Guido Crosetto e l’uscita dal Popolo delle Libertà: così nacque Fratelli d’Italia

Nel dicembre 2012, Crosetto, Meloni e La Russa abbandonarono il Popolo delle Libertà per creare Fratelli d'Italia

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Giorgio Pirani

Giornalista economico-culturale

Giornalista professionista esperto di tematiche di attualità, cultura ed economia. Collabora con diverse testate giornalistiche a livello nazionale.

Quando il 20 dicembre 2012 Giorgia Meloni scrisse in un tweet: “È ufficiale. Io e Guido Crosetto lasciamo il Pdl. Nasce Fratelli d’Italia, movimento di centrodestra. Onestà, partecipazione, meritocrazia”, nessuno si sarebbe aspettato che quello stesso partito sarebbe arrivato nel giro di 10 anni alla guida del Governo. Originariamente concepito come un’entità volta a “offrire una nuova casa alla destra” e a riportarla ai livelli elettorali precedentemente raggiunti durante la leadership di Gianfranco Fini, il partito ora si trova in posizione predominante in Italia.

La nascita di Fratelli d’Italia

Durante l’epoca dell’amministrazione Monti, una serie di flussi e sottocorrenti all’interno del Popolo della Libertà, particolarmente quelli associati a figure chiave come Ignazio La Russa e Guido Crosetto, emersero con critiche vivide e significative riguardo all’orientamento politico del partito stesso. Tra questi, è importante sottolineare che Crosetto manifestava profondi dissensi, spesso accesi, anche nei confronti dell’eventualità di un ritorno in campo politico di Silvio Berlusconi, posizione che lo differenziava notevolmente da altri membri del partito.

Il 16 dicembre 2012, inaspettatamente, Meloni e Crosetto convocarono l’assemblea denominata “Primarie delle Idee”. Quasi in contemporanea, Ignazio La Russa annunciava la sua aspirazione a creare un nuovo partito di inclinazione conservatrice. Nei giorni seguenti, questo nuovo soggetto politico prendeva forma sotto il nome di Fratelli d’Italia, con la collaborazione attiva di Crosetto e Meloni. Nel corso delle stesse dinamiche, veniva costituito un gruppo parlamentare noto come Centrodestra Nazionale presso il Senato il 20 dicembre.

Cosa ha fatto Guido Crosetto dopo la fondazione

Indipendentemente da queste vicissitudini, Fratelli d’Italia intraprese una coalizione strategica con il Popolo della Libertà e la Lega Nord, operazione politica finalizzata a rinnovare e rinverdire l’area di centro-destra. Il contesto politico era animato da uno spirito di trasformazione e revitalizzazione, un tentativo di dare nuova linfa vitale a un movimento già consolidato ma che necessitava di rinnovamento.

Nelle elezioni politiche del febbraio 2013, Crosetto si presentò come candidato per un seggio al Senato, ponendosi all’interno delle liste proposte da Fratelli d’Italia. Tuttavia, nonostante gli sforzi, non riuscì a ottenere la rielezione in quanto il partito non superò la soglia di sbarramento del 3%, che costituiva un ostacolo significativo per l’accesso al Parlamento.

In quel periodo, Crosetto assunse l’incarico di Presidente pro-tempore di Fratelli d’Italia, svolgendo un ruolo guida e preparandosi per il primo congresso nazionale. Dal momento in cui, nel mese di aprile del 2013, Crosetto assunse la responsabilità di coordinare le attività del partito fino a marzo del 2014, il suo impegno divenne cruciale per la stabilità e l’orientamento di Fratelli d’Italia in un momento di particolare importanza. Fu un periodo in cui la sua leadership ebbe un ruolo chiave nel mantenere il partito unito e concentrato sulla sua missione politica.

in questi dieci anni Guido Crosetto per un periodo si è anche allontanato dalla politica, pur rimanendo sempre fedele a Fratelli d’Italia e amico di Giorgia Meloni. Amicizia che l’ha portato il 21 ottobre 2022 a diventare Ministro della Difesa all’interno del governo guidato da Meloni stessa.