Assegno unico, corsa al rinnovo dell’Isee: la scadenza da rispettare

Assegno unico 2022 in scadenza, serve il rinnovo dell'Isee se non si vogliono perdere gli aumenti previsti dalla manovra. Entro quando va presentato

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Emanuela Galbusera

Giornalista di attualità economica

Giornalista pubblicista, ha maturato una solida esperienza nella produzione di news e approfondimenti relativi al mondo dell’economia e del lavoro e all’attualità, con un occhio vigile su innovazione e sostenibilità.

Lo scorso 31 dicembre è scaduta l’Isee 2022, l’attestazione necessaria per richiedere alcune misure di sostegno economiche, come l’assegno unico per i figli a carico.
La somma dell’assegno è determinata sulla base dell’indicatore della situazione economica equivalente del nucleo familiare. Senza il valore Isee aggiornato, l’assegno viene erogato dall’Inps con l’importo minimo di 50 euro per ogni figlio.
Per continuare a ricevere le somme spettanti e le maggiorazioni previste dalla legge di Bilancio 2023, occorre rinnovare l’Isee 2023 entro i primi mesi dell’anno. Vediamo quando.

Quando rinnovare l’Isee

Per ottenere gli aumenti dell’assegno unico previsti dalla manovra, le famiglie dovranno presentare entro il 28 febbraio la Dsu, la Dichiarazione Sostitutiva Unica, per il rinnovo dell’Isee. Chi non presenterà la domanda continuerà ad ricevere d’ufficio la prestazione da parte dell’Inps, ma solo con gli importi minimi.

Qui trovate un approfondimento sui documenti necessari per presentare la DSU, che permette di ottenere l’attestazione Isee.

L’Inps ricorda che dal 1° marzo 2023, i nuclei familiari che tra gennaio 2022 e febbraio 2023 abbiano presentato domanda valida e accolta di assegno unico e universale, riceveranno l’accredito della mensilità spettante in automatico, senza necessità di presentare una nuova domanda.

Quando scade il vecchio Isee

L’Inps ha specificato che gli Isee 2022 sono validi ancora per i primi due mesi del nuovo anno: le attestazioni in corso di validità al 31 dicembre 2022 saranno utilizzate per la determinazione degli importi delle mensilità di gennaio e febbraio 2023. Dunque, per il riconoscimento automatico dell’assegno unico di gennaio e febbraio 2023, l’Istituto farà riferimento ai dati presenti nelle domande già acquisite.

Dal mese di marzo 2023, per ottenere gli assegni in base alle proprie spettanze e alle nuove maggiorazioni, sarà necessario presentare una nuova attestazione Isee 2023.

Perché rinnovare l’Isee

Per una corretta quantificazione dell’assegno unico, rimane l’onere per tutti beneficiari, sia vecchi che nuovi, di procedere alla presentazione della nuova Dsu per l’anno 2023. In assenza di una nuova Dsu, correttamente attestata, l’importo dell’assegno unico e universale sarà calcolato a partire dal mese di marzo 2023 con riferimento agli importi minimi previsti.

Cosa si rischia senza il rinnovo dell’Isee

Senza il rinnovo dell’Isee, si corre il rischio non solo di perdere gli incrementi previsti con la manovra economica ma anche di veder decurtare la cifra corrisposta fino ad oggi in base alla propria condizione.

Come presentare la domanda

Chi non riceve l’assegno unico in automatico potrà presentare apposita domanda: si tratta di coloro che non hanno mai fruito dell’assegno unico e di chi aveva trasmesso una istanza che non è stata accolta o non è più attiva.

Le domande possono essere inviate tramite le consuete modalità:

  • portale web dell’Istituto, previo accreditamento con SPID, CIE, CNS;
  • Contact Center Integrato;
  • servizi offerti dagli Istituti di Patronato;
  • App mobile INPS.