Vision of Super: un brand capace di fidelizzare la propria community

Incontro con Dario Pozzi imprenditore eclettico e visionario guidato dall’intuito e dalla passione

Foto di Paolo Gelmi

Paolo Gelmi

Esperto di moda e lifestyle maschile

Esperto di moda e lifestyle, è stato direttore di svariate riviste cartacee nel settore luxury.

La moda ha davvero creato tutto ma ci sono realtà che sgretolano ogni regola, imponendosi sul mercato conquistando il cuore dei consumatