In questi anni di spese maggiorate per gli utenti di forniture elettriche domestiche e aziendali, una soluzione per risparmiare è rappresentata dalle lampadine a LED. Con un piccolo investimento iniziale, questo tipo di illuminazione può fare davvero la differenza in bolletta, e anche migliorare la vivibilità dell’ambiente e la sua personalizzazione. Insomma, i vantaggi non si limitano al portafoglio, e prima di fare due conti vediamo insieme quali sono tutti i pro e i contro di questa tecnologia.
Indice
Quali sono i vantaggi delle lampadine a LED
LED sta per light emitting diod. A differenza delle lampadine tradizionali, che utilizzano filamenti incandescenti o gas per produrre luce, quelle a LED sfruttano l’elettroluminescenza di materiali semiconduttori che si “accendono” quando sono attraversati dalla corrente elettrica. Utilizzano meno energia a parità di luce emessa e sono dunque una scelta ideale per l’efficientamento e per una casa più sostenibile.
Hanno poi un ciclo vitale superiore rispetto alle lampadine classiche, visto che possono durare addirittura 50mila ore, rispetto alle 2mila della tecnologia tradizionale. Sono inoltre più resistenti a urti, spostamenti e vibrazioni, dato che non hanno parti mobili come filamenti o tubi di vetro. Inoltre emettono molto meno calore.
Grazie alla grandezza ridotta dei LED, è oggi possibile personalizzare in maniera ottimale case e uffici. Permettono infatti di costruire lampadine dalle dimensioni più contenute e dalle forme creative. Le nuove lampadine possono inoltre essere dimmerabili: danno la possibilità di controllare la quantità di luce emessa, e in molti casi anche il colore.
Ricapitolando, insomma, una lampadina a LED ha i seguenti vantaggi:
- consumi inferiori;
- durata superiore;
- minore emissione di calore;
- maggiore resistenza;
- più opzioni di personalizzazione.
Ci sono diversi fattori che determinano la scelta della lampadina giusta, oltre al prezzo. Di seguito le caratteristiche da prendere in considerazione.
La resa luminosa: cosa sono i lumen e i lux
Il lumen è un’unità di misura che calcola la quantità di luce emessa da una lampadina. Il lux è la quantità di luce che raggiunge una superficie, ed è pari a un lumen su un metro quadro. Queste due grandezze devono essere tenute in considerazione per capire quante e quali lampadine acquistare per illuminare un ambiente nel modo giusto. Ogni parte della casa ha infatti necessità specifiche.
- Salotto e soggiorno: 200 lux.
- Cucina: 250 lux.
- Camera da letto: 150 lux.
- Studio: 300 lux.
- Bagno: 150 lux.
- Corridoi e scale: 100 lux.
- Garage e soffitte: 100 lux.
Una lampadina da 1.600 lumen, in un ambiente da 25 metri quadri, fornirà 64 lux a metro quadro. Se si tratta di un soggiorno, dove sono necessari 200 lux, serviranno dunque 3 lampadine (200/64) per illuminare quella stanza. Con 1.000 lumen in un bagno da 12 metri quadri si avranno 83 lux a metro quadro, e quindi sarà necessario acquistare 2 lampadine.
Quanti watt consumano le lampadine a LED
Di seguito una tabella di conversione tra Watt e lumen in base al tipo di lampadina. I valori sono indicativi, dato che la resa cambia in base a marca e modello.
Luce prodotta | Incandescenza | Alogena | Risparmio energetico | LED |
250 Lumen | 30 Watt | 22 Watt | 5 Watt | 3 Watt |
400 Lumen | 40 Watt | 35 Watt | 8 Watt | 4 Watt |
600 Lumen | 60 Watt | 50 Watt | 12 Watt | 6 Watt |
850 Lumen | 75 Watt | 65 Watt | 15 Watt | 10 Watt |
1.100 Lumen | 120 Watt | 100 Watt | 20 Watt | 12 Watt |
1.500 Lumen | 200 Watt | 125 Watt | 25 Watt | 20 Watt |
Si evince dai dati in tabella che con le lampadine a LED si abbattano i consumi anche del 90% rispetto alle lampadine tradizionali.
Temperatura della luce più calda o più fredda
La luce può essere più calda (tendente all’arancio) o più fredda (tendente all’azzurro) in base alla sua temperatura, espressa in Kelvin. Con un minor numero di Kelvin si hanno luci più gialle, intorno ai 4mila o 5mila k la luce è neutra, oltre si hanno luci simil-neon.
Attenzione alla classe di efficienza energetica
Come per gli elettrodomestici, anche per le lampadine è indicata sulla confezione la classe energetica, che va da un massimo di A++, la più efficiente, fino a un minimo di C. Scegliere dispositivi dalla A in su significa avere la garanzia di usare meno corrente.
Cos’è e a cosa serve l’indice di resa cromatica
L’indice di resa cromatica – indicato anche con l’acronimo inglese CRI – è un valore che indica in che modo la luce artificiale si comporta in relazione agli oggetti e quanto ne modifica i colori originali. La luce naturale del sole ha un indice pari a 100.
Le lampadine a LED hanno in genere una resa di 80: significa che mostrano i colori in maniera abbastanza vicina a quelli che sono realmente. Valori superiori devono essere scelti da chi utilizza la luce artificiale per attività artistiche, come la pittura o il cinema.
Quanto costa una lampadina a LED: prezzi in calo
Dopo aver visto tutto quello che è necessario sapere riguardo le lampadine a LED e l’illuminazione domestica, è arrivato il momento di fare qualche semplice calcolo, per dimostrare quanto effettivamente possa convenire questa tecnologia.
Rispetto al loro arrivo sul mercato, i dispositivi a LED sono oggi molto più convenienti. Negli anni il loro prezzo si è abbassato notevolmente, passando da un minimo di una decina di euro per lampadina a soli 1,5 euro a pezzo comprando stock di 6 o 8 bulbi. Insomma, oggi non c’è più differenza tra le varie tecnologie.
Bisogna considerare inoltre che, anche a fronte di prezzi più alti per i modelli più particolari e le lampadine smart, una a LED dura mediamente 15mila ore, il doppio di quelle a fluorescenza e 20 volte tanto quelle alogene. Un ciclo vitale più lungo equivale dunque a dover cambiare le lampadine con meno frequenza.
Ipotizzando un uso di 6 ore al giorno ogni giorno dell’anno, una lampadina a LED dovrà essere cambiata dopo 6 anni e 10 mesi, mentre una lampadina alogena dopo 3 anni e mezzo. Insomma, l’investimento per cambiare le luci di tutta casa sarà ben presto ripagato.
Quanto si risparmia con le lampadine a LED
Se confrontante con quelle a incandescenza, come già detto, le lampadine a LED permettono di risparmiare fino al 95%. Rispetto alle alogene e ai modelli fluorescenti si arriva rispettivamente all’85% e al 60%. Ma cosa significa in euro?
Considerando una lampadina a LED da 10 Watt accesa per 8 ore al giorno, si avrà una spesa mensile nella bolletta della luce di circa 57 centesimi al mese considerando un costo del kWh di poco meno di 0,24 centesimi. Per ottenere la stessa luce con una lampadina alogena da 65 Watt si spendono ben 3,7 euro, 6 volte e mezzo tanto.