Sondaggi politici, male Meloni e Schlein: cresce un solo partito

I principali partiti italiani vivono un calo, mentre all'opposizione c'è chi guadagna un timido mezzo punto percentuale: chi vincerebbe se si votasse oggi

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Mirko Ledda

Editor e fact checker

Scrive sul web da 15 anni, come ghost writer e debunker di fake news. Si occupa di pop economy, tecnologia e mondo digitale, alimentazione e salute.

Mai come in questa fase i sondaggi politici sono importanti. È arrivata l’ufficialità tramite decreto: si torna alle urne in tutta Italia tra sabato 8 e domenica 9 giugno per le elezioni europee. Tra questo mese e quella data si tornerà alle urne anche in 5 regioni, oggi tutte in mano al centrodestra, e in circa 3.700 comuni per il rinnovo delle giunte. Tra i 27 capoluoghi di provincia chiamati a scegliere il nuovo sindaco, 6 sono anche capoluoghi di regione. Si tratta di Bari, Cagliari, Campobasso, Firenze, Perugia e Potenza. Gli appuntamenti dei seggi saranno una prova importante per la tenuta dell’Esecutivo e per sondare gli umori del Paese. In attesa delle elezioni, vediamo cosa dicono i sondaggi.

Supermedia YouTrend/Agi: chi sale e chi scende

La Supermedia di YouTrend e Agi calcola la media ponderata dei sondaggi nazionali sulle intenzioni di voto, con le rilevazioni realizzate dal 18 al 31 gennaio. Prende in considerazione i dati forniti da Eumetra, Euromedia, Noto, SWG e Tecnè.

Se si andasse alle urne oggi per le elezioni politiche, senza troppe sorprese, Fratelli d’Italia continuerebbe a essere il primo partito in Italia. Il partito di Giorgia Meloni continua però la lenta discesa iniziata diverse settimane fa. Non fa meglio il Partito Democratico di Elly Schlein, che registra lo stesso calo percentuale della formazione a capo della maggioranza.

Dalle intenzioni di voto emerge sfiducia tra gli italiani nei confronti dei due partiti più grandi dello Stivale. Non godono di buona salute neanche il Movimento 5 Stelle, la Lega e Forza Italia. Complessivamente sono in calo tutti i simboli più importanti che, stando alle proiezioni, oggi sarebbero scelti dal 79,9% dei cittadini.

Si tratta di numeri importanti che attestano, probabilmente, la difficoltà della classe dirigente di rispondere ai bisogni del Paese reale e di mantenere le promesse fatte durante quella che nel 2022 è stata una campagna elettorale senza esclusione di colpi.

E mentre crescono le fila di chi oggi si asterrebbe dal voto, solo una formazione vede un bilancio positivo rilevante nei sondaggi rispetto a due settimane fa. Si tratta dell’Alleanza Verdi e Sinistra, mai così in alto negli scenari politici e a un passo da quel 4% che potrebbe rendere i rossoverdi uno schieramento temuto dagli avversari.

Le percentuali delle intenzioni di voto nei sondaggi politici

Di seguito le preferenze espresse dagli italiani rispetto a ogni lista, con la media degli ultimi 15 giorni e il confronto con i precedenti sondaggi politici, in questo caso con l’elaborazione del 19 gennaio:

  • Fratelli d’Italia: 28,6% (-0,1%);
  • Partito Democratico: 19,2% (-0,1%);
  • Movimento 5 Stelle: 16,2% (-0,2%);
  • Lega: 8,5% (-0,3%);
  • Forza Italia: 7,4% (-0,1%);
  • Alleanza Verdi e Sinistra: 3,9% (+0,5%);
  • Azione: 3,8% (-0,1%);
  • Italia Viva: 3,1% (-0,2%);
  • +Europa: 2,5% (0,1%);
  • Italexit: 1,6%;
  • Unione Popolare: 1,2% (-0,1%);
  • Noi Moderati: 1%.

Supermedia dei sondaggi politici: le percentuali delle coalizioni

Gli spostamenti percentuali del breve periodo soffrono del margine di errore di ogni previsione di questo tipo e si prestano a interpretazioni poco attinenti con la realtà. Per capire lo stato di salute dei partiti è bene confrontare i dati sul lungo periodo.

Le intenzioni di voto nei confronto delle coalizioni, oggi, sono le seguenti:

  • Centrodestra: 45,6%;
  • Centrosinistra: 25,7%;
  • Movimento 5 Stelle: 16,2%;
  • Terzo Polo: 7%;
  • Altri: 5,6%.

Alle elezioni politiche del 2022, invece, erano queste:

  • Centrodestra: 43,8%;
  • Centrosinistra 26,1%;
  • Movimento 5 Stelle: 15,4%;
  • Terzo Polo: 7,8%;
  • Altri: 6,9%.

Come si evince dai numeri, la coalizione guidata da Giorgia Meloni ha in realtà visto un aumento dei consensi non indifferente. Il trend degli ultimi mesi è negativo, ma non sembra rilevante per la tenuta della maggioranza. La verità, ovviamente, emergerà alle urne.