Bollette, cosa succede a chi non sceglie un nuovo fornitore

Ci si avvicina alla fine del mercato tutelato dell'energia. Cosa succederà a chi non sceglie l'operatore nel mercato libero

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Mauro Di Gregorio

Giornalista politico-economico

Laurea in Scienze della Comunicazione all’Università di Palermo. Giornalista professionista dal 2006. Si interessa principalmente di cronaca, politica ed economia.

L’ipotesi di proroga per la fine del mercato tutelato dell’energia è stata bocciata e gli utenti che non hanno ancora scelto un fornitore nel mercato libero verranno presto chiamati a stipulare nuovi contratti. Ma cosa succede a chi non dovesse scegliere un nuovo fornitore? Scopriamolo.

Quando finisce il mercato tutelato

Il mercato tutelato, detto anche servizio di maggior tutela, finirà il 10 gennaio 2024 per il gas e l’1 aprile 2024 per l’energia elettrica. Nel mercato tutelato i prezzi sono determinati dallo Stato mentre nel mercato libero ci pensa la concorrenza fra gli operatori a stabilire le tariffe. Al momento i due servizi coesistono e circa due terzi degli utenti domestici hanno già effettuato il passaggio.

Cosa succede se non si passa al mercato libero

Dopo le scadenze di gennaio e aprile, a chi non avesse fatto in tempo a scegliere un operatore non verranno tagliati luce e gas.

Per quanto riguarda il mercato libero per la fornitura del gas, chi al 10 gennaio 2024 non abbia scelto un nuovo operatore continuerà a usufruire della materia prima erogata dal vecchio venditore. Le condizioni contrattuali saranno simili a quelle delle offerte Placet a prezzo variabile. L’acronimo sta per Prezzo Libero A Condizioni Equiparate di Tutela. Le offerte Placet per l’utenza domestica contengono informazioni chiare e comprensibili. I prezzi sono stabiliti dal venditore e sono ritoccabili ogni 12 mesi, ma entro un range di condizioni di massima definite dall’ARERA (Autorità di Regolazione per Energia, Reti e Ambiente). Chi venga dirottato verso l’offerta Placet avrà comunque la facoltà di passare in qualsiasi momento a un’altra offerta all’interno del mercato libero.

Per quanto riguarda l’energia elettrica, i clienti domestici che entro la data limite non saranno passati a un fornitore nel mercato libero, verranno spostati in automatico all’STG (Servizio a Tutele Graduali): si tratta di un servizio in cui le condizioni contrattuali vengono definite da ARERA in base agli esiti delle aste territoriali. Anche in questo caso è possibile in qualsiasi momento passare ad altro operatore. Il fornitore di energia elettrica verrà scelto con aste sul prezzo di commercializzazione. Si aggiudica l’asta chi propone il prezzo più basso per l’elettricità. Il totale dei clienti è stato suddiviso in 26 aree territoriali, ciascuna delle quali contiene 220mila utenze. Ciascun operatore può aggiudicarsi un massimo del 30% di ciascuna area.

Queste sono le possibilità che si applicano ai clienti domestici non vulnerabili per la fine del mercato tutelato.

Come scegliere il fornitore di luce e gas

Le bollette rappresentano una voce importante nel budget familiare. Per questo, prima di cambiare operatore, si suggerisce di consultare i prezzi tramite il comparatore messo a disposizione da ARERA.

Proroga mercato tutelato energia: a chi si applica

Dopo le proroghe già approvate, l’ultimo spostamento in avanti del mercato libero è stato stralciato dalla bozza del Decreto Energia che ha recentemente superato l’esame del Consiglio dei ministri. Rimane comunque una mini-proroga solo per i soggetti deboli.

Si tratta di utenti:

  • over 75 a basso reddito;
  • disabili;
  • che risiedono in una casa colpita da calamità naturale;
  • che risiedono in un’isola minore;
  • che per vivere necessitano di supporti alimentati da corrente elettrica (solo per il mercato della luce).