Omicron, attenzione a questi nuovi sintomi “spia”

La variante Omicron sembra dare sintomi più lievi rispetto ai precedenti ceppi del virus, ma compaiono sempre più nuovi sintomi

Pubblicato: 8 Febbraio 2022 12:35

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Maurizio Perriello

Giornalista politico-economico

Giornalista e divulgatore esperto di geopolitica, guerra e tematiche ambientali. Collabora con testate nazionali e realtà accademiche.

L’evidenza, fino a qui, suggerisce che Omicron sembra dare sintomi più lievi rispetto alle precedenti varianti del virus. E riguardo ai segni “classici” dell’infezione relativi alle vie respiratorie, il nuovo ceppo è sempre meno associato a perdita di gusto e olfatto o affanno.

In linea generale, Omicron sembra essere decisamente più mite nelle persone vaccinate: i vaccini offrono a oggi la migliore protezione contro il coronavirus. In Italia vengono già somministrati in alcuni casi i due farmaci antivirali approvati, il Molnupiravir di Merck e la pillola Paxlovid di Pfizer. Benché tuttavia la ricerca si stia muovendo rapidamente anche sul fronte delle cure, il vaccino resta la più potente arma che abbiamo per mettere fine alla pandemia e passare, finalmente, alla fase endemica di convivenza con il virus.

La terza dose di richiamo del vaccino aiuta a migliorare la protezione a chi si è sottoposto alle prime due immunizzazioni, motivo per cui è assolutamente necessario sottoporsi alla cosiddetta dose booster, in grado di assicurarci una protezione a lungo termine contro le malattie gravi dovute al Covid. Ma attenzione a pensare che si possa abbassare la guardia. Secondo i dati dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, sono stati registrati 500mila morti e oltre 130 milioni di contagi Covid nel mondo da quando è stata scoperta la variante Omicron, alla fine di novembre. Un conteggio che il funzionario dell’Oms, Abdi Mahamud, ha definito “più che tragico”.

Quanto durano i sintomi Omicron più comuni e quali sono

I Centers for Disease Control and Prevention (Cdc) affermano che le persone positive al Covid hanno riportato “una vasta gamma di sintomi“, che possono comparire da 2 a 14 giorni dopo l’esposizione al virus e chiunque può avere sintomi diversi. Questi possono variare da lievi a malattie gravi e alcuni possono richiedere cure mediche.

Ora, gli studiosi di tutto il mondo stanno convergendo su tutta una serie di nuovi sintomi associati a Omicron, che stanno diventando sempre più frequenti. Con la variante Omicron vengono più colpite le alte vie aeree con raffreddore e mal di gola, meno interessati rispetto agli altri ceppi invece i polmoni, il che indica anche una ottimistica “deradicalizzazione” del virus, che tuttavia non deve farci abbassare la guardia.

Oltre dunque a quelli che abbiamo identificato come gli 8 sintomi “spia” della nuova variante, ce ne sono altri non immediatamente riconducibili alla infezione da Covid ma sempre più diffusi. Proviamo a riassumerli qui, sulla base delle evidenze cliniche raccolte dai medici in varie parti del mondo, Italia compresa.

Problemi gastrointestinali

Come prima cosa, si può segnalare che si è registrato un forte aumento del numero di persone che hanno segnalato sintomi gastrointestinali da metà dicembre 2021 a gennaio 2022, in particolare nel Regno Unito attraverso la app di segnalazione creata dal governo, chiamata Zoe.

Problemi gastrointestinali come diarrea, dolori di stomaco, malessere o perdita di appetito sono stati tutti indicati come sintomi principali del Covid. I sintomi gastrointestinali erano un segno distintivo comune già al primo Covid, quello originario di Wuhan, ma anche delle varianti successive, Alpha e Delta. Tuttavia, anche se Omicron può essere associato a sintomi gastrointestinali, i tassi non sono più alti di quelli visti in precedenza con Delta.

I sintomi Covid sulla pelle

Oltre ai disturbi dell’apparato gastrointestinale, sempre più spesso sentiamo parlare di manifestazioni cutanee legate al Covid. In particolare, dicono gli esperti sulla base della loro osservazione clinica, sempre più spesso chi risulta positivo al ceppo Omicron segnala sei condizioni della pelle molto particolari.

Le “dita dei piedi Covid”

Sebbene questo sintomo non sia elencato tra i più comuni, “le dita dei piedi Covid” sono state un sintomo noto del virus per un po’ di tempo, con la variante Alpha, e ora torna ad essere segnalato con Omicron. Le dita dei piedi possono apparire rosse, viola, infiammate o talvolta con un’eruzione cutanea. Questa condizione della pelle può essere dolorante e pruriginosa, con vesciche e gonfiore.

Labbra screpolate o doloranti

Poiché i sintomi di Omicron vengono sempre più paragonati all’influenza, non sorprende che molti abbiano segnalato labbra screpolate o doloranti.

Pelle secca

Molte persone positive al Covid stanno segnalando anche pelle secca, che può essere paragonata a un eczema sul collo e sul petto. “Questa eruzione cutanea appare sul collo e sulla parte anteriore del torace in siti esposti alla luce solare. Di solito è piuttosto rosa ed è molto pruriginosa. Può comparire in qualsiasi momento durante o dopo l’infezione e di solito dura a lungo.

Eruzione cutanea da calore pungente

Un altro campanello d’allarme che potrebbe indicarci che abbiamo contratto Omicron è un’eruzione cutanea da calore pungente. Questa eruzione cutanea di solito copre piccole aree, anche se può apparire ovunque sul corpo, e si trova comunemente su mani, piedi e gomiti. Inoltre, ha un aspetto irregolare ed è pruriginosa. Può durare giorni o addirittura settimane.

Orticaria

Un altro segno sembra essere un tipo di eruzione cutanea che appare sotto forma di protuberanze in rilievo sulla pelle. Molto simile a quanto accade con l’orticaria. L’orticaria si manifesta con la comparsa di ponfi, rossi o chiari, solitamente molto pruriginosi, e rash cutaneo, ovvero un cambiamento del colore e dell’aspetto della pelle associato a un’irritazione o un rigonfiamento.

Ma a volte lo sfogo può anche essere formato da bollicine, pustoline o da placchette ruvide, con prurito in varie parti del corpo, a volte anche intenso.

Geloni

Un altro sintomo del Covid sulla pelle è stato paragonato ai geloni. Questa eruzione cutanea produce macchie doloranti viola o rosse, che non prudono, e che possono sporgere come protuberanze in rilievo sulla pelle. Spesso le persone più giovani riferiscono questo sintomo e possono capitare anche ai bambini.