Minacce a Crosetto, Wagner annuncia una taglia milionaria

Il nome di Guido Crosetto, ministro della Difesa del governo Meloni, è finito sul taccuino dei nemici della Wagner: il perché dell'istituzione della taglia

La guerra in Ucraina va avanti ormai da più di un anno, da 386 giorni per l’esattezza, e di spiragli per una conclusione in via pacifica ce ne sono ben pochi. Mentre Putin e l’esercito russo starebbero pianificando l’attacco finale sulle città ucraine, con Kiev che trema sotto la minaccia dei militari di Mosca, i mercenari della milizia Wagner fanno sentire sempre più la loro presenza in questo conflitto che ha sconvolto il mondo intero negli ultimi anni. La brigata, che ha diverse cellule sul territorio europeo, è una vera e propria minaccia per il prosieguo della guerra, tra azioni cruente e atteggiamenti che fanno preoccupare tutti. E a essere preoccupato è anche il ministro della Difesa Guido Crosetto, preso di mira dai mercenari.

Crosetto minacciato dalla Wagner, taglia milionaria

In carica da ottobre 2022 con l’esecutivo Meloni, Guido Crosetto è finito nella lista dei nemici della brigata Wagner dopo alcune dichiarazioni degli ultimi giorni. Il ministro, infatti, è stato prima pesantemente attaccato da Mosca, poi il suo nome è stato segnato sul taccuino dei mercenari che hanno annunciato una taglia milionaria sulla sua testa.

A infastidire il Cremlino prima e la brigata poi, infatti, sono state le parole del ministro che aveva denunciati, con Tajani, le strategie da guerra ibrida del gruppo Wagner, accusandolo di spingere sull’aumento degli arrivi di migranti dall’Africa sulle coste italiane. Il primo a reagire era stato il vice presidente del consiglio di sicurezza russo, Dimitri Medvedev, apostrofandolo come sciocco, poi è stato il turno dell’oligarca Evgeny Prigozhin, capo dei mercenari Wagner.

In un lungo discorso in cui aveva negato le accuse, replicando che la Russia e Wagner hanno “un sacco di problemi nostri di cui occuparci”, il russo aveva pesantemente offeso il ministro Crosetto. La brigata, poi, ha fatto sapere che è stata istituita una taglia di 15 milioni di dollari sul ministro della Difesa (qui vi abbiamo parlato di alcune accuse al ministro).

L’informazione era stata comunicata a Crosetto stesso una decina di giorni fa, dopo una segnalazione dei servizi di intelligence italiani, ma a quanto si apprende non sarebbe stata aumentata la scorta. “Inaccettabile, siamo tra il ridicolo e il criminale”, la reazione del ministro degli Esteri, Antonio Tajani, a Porta a Porta, a proposito della vicenda.

Cos’è il gruppo Wagner

Ma cos’è il gruppo Wagner e da chi è composto? Come detto si tratta di una brigata che preoccupa, e non poco, l’Europa. Parliamo di una compagnia militare privata e gruppo paramilitare della Federazione Russa. Guidato dal citato Evgenij Prigozhin, uomo d’affari con stretti legami con il presidente russo Vladimir Putin, si tratta ufficialmente di un gruppo indipendente di mercenari privati, ma secondo varie fonti sarebbe un’unità diretta dal Ministero della difesa russo che lo utilizza nei conflitti dov’è richiesta la possibilità di dichiararsi non coinvolti (qui vi avevamo già parlato del gruppo Wagner).

Impiegato per la prima volta durante la guerra del Donbass nel 2014, il gruppo ha operato in passato in aiuto delle forze separatiste delle auto-dichiarate repubbliche popolari di Donetsk e di Lugansk. Alcuni dei mercenari hanno partecipato anche a diversi conflitti, come le guerre civili in Libia e Siria, la seconda guerra civile nella Repubblica Centrafricana, la guerra in Mali e per ultima l’invasione russa dell’Ucraina. A comporre il gruppo sono ex detenuti spesso reclutati nelle carceri russe (ve ne avevamo parlato già qui).