Uno speciale Bonus luce anche per il 2022: a chi spetta, importi e moduli

Oltre al Bonus sociale per disagio economico, esiste un altro tipo di bonus contro il caro-bollette: si tratta del Bonus sociale per disagio fisico

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Pierpaolo Molinengo

Giornalista economico-finanziario

Giornalista specializzato in fisco, tasse ed economia. Muove i primi passi nel mondo immobiliare, nel occupandosi di norme e tributi, per poi appassionarsi di fisco, diritto, economia e finanza.

Molti non sanno che nel nostro Paese, oltre al Bonus sociale per disagio economico, esiste un altro tipo di bonus contro il caro-bollette, che consente di risparmiare non poco sui costi di luce, gas e acqua. Si tratta del Bonus sociale per disagio fisico.

L’ottima notizia – anche questa spesso ignorata dai media – è che i due tipi di bonus sono tra loro cumulabili. Cioè, se in casa di chi ha i requisiti per il Bonus per disagio economico, vive un soggetto in gravi condizioni di salute che possiede i requisiti per il Bonus sociale per disagio fisico, la famiglia può richiedere entrambe le agevolazioni.

Ricordiamo anche che per il primo trimestre 2022, sia per il Bonus disagio fisico che per il Bonus disagio economico, l’Arera– l’Autorità di Regolazione per l’Energia ha introdotto un bonus integrativo che va ad aggiungersi al bonus ordinario, che rimane per ora invariato rispetto a quello del 2021.

Bonus sociale per disagio fisico, cos’è e come funziona

Il Bonus sociale per disagio fisico è un’agevolazione riconosciuta in caso di gravi condizioni di salute, per l’utilizzo di apparecchiature elettromedicali che comportano un elevato consumo di energia elettrica.

In questo caso l’aiuto non è legato all’ISEE, ma l’ammontare dipende dal consumo annuo dei macchinari salvavita utilizzati. I requisiti per beneficiare del Bonus sociale per disagio fisico non sono cambiati rispetto al passato: possono ottenere il bonus tutti i clienti domestici affetti da grave malattia o i clienti domestici con fornitura elettrica presso i quali viva un soggetto affetto da grave malattia, che richiede l’utilizzo di apparecchiature elettromedicali per il mantenimento in vita.

L’importo del bonus viene scontato direttamente sulla bolletta elettrica, non in un’unica soluzione ma suddiviso nelle diverse bollette corrispondenti ai consumi dei 12 mesi successivi alla presentazione della domanda. Ogni bolletta riporta una parte del bonus proporzionale al periodo cui la bolletta fa riferimento (qui i 20 consigli di Enea su come risparmiare sulla bolletta).

Quali apparecchiature danno diritto al Bonus elettrico

L’elenco delle apparecchiature elettromedicali salvavita che danno diritto al Bonus sociale per disagio fisico sono individuate dal Decreto del Ministero della Salute del 13 gennaio 2011. Vediamole nel dettaglio:

Apparecchiature di supporto alla funzione cardio-respiratoria (alimentati ad energia elettrica)

APPARECCHIATURE PER PRESSIONE POSITIVA CONTINUA

  • VENTILATORI POLMONARI
  • POLMONI D’ACCIAIO
  • TENDE PER OSSIGENO TERAPIA
  • CONCENTRATORI DI OSSIGENO
  • ASPIRATORI
  • MONITOR MULTIPARAMETRICI
  • PULSOSSIMETRI

Apparecchiature di supporto alla funzione renale (alimentati ad energia elettrica)

  • APPARECCHIATURE PER DIALISI PERITONEALE
  • APPARECCHIATURE PER EMODIALISI

Apparecchiature di supporto alla funzione alimentare (alimentati ad energia elettrica)

  • NUTRIPOMPE
  • POMPE D’INFUSIONE
  • POMPE A SIRINGA

Mezzi di trasporto e ausili per sollevamento (alimentati ad energia elettrica)

  • CARROZZINE ELETTRICHE
  • SOLLEVATORI MOBILI
  • SOLLEVATORI MOBILI A SEDILE ELETTRICI
  • SOLLEVATORI MOBILI A BARELLA ELETTRICI
  • SOLLEVATORI FISSI A SOFFITTO ELETTRICI
  • SOLLEVATORI PER VASCA DA BAGNO

Dispositivi per la prevenzione e la terapia delle piaghe da decubito (alimentati ad energia elettrica)

  • MATERASSI ANTIDECUBITO

Come si ottiene il Bonus per disagio fisico

A differenza del Bonus sociale per disagio economico, che scatta automaticamente dopo aver presentato la DSU aggiornata con l’ISEE, il Bonus sociale per disagio fisico va richiesto con una domanda ad hoc.

