Sondaggi politici, FdI sfiora il 30% mentre il Pd si rafforza

I sondaggi elettorali indicano che con il suo 29,9% FdI è ancora il primo partito. Nel frattempo, il Pd cresce segnando un +0,7% che lo porta al 22,7% e il M5S ingrana la retromarcia (-0,4%) andando al 12,1%

Foto di Mauro Di Gregorio

Mauro Di Gregorio

Giornalista politico-economico

Laurea in Scienze della Comunicazione all’Università di Palermo. Giornalista professionista dal 2006. Si interessa principalmente di cronaca, politica ed economia.

Pubblicato: 21 Giugno 2025 09:22

Gli ultimi sondaggi politici mostrano come Fratelli d’Italia di Giorgia Meloni goda ancora di ottima salute gravitando attorno al 30%, seppur perdendo qualche decimale: nell’ultima rilevazione FdI viene dato al 29,9%, mentre nella precedente era a quota 30,2%.

Ma la vera protagonista degli ultimi sondaggi elettorali è Elly Schlein, che traghetta il Partito Democratico al 22,7% facendogli guadagnare il +0,7%. Il Pd è stato il partito che più di ogni altro ha beneficiato della retorica referendaria. Per completare il podio dei principali partiti, aggiungiamo che il Movimento 5 Stelle di Giuseppe Conte segna il 12,1% perdendo consenso (-0,4%).

Chi sale e chi scende nei sondaggi oggi

La rilevazione che segue mostra l’andamento medio delle ultime 2 settimane. I dati vengono messi a paragone con quelli del 14 giugno 2025 (mentre qui è invece possibile trovare i numeri dei precedenti sondaggi politici):

  • Fratelli d’Italia – 29,9% (-0,1%);
  • Partito Democratico – 22,7% (+0,7%);
  • Movimento 5 Stelle – 12,1% (-0,4%);
  • Forza Italia – 9,0% (=);
  • Lega – 8,4% (-0,3%);
  • Alleanza Verdi e Sinistra – 6,5% (+0,2%);
  • Azione – 3,2% (-0,3%);
  • Italia Viva – 2,2% (-0,3%);
  • +Europa – 1,9% (+0,1%);
  • Noi Moderati – 0,8% (-0,3%).

La Supermedia Youtrend ha elaborato per Agi le intenzioni di voto degli elettori italiani trovando la quadra fra una serie di sondaggi elettorali: Demopolis (data di pubblicazione 9 giugno), Eumetra (12 giugno), Euromedia (10 giugno), Swg (9 e 16 giugno), Tecnè (9 e 13 giugno) e Youtrend (13 giugno).

Al 20 giugno 2025, data di pubblicazione della Supermedia, la situazione delle coalizioni è la seguente:

  • centro-destra – 48%;
  • centro-sinistra – 31%;
  • Movimento 5 Stelle – 12,1%;
  • Terzo Polo – 5,5%;
  • altri – 3,4%.

La situazione alle elezioni europee dell’8 e del 9 giugno 2024:

  • centro-destra – 46,4%;
  • centro-sinistra – 32,1%;
  • Movimento 5 Stelle – 9,8%;
  • Terzo Polo – 7,1%;
  • altri – 4,7%.

Alle elezioni politiche del 25 settembre 2022:

  • centro-destra – 43,8%;
  • centro-sinistra – 26,1%;
  • Movimento 5 Stelle – 15,4%;
  • Terzo Polo – 7,8%;
  • altri – 6,9%.

Chi vincerebbe se si votasse oggi

Se oggi si tornasse a votare, il centro-destra vincerebbe le elezioni politiche incassando il 48% delle preferenze. Rispetto alla precedente rilevazione si registra un calo del consenso pari al -0,5% complessivo sulla coalizione.

Il centro-sinistra unito (ma senza M5S) va a quota 31%. Il calo, rispetto all’ultima Supermedia, è del -0,1%. Il campo largo (Pd + M5S) varrebbe il 43,1%.

Le opposizioni, tutte insieme, (ma ad eccezione dei partiti esigui che non compaiono in questa rilevazione) valgono il 48,6%. Nella precedente Supermedia il dato era del 48,9%.

Chi resterebbe fuori dal Parlamento

Il Rosatellum non perdona: se oggi si tornasse a votare, l’attuale legge elettorale farebbe piazza pulita di tutti i piccoli partiti intenzionati a correre da soli. Oggi sono tre i partiti che non supererebbero la soglia di sbarramento fissata al 3%:

  • Italia Viva di Matteo Renzi (2,2%);
  • +Europa di Riccardo Magi (1,9%);
  • Noi Moderati di Maurizio Lupi (0,8%).

Astensionismo e indecisione

Il partito del non voto è destinato a rimanere ancora a lungo il primo della classifica, nonostante nelle ultime settimane ci siano stati dati incoraggianti, probabilmente trainati dalla discussione relativa al referendum abrogativo. L’ultima rilevazione Ipsos in materia risale al 29 maggio: i votanti effettivi risultano essere oggi solo il 57% degli aventi diritto. Gli altri (43%) sono astenutiindecisi o persone che voterebbero scheda bianca o scheda nulla per protesta. Si è parlato di segnali incoraggianti perché nella rilevazione precedente (24 aprile) il dato relativo al non voto era del +0,5% più alto.

Tolto il non voto, è questo il reale quadro relativo alle preferenze dell’elettorato italiano:

  • Astenuti/indecisi/schede non valide – 43%;
  • Fratelli d’Italia – 17,51%;
  • Partito Democratico – 13,29%;
  • Movimento 5 Stelle – 7,08%;
  • Forza Italia – 5,27%;
  • Lega – 4,92%;
  • Alleanza Verdi e Sinistra – 3,81%;
  • Azione – 1,88%;
  • Italia Viva – 1,29%;
  • +Europa – 1,11%;
  • Noi Moderati – 0,47%.