Il Superbonus non sarà rimosso per le zone terremotate con il prossimo decreto legge che prevede un’ulteriore stretta per limitare le spese della misura. Lo ha annunciato il ministero di Economia e Finanza (Mef) in una nota dopo che le prime bozze della nuova norma avevano causato proteste tra i sindaci dei comuni colpiti dai terremoti degli ultimi anni.
Il Governo ha messo in atto una serie di restrizioni per porre limite alle spese dovute al Superbonus. Il nuovo decreto arriva dopo alcune stime che hanno calcolato in circa 40 miliardi di euro il costo residuo ancora non presentato allo Stato di questa misura
Il Superbonus rimane per le zone terremotate
Il ministero di Economia e Finanza ha annunciato, per voce della sottosegretario al Mef con delega alla ricostruzione post-sisma Lucia Albano, che le zone terremotate potranno continuare a usufruire del Superbonus secondo le regole già stabilite anche dopo l’approvazione del prossimo decreto legge, che restringerà ulteriormente la possibilità di spesa per altri ambiti.
“Il Governo prosegue nella sua azione di tutela e sostegno delle comunità colpite dagli eventi sismici dell’Abruzzo 2009 e del Centro Italia 2016. A seguito della giornata di lavoro al ministero dell’Economia, in raccordo con la Presidenza del Consiglio, posso dichiarare che nel “decreto Superbonus”, in via di emanazione, non è previsto alcun blocco a cessione di credito e sconto in fattura per i crediti “superbonus sisma” relativi alla ricostruzione del cratere appenninico, ma solo azioni di monitoraggio per salvaguardare i conti pubblici” ha dichiarato Albano.
La preoccupazione riguardo a questo tema era stata espressa dal presidente dell’Anci Abruzzo Gianguido D’Alberto: “la ricostruzione, oggi finalmente entrata in una fase decisiva, grazie all’enorme lavoro messo in campo dalla struttura commissariale, in continuità tra l’ex commissario Giovanni Legnini e l’attuale commissario Guido Castelli con la spinta decisiva dei sindaci, rischia di bloccarsi nuovamente” aveva dichiarato.
Le nuove limitazioni al Superbonus
Il nuovo decreto Superbonus riguarda in realtà tutte le detrazioni fiscali previste per l’edilizia. La norma principale di questo nuovo intervento del governo è quella che blocca completamente la possibilità di ottenere sconto in fattura o la cessione del credito fiscale dopo l’entrata in vigore della legge. Annullate quindi le poche eccezioni rimaste, in particolare quelle per le barriere architettoniche e per l’edilizia popolare. Salve invece, come abbiamo visto, le misure per le zone sismiche.
Altre misure sono l’aggiunta di ulteriori documentazioni catastali necessarie per ottenere il bonus. La rimozione della remissione in bonis fino al 15 ottobre e la conferma quindi della data del 4 aprile come ultima disponibile per presentare la documentazione necessaria. L’impossibilità di usufruire dei crediti fiscali derivati dai bonus edilizi se in presenza di un debito con l’erario maggiore di 10mila euro. Nuove misure antifrode sempre in materia di cessione dei crediti.
La decisione di un’ulteriore stretta è arrivata dopo che nuovi dati hanno mostrato che la spesa in deficit dovuta al Superbonus aumenterà ancora di 40 miliardi di euro entro la fine della misura. Dato che preoccupa il Governo in vista della legge di bilancio e della nota di aggiornamento del Def.