Guerra Israele, contro Unrwa accuse di collusione con Hamas: Italia, Usa e Canada sospendono i fondi all’agenzia Onu

12 membri dell'agenzia umanitaria Unrwa sarebbero in rapporti con Hamas: Tajani ha annunciato lo stop alle donazioni

Pubblicato: 27 Gennaio 2024 15:15

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Mauro Di Gregorio

Giornalista politico-economico

Laurea in Scienze della Comunicazione all’Università di Palermo. Giornalista professionista dal 2006. Si interessa principalmente di cronaca, politica ed economia.

Pesantissime accuse contro Unrwa, l’agenzia che opera in soccorso dei profughi palestinesi: il governo di Gerusalemme ha sospetti sul coinvolgimento di almeno 12 membri Unrwa nell’attacco di Hamas contro Israele del 7 ottobre. L’agenzia ha annunciato di avere avviato un’indagine interna. Intanto alcuni Paesi, fra i quali Usa, Canada e Italia, hanno annunciato lo stop alle sovvenzioni.

Cos’è Unrwa

L’acronimo Unrwa sta per United Nations Relief and Works Agency for Palestine Refugees in the Near East (Agenzia delle Nazioni Unite per il soccorso e l’occupazione dei profughi palestinesi nel vicino oriente). L’ente venne fondato nel 1949, all’indomani del primo conflitto israelo-palestinese.

Opera, anche gestendo campi profughi, tramite un mandato umanitario e di sviluppo e il suo scopo è fornire assistenza e protezione a 5 milioni di palestinesi. Il suo campo d’azione copre la Striscia di Gaza, la Cisgiordania, Gerusalemme Est, la Giordania, il Libano e la Siria.

Unrwa impiega quasi 29.000 persone, in prevalenza profughi palestinesi, tramite un budget di oltre 1 miliardo di dollari all’anno. L’agenzia è finanziata prevalentemente dalle donazioni volontarie degli Stati membri dell’Onu (con in testa Usa e Ue).

Guerra Hamas-Israele, Unrwa al centro dei sospetti

“Le autorità israeliane ci hanno fornito informazioni sul possibile coinvolgimento di alcuni dipendenti dell’Unrwa negli orrendi attacchi contro Israele”, ha detto al Corriere della Sera Philippe Lazzarini, commissario generale dell’agenzia.
Lazzarini ha annunciato di aver sospeso la collaborazione con le persone accusate “per garantire la capacità da parte dell’agenzia di continuare l’assistenza umanitaria”.

La notizia del possibile coinvolgimento di pezzi dell’Unrwa nell’attacco di Hamas contro Israele era già trapelata nella prima metà di gennaio, ma adesso arrivano le indagini e lo stop alle donazioni.

Le reazioni

Josep Borrell, Alto rappresentante per la politica estera dell’Unione europea, si è definito “preoccupato”.
Antonio Guterres, Segretario generale dell’Onu, si è detto “inorridito”. Guterres è il più critico nei confronti dei bombardamenti a tappeto di Israele contro obiettivi civili a Gaza.
Eylon Levy, portavoce del governo israeliano, ha accusato l’Unrwa di aver tentato di insabbiare la notizia.
Così commenta su X Israel Katz, ministro degli Esteri israeliano: “Da anni lanciamo l’allarme: l’Unrwa perpetua la questione dei rifugiati, ostacola la pace, funge da braccio civile di Hamas a Gaza”. Il ministro chiede all’Onu di “adottare misure personali immediate contro i vertici” dell’agenzia.

Alcuni Paesi bloccano i fondi all’Unrwa

Alcuni Paesi occidentali hanno deciso di sospendere i versamenti verso Unrwa. I primi a chiudere i rubinetti sono stati gli Usa, seguiti dal Canada. Il governo di Ottawa ha annunciato che non smetterà comunque di aiutare i civili palestinesi a Gaza, ma lo farà tramite altri canali.
Anche l’Italia ha congelato i fondi: “Il Governo italiano ha sospeso finanziamenti Unrwa dopo l’atroce attacco di Hamas contro Israele del 7 ottobre. Paesi Alleati hanno recentemente preso stessa decisione. Siamo impegnati nell’assistenza umanitaria alla popolazione palestinese, tutelando la sicurezza di Israele”. Così ha scritto su X il ministro degli Esteri Antonio Tajani.

Intanto Israele indaga anche su un altro fronte: poco prima dell’attacco del 7 ottobre le Borse registrarono speculazioni sospette.

Israele ha poi annunciato una terza fase nella guerra: quella delle operazioni speciali.