Vaccino russo Sputnik valido in Italia per il Green pass? Cosa cambia

Anche il preparato anti Covid di Sputnik diventa valido per il Super Green pass, ma solo a una condizione, quella del tampone

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Redazione

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Durante l’ultimo Consiglio dei Ministri è stata presa un’importante decisione che, di fatto, regola finalmente i vaccini anti Covid somministrati all’estero e non inserita nella campagna vaccinale in Italia e all’interno dell’Unione Europea, perché non ancora approvati dall’Ema, l’agenzia del farmaco Ue. L’ultimo decreto legge pubblicato in Gazzetta Ufficiale, dunque, estende il Green pass rafforzato a nuove categorie, anche se a determinate condizioni.

Il Governo ha deciso di emanare la nuova norma per consentire ai lavoratori e ai turisti stranieri di accedere alle attività produttive e commerciali per evitare il blocco di intere filiere messe a rischio dal silenzio del legislatore in materia.

Vaccino russo Sputnik valido in Italia per il Super Green pass: cosa ha deciso il Governo

Il Consiglio dei Ministri ha stabilito che coloro che provengono da un Paese estero e hanno un certificato di avvenuta guarigione o avvenuta vaccinazione con un vaccino autorizzato o riconosciuto come equivalente in Italia, anche in caso siano passati più di 6 mesi dal completamento del ciclo vaccinale o dalla negativizzazione al coronavirus possono rimanere in possesso del Super Green pass.

Lo stesso può avvenire anche per i cittadini stranieri che hanno ricevuto vaccini anti Covid non autorizzati o non riconosciuti come equivalenti in Italia, come ad esempio il vaccino russo Sputnik, di cui si sta facendo ampio uso non solo in Russia ma anche in molti Paesi dell’Est extra Ue e del Terzo Mondo.

C’è però una condizione per entrambe queste categorie, ovvero quella di sottoporsi a un test antigenico rapido o a un tampone molecolare, con la validità, rispettivamente, di 48 ore e di 72 ore.

Vaccino russo Sputnik valido in Italia per il Green pass rafforzato: i motivi della scelta

Il Governo ha dunque stabilito di concedere il Super Green pass anche agli stranieri che sono impossibilitati a ricevere la terza dose nei tempi previsti dalla campagna vaccinale italiana o che sono vaccinati con preparati diversi da quelli di Pfizer e BioNTech, Moderna, AstraZeneca e Johnson & Johnson. Ma questo può avvenire solo previo tampone negativo.

Alla base di questa scelta ci sono gli allarmi delle associazioni di categoria che hanno lamentato l’impossibilità di accedere al luogo di lavoro della manodopera straniera, in particolare per il settore agricolo, dove una grande percentuale di lavoratori proviene dall’estero.

Non solo. Con l’obbligo di esibire il Super Green pass per entrare nei negozi e per poter soggiornare nelle strutture ricettive italiane, anche il turismo e il settore del commercio dei beni di lusso e del Made in Italy avrebbero rischiato forti ripercussioni a livello economico. Con la possibilità per gli stranieri di ricevere il certificato verde rafforzato anche attraverso il tampone, invece, questo rischio è stato sventato.

Dunque il vaccino russo Sputnik non è entrato veramente nella campagna vaccinale italiana, ma chi ha ricevuto questo preparato può ottenere comunque il Super Green pass. Stesso discorso si applica ai vaccini cinesi e agli altri farmaci diversi

Il Governo ha dunque sciolto finalmente il nodo sul vaccino Sputnik anche per i vaccinati a San Marino, di cui vi avevamo parlato qui. A proposito di vaccini anti Covid, dovrebbe arrivare presto quello per bambini dai 6 mesi ai 5 anni, come anticipato qua. Nel mentre è arrivata definitivamente l’approvazione del vaccino Moderna, come vi abbiamo spiegato qui.