I soggetti che si trovano in gravi condizioni di salute e che utilizzano apparecchiature elettromedicali per la loro sopravvivenza dovranno continuare a farne richiesta presso i Comuni o i CAF abilitati. La domanda va presentata presso il Comune di residenza del titolare della fornitura elettrica, anche se diverso dal malato, utilizzando gli appositi moduli o presso un altro ente designato dal Comune (CAF, Comunità montane).

Quali documenti servono per presentare la domanda?

Per la richiesta del bonus per disagio fisico, non è possibile utilizzare altre forme di certificazione delle situazioni invalidanti, quali ad esempio i certificati di invalidità civile. Per avere accesso al bonus per disagio fisico, la persona deve essere in possesso di: un certificato ASL che attesti:

  • la situazione di grave condizione di salute;
  • la necessità di utilizzare le apparecchiature elettromedicali per supporto vitale;
  • il tipo di apparecchiatura utilizzata e le ore di utilizzo giornaliero;
  • l’indirizzo presso il quale l’apparecchiatura è installata;
  • il documento di identità e il codice fiscale del richiedente e del malato se diverso dal richiedente;
  • il modulo B compilato;
  • informazioni reperibili in bolletta o nel contratto di fornitura: codice POD (identificativo del punto di consegna dell’energia): è un codice composto da lettere e numeri, che inizia con IT e identifica in modo certo il punto fisico in cui l’energia viene consegnata dal fornitore e prelevata dal cliente finale. Il codice non cambia anche se si cambia fornitore;
  • potenza impegnata o disponibile della fornitura.

Quanto spetta

Il valore del Bonus è determinato dall’Autorità, in base ai criteri previsti dalla normativa e dipende da potenza contrattuale, apparecchiature elettromedicali salvavita utilizzate e tempo giornaliero di utilizzo.

Per conoscere e fare una stima del valore di bonus a cui il malato ha diritto è possibile effettuare una simulazione sul portale SGAte.

Usualmente, all’inizio dell’anno l’Autorità aggiorna i valori dei bonus sociali elettrico e gas da riconoscere nel corso di tutto l’anno. In considerazione di quanto previsto dalla legge di Bilancio 2022 in materia di rafforzamento dei bonus sociali elettrico e gas al fine di minimizzare gli incrementi della spesa per la fornitura previsti per il I trimestre 2022 sui clienti domestici svantaggiati, e tenuto conto dell’attuale andamento dei prezzi di mercato e della loro volatilità, l’ARERA ha ritenuto opportuno rinviare però questo adeguamento ai trimestri successivi.

L’impatto degli aumenti del I trimestre 2022 viene comunque ammortizzato dal riconoscimento di un bonus straordinario, cosiddetta compensazione integrativa temporanea – CCI, aggiuntivo a quello ordinario, che rappresenta invece la componente CCE, che pertanto rimane quello del 2021, valido per tutto il I trimestre 2022.

Ecco la tabella ARERA su quanto spetta di bonus nel I trimestre dell’anno 2022 (1° gennaio – 31 marzo 2022). Nell’ultima colonna della tabella è riportato un esempio di fatturazione mensile (30 gg/mese).

Extra consumo rispetto a utente tipo
(2700/kWh/anno)

Fasce di potenza

Bonus ordinario (CCE)
+ Bonus straordinario
(c.d. Compensazione integrativa temporanea – CCI)

Esempio fatturazione mensile

 

 

FASCIA MINIMA

fino a 600 kWh/anno

 

 

fino a 3 kW

90,00

30,00

3,5 kW

99,90

33,30

4,0 kW

102,60

34,20

da 4,5 kW in su

152,10

50,70

 

 

FASCIA MEDIA

tra 600 e 1200 kWh/anno

 

 

fino a 3 kW

153,90

51,30

3,5 kW

160,20

53,40

4,0 kW

162,90

54,30

da 4,5 kW in su

215,10

71,70

 

 

FASCIA MASSIMA

oltre 1200 kWh/anno

 

 

fino a 3 kW

222,30

74,10

3,5 kW

225,00

75,00

4,0 kW

228,60

76,20

da 4,5 kW in su

277,20

92,40