Non si tratta della prima volta di HP in Formula 1 in quanto, sino al 2005, era ben presente sulla livrea della Williams-BMW guidata all’epoca da Juan-Pablo Montoya e Ralf Schumacher, poi anche da Mark Webber e Nick Heidfeld. Si tratta quindi di un grande ritorno che, secondo quanto stimato, porterà nelle casse Ferrari un bel gruzzoletto.

Stando ai rumors, infatti, pare che l’accordo tra Ferrari e Hewlett-Packard sia di oltre 100 milioni di dollari all’anno. Una cifra che da giorni è sulla bocca di tutti in quanto si parlava già da tempo di un nuovo sponsor capace di pareggiare il budget versato dalla Oracle nelle casse della Red Bull, in quello che è un accordo che ormai durata dal 2021, e dal 2022 come title sponsor.

Prima di HP Ferrari era legata a Mission Winnow, title sponsor avuto fino al 2021, marchio di Philip Morris International.

Ferrari lascia il Rosso per l’azzurro

E a Miami, come detto, non sarà la Rossa, bensì l’azzurra. Charles Leclerc e Carlos Sainz, così come tutti gli uomini dei box e del muretto, cambieranno infatti colore d’uniforme e monoposto, con la SF-24 che sarà tutta azzurra per onorare la storia della Scuderia.

Due tonalità, a dire il vero, spiccheranno sul Cavallino Rampante. L’azzurro La Plata, che ricorda Alberto Ascari, il pilota che considerava l’azzurro simile a quello dell’Argentina (La Plata) come un vero e proprio portafortuna, un colore utilizzato nelle sue stagioni più vincenti; l’azzurro Dino, una tonalità più carica, che rappresentò piloti come Arturo Merzario e Clay Regazzoni, ultimo a indossarlo insieme a Niki Lauda nel 1974. Tute azzurre che piacevano molto anche a Enzo Ferrari.

Il Rosso fu riportato in voga da Marlboro come ritorno al passato, perché negli anni Quaranta e Cinquanta nelle competizioni motoristiche la colorazione delle monoposto dipendeva quasi esclusivamente dalla nazione di provenienza, secondo le indicazioni della Fia. Ecco perché Ferrari aveva il rosso “Corsa”, quello che rappresentava le scuderie italiane, mentre di blu dovevano essere vestite solo le francesi, di verde le inglesi e argento le tedesche, con riferimenti che ancora oggi sono presenti (vedasi Alpine, Aston Martin o Mercedes).