Perché i power bank possono esplodere: cosa non fare mai

Il caso della scuola di Milano dove un power bank è esploso ferendo diversi studenti ha acceso la questione sicurezza di questi dispositivi. Ecco cosa sapere

Ci avete inondato di messaggi dopo il caso del power bank esploso in una scuola di Milano, che ha ferito 7 studenti e un insegnante. Tra di loro anche due minorenni, che sono stati ricoverati in ospedale per aver inalato il fumo che si è sprigionato. L’incidente, avvenuto alla scuola alberghiera Ipsar Amerigo Vespucci di via Valvassori Peroni a Milano, è stato causato da una batteria power bank malfunzionante, utilizzata per ricaricare i cellulari, esplosa all’interno dello zaino di uno dei ragazzi.

Power bank, cos’è

Iniziamo col dire che un power bank è una batteria esterna che può servire per ricaricare cellulari o pc.

Può essere caricato tramite un cavo USB da una fonte di alimentazione come un pc portatile o un classico caricatore a parete. E’ piccolo, portatile e universale: quindi utilissimo da portare sempre con sé.

Quanto dura la carica

Un power bank medio-piccolo necessita di un tempo di ricarica che può andare dalle 2 alle 5 ore, fino ad arrivare ai modelli più potenti che possono richiedere anche di 10 ore di ricarica.

Un power bank da 5.000 mAh riesce a garantire di solito 2 cicli di ricarica completi. Una batteria di 10.000 mAh, invece, in media riesca a ricaricare un iPhone 3 o 4 volte. Con un power bank da 20.000 mAh si riesce a ricaricare il cellulare varie volte in una giornata, ma anche il tablet o un Macbook.

Perché può esplodere? Le cause e cose da non fare

Ma com’è possibile che un apparecchio del genere esploda, letteralmente? Come evitare che succeda? Come scegliere il power bank senza rischi?

Posto che è estremamente raro che succeda quanto avvenuto a Milano, ma può accadere. Tante le domande che avete rivolto a QuiFinanza, a cui proviamo a rispondere qui sotto. Prima di tutto va chiarito che le cause più probabili sono la scarsa qualità del dispositivo o il suo malfunzionamento, dovuto a qualche difetto di fabbricazione ad esempio.

Come tutte le batterie agli ioni di litio, anche i power bank sono sensibili alle alte temperature. Come ha spiegato a Tgcom24 Luca Magagnin, professore di Chimica applicata al Politecnico di Milano, in genere questi dispositivi resistono fino agli 80-100 gradi.

Il loro surriscaldamento può essere favorito da diversi fattori, come la temperatura esterna – ad esempio se si dimentica il dispositivo sotto il sole per ore – oppure il danneggiamento meccanico, con un urto o uno schiacciamento che deforma le componenti interne non facendole più funzionare in maniera nominale. Proprio questo insieme di cause potrebbe aver scatenato la reazione esplosiva nella scuola di Milano.

Ma la causa principale – spiega l’esperto – resta l’uso scorretto del dispositivo. Se il power bank viene caricato a lungo con cavetti o adattatori non certificati, il rischio è che si verifichi il cosiddetto overcharging, ovvero un fenomeno di sovraccarico che fa aumentare la temperatura interna della batteria, arrivando anche a farla esplodere.

“Quando il calore supera la soglia critica, il materiale che costituisce gli elettrodi e i separatori si degrada innescando reazioni irreversibili che generano altro calore e gas. La batteria così si gonfia fino a esplodere, talvolta anche con fiamme”.

I power bank di qualità sono dotati non a caso di sistemi di sicurezza che, in caso di surriscaldamento, disinnescano la batteria e aprono valvole per il rilascio dei gas.

Massima attenzione, quindi, a cosa stiamo acquistando e dove. Anche il prezzo, come spesso accade quando si parla di tecnologia, incide parecchio sulla qualità.

Dove comprare un power bank sicuro e i prezzi

Sul web sono tantissimi i siti che vendono questi dispositivi. Ad esempio su Amazon c’è una sezione dedicata che potete trovare qui.

I modelli sono moltissimi e di tanti prezzi diversi. Questo ad esempio è il modello più venduto su Amazon: costa 19,99 euro (ora scontato, ha una enorme capacità di 10000mAh ma è il 36% più sottile, il 15% più piccolo e il 28% più leggero del suo genere, quindi si può facilmente infilare in qualsiasi tasca o borsa, ma non aggiunge volume né peso.