Quando e chi dovrà fare la prossima dose di vaccino

L'ipotesi quarta dose non è stata esclusa dal ministro Sperenza che, in vista di un possibile aumento dei contagi, ha già indicato come potrebbe procedere la campagna vaccinale

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Redazione

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Non è stata esclusa l’ipotesi quarta dose dal ministro della Salute Roberto Speranza che, in vista di un possibile aumento dei contagi, ha già indicato in conferenza stampa come potrebbe procedere la campagna vaccinale nei prossimi mesi. Con la fine dello stato di emergenza (qui il calendario con le date di tutte le riaperture previste) non è comunque da escludere a priori un aumento dei contagi, che potrebbe essere contrastato – di conseguenza – con una protezione estesa e garantita dalla somministrazione del vaccino anti Covid.

La quarta dose, tuttavia, non dovrebbe essere destinata subito e indistintamente a tutti.

Chi dovrà fare la prossima dose di vaccino

“Nessun Paese, a livello mondiale, sta immaginando, in questo momento, una quarta dose per tutti”, ha subito chiarito il ministro Speranza dopo la riunione del Consiglio dei Ministri del 17 marzo 2022. “Siamo partiti con gli immunocompromessi, il pezzo più fragile della nostra società. E, in queste ore, stiamo valutando anche un’ipotesi di estensione della quarta dose per le fasce generazionali più avanzate. Comunque dentro una fascia di fragilità” ha poi aggiunto lo stesso in conferenza stampa.

Al momento, però, si tratta di ipotesi, fortemente influenzate dal susseguirsi degli eventi e dall’andamento della curva pandemica nelle prossime settimane. Con il venire meno di molte restrizioni a partire dal 31 marzo (qui le regole per green pass e mascherina) è molto probabile che aumenteranno i contatti e le occasioni di contagio. E i rischi conseguenti potrebbero essere sì scongiurati fin da subito dalla protezione garantita dalla dose booster, ma potrebbero aprire la strada a tanti scenari possibili (compresa la comparsa di una possibile e nuova variante).

Ad oggi, considerata la tenuta delle terapie intensive e i ricoveri in ospedale, nulla fa presagire un netto e repentino peggioramento della situazione. Ma due anni di pandemia ci hanno insegnato che non bisogna escludere nulla, nemmeno la peggiore delle ipotesi.

Lo stesso Speranza, a tal proposito, ha parlato di una “riflessione che richiederà ancora un approfondimento”. La risalita dei contagi e una nuova fase di emergenza pandemica “È una cosa a cui ci stiamo preparando.- ha poi aggiunto il ministro di fronte ai giornalisti – In ogni caso, sulla base dell’evidenza scientifica, noi saremo pronti. Le dosi sono già a nostra disposizione. Questa mattina, in un confronto con il generale Figliuolo, abbiamo verificato, non avremmo problemi a fare una quarta dose a tutti ma dobbiamo aspettare il maturarsi di un’evidenza scientifica che in questo momento non è ancora data”.

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Quarta dose vaccino Covid: sarà davvero necessaria?

Pfizer e BioNTech hanno chiesto anche alla Food and Drug Administration americana di dare il via libera a una quarta dose del loro vaccino anti Covid per gli americani di età pari o superiore a 65 anni. Le società hanno annunciato, citando dati di studi a loro disposizione, che il richiamo booster potrebbe frenare le infezioni e le malattie gravi nelle fasce di età considerate ancora oggi più a rischio rispetto ai giovani.

“La protezione garantita dalla terza dose è abbastanza buona contro ricoveri e decessi. Non è così buona contro le infezioni”, ha dichiarato il CEO di Pfizer Albert Bourla durante un’intervista tv, confermando poi che un richiamo aggiuntivo per gli anziani dovrebbe migliorare la protezione se somministrato almeno quattro mesi dopo la terza dose. Sulla base di un’analisi dei registri del Ministero della Salute israeliano, inoltre, Pfizer e BioNTech hanno anche affermato che i tassi di malattie gravi da COVID-19 “erano 4 volte inferiori” tra le persone che hanno ricevuto il secondo richiamo rispettando questa sequenza temporale.

Intanto sia Moderna che Pfizer (che intanto ha messo in commercio la prima pillola anti Covid, qui tutti i dettagli) hanno anche chiesto l’autorizzazione all’EMA per procedere con una quarta dose, ma l’Agenzia europea del farmaco ha replicato dicendo che non ci sono ancora abbastanza dati per esprimersi sull’efficacia.