Sondaggi, Meloni vs Schlein: chi vincerebbe oggi

Cos'è cambiato negli equilibri politici nell'ultimo mese. Dall'effetto della morte di Berlusconi accentua al doppio calo in vetta: sorridono Conte e Tajani

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Luca Incoronato

Giornalista

Giornalista pubblicista e copywriter, ha accumulato esperienze in TV, redazioni giornalistiche fisiche e online, così come in TV, come autore, giornalista e copywriter. È esperto in materie economiche.

La situazione politica in Italia è particolarmente complessa, tenendo conto dei tanti fronti attivi al momento. Si parla di energia, di politica estera con la guerra in Ucraina scatenata dalla Russia, del costo della spesa in aumento e degli stipendi bloccati al ribasso.

Questi sono soltanto alcuni dei topic caldi nel nostro Paese, per non parlare di immigrazione, transizione energetica e gestione del PNRR. Considerando la complessità del tutto, è facile pensare come l’elettorato possa risultare confuso e più che mai diviso. Ecco, quindi, l’esito dei recenti sondaggi politici condotto da BiDiMedia.

Calano Fratelli d’Italia e PD

Non c’è da ridere né per la Meloni né per la Schlein. Il partito della premier torna a calare, seppur leggermente. Al momento non se ne mette in discussione la leadership, sia chiaro, ma si registra un certo scossone nell’opinione pubblica.

I mesi di governo della Meloni non sono stati privi di sfide e soprattutto di passi falsi. Non tira un sospiro di sollievo neanche il PD, che a sua volta fa i conti con una flessione leggera. I due partiti però partono da condizioni differenti, il che vuol dire come questo sondaggio faccia più male a sinistra che a destra.

Ciò non vuol dire che nella coalizione del Presidente del Consiglio non ci siano nuvole, anzi. È scontro tra Tajani e Salvini in merito all’alleanza con Marine Le Pen. In termini di equilibrio interno, il segretario della Lega dovrà lottare con Forza Italia fino all’ultimo punto percentuale, considerando l’ondata di nuovi consensi giunti in favore dell’ormai ex terzo partito del gruppone dopo la morte di Silvio Berlusconi. E il Movimento 5 Stelle? Al momento tutto resta invariato, con i sondaggi che sottolineano una situazione stabile, con Conte che studia le giuste mosse per il prossimo futuro.

Sondaggio politico: le percentuali dei partiti

Dopo aver offerto un quadro generale della situazione politica in Italia, passiamo a un’analisi più dettagliata. Parliamo quindi di percentuali e, dunque, dell’equilibrio tra i votanti. Le statistiche sottolineano come il primo partito d’Italia sia ancora Fratelli d’Italia, senza discussioni.

L’ultimo mese non è stato però dei più semplici per Giorgia Meloni, dalla quale ci si attende un gran numero di risposte. Si registra così un calo dello 0,3%, portando il totale al 29% delle preferenze.

Nulla di drammatico, a essere oggettivi, anche se gli esperti attendono di capire se ciò possa lanciare una vera e propria tendenza al ribasso, seppur minima. Di certo nessun tracollo è all’orizzonte e Meloni ha comunque di che sorridere. Ciò che perde, infatti, non viene raccolto dal Partito Democratico.

Elly Schlein resta ampiamente distante e anzi registra un calo dello 0,1%. Le preferenze, sondaggi alla mano, sono ferme al 20,2%. Nove punti sono un’enormità e, salvo stravolgimenti inaspettati, l’unica arma in mano alla sinistra sarebbe una coalizione, come per la controparte.

Il Movimento 5 Stelle resta infatti saldo nel proprio ruolo di seconda opposizione. Nell’ultimo mese nulla pare sia cambiato, con le preferenze fisse al 15,7%. Al di sotto della soglia dei dieci punti percentuali troviamo Lega e Forza Italia. È un testa a testa tra Salvini e Tajani, che si scontrano come detto sul tema dei nazionalisti. Il partito verde scende all’8,7%, perdendo lo 0,4%, mentre quello azzurro fa un balzo in avanti. I fedeli di Berlusconi si sono ridestati e la cosa è evidente: +1,4% e quota 8,4% raggiunta.

Riportiamo di seguito un quadro generale degli altri partiti:

  • Azione (-0,5%): 3,6%;
  • Verdi e Sinistra: 3,0%;
  • Italia Viva: 2,8%;
  • +Europa (-0,1%): 2,2%;
  • Per l’Italia (-0,3%): 1,8%;
  • Unione Popolare (+0,3%): 1,1%;
  • Noi Moderati (-0,1%): 0,8%;
  • Democrazia Sovrana e Popolare (-0,1%): 0,6%.