Che specializzazione ha il ministro della Salute Orazio Schillaci

Orazio Schillaci, medico e accademico romano, ha anche fatto parte del Comitato Tecnico Scientifico dell’Iss lavorando ad alcune delle decisioni più delicate nella gestione della pandemia

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Giorgio Pirani

Giornalista economico-culturale

Giornalista professionista esperto di tematiche di attualità, cultura ed economia. Collabora con diverse testate giornalistiche a livello nazionale.

Il Ministro della Salute Orazio Schillaci, nominato nel governo Meloni a partire dal 22 ottobre 2022, ha una carriera di grande rilevanza nell’ambito della medicina nucleare e dell’Imaging molecolare. Laureatosi nel 1990, Schillaci si è successivamente specializzato in Medicina Nucleare nel 1994. La sua formazione specifica in questa disciplina gli ha permesso di diventare un esperto nella diagnosi e nel trattamento di condizioni mediche attraverso l’uso di tecniche avanzate di imaging.

Oltre alla sua specializzazione in Medicina Nucleare, Schillaci ha accumulato una vasta esperienza nel campo della medicina e ha ricoperto importanti incarichi sia a livello accademico che istituzionale. Prima di assumere il ruolo di Ministro della Salute, ha svolto un ruolo di rilievo come presidente dell’Associazione italiana di medicina nucleare e imaging molecolare, dimostrando il suo impegno nella promozione e nell’evoluzione di questa disciplina in Italia.

Schillaci, in cosa si è specializzato

Nel 1990, Orazio Schillaci ha ottenuto la laurea in Medicina e Chirurgia presso l’Università La Sapienza di Roma, segnando l’inizio del suo percorso di formazione. Successivamente, nel 1994, ha raggiunto un altro importante traguardo, conseguendo la specializzazione in Medicina Nucleare presso la stessa università.

Questo gli ha fornito una base solida e specifica nell’ambito delle scienze mediche e delle tecniche di imaging utilizzate per diagnosticare e trattare una vasta gamma di condizioni mediche.

Le sue ricerche si sono concentrare sull’Imaging molecolare e sull’applicazione di macchine ibride in una vasta gamma di discipline mediche, inclusi campi critici come la cardiologia, l’oncologia, la neurologia e i processi infiammatori-infettivi. In cardiologia, ha approfondito lo studio del miocardio vitale e dell’innervazione adrenergica del miocardio attraverso tecniche radioisotopiche avanzate.

Nel campo dell’oncologia, ha contribuito in modo significativo alla scintigrafia utilizzando analoghi marcati della somatostatina per i tumori neuroendocrini, alla stadiazione dei pazienti con carcinoma prostatico mediante F-18 colina e alla valutazione precoce della risposta alla terapia con la PET al FDG nei pazienti con linfomi maligni, oltre ad altre forme di imaging molecolare.

Nel settore della neurologia, ha svolto ricerche cruciali utilizzando la scintigrafia recettoriale con FP-CIT e la PET metabolica con FDG per comprendere meglio patologie come la malattia di Parkinson e l’Alzheimer.

Inoltre, ha studiato il piede diabetico, un problema importante in medicina vascolare. Ha anche contribuito alla caratterizzazione dei processi infiammatori e infettivi attraverso l’utilizzo della PET al FDG, offrendo un’importante prospettiva nella comprensione di queste condizioni cliniche complesse.

Il suo ruolo durante la pandemia

Inoltre, va notato che Orazio Schillaci è stato scelto come membro del Comitato Scientifico dell’Istituto Superiore di Sanità durante il periodo cruciale delle prime fasi della pandemia Covid, lavorando a stretto contatto con il presidente Silvio Brusaferro per prendere decisioni importanti e implementare misure necessarie per gestire la crisi sanitaria.

La sua vasta esperienza accademica, clinica e di ricerca, insieme alla sua partecipazione a progetti di ricerca nazionali ed internazionali di alto profilo, come Horizon 2020 finanziato dall’Unione Europea, evidenziano il suo ruolo di spicco nel campo della medicina nucleare e dell’Imaging molecolare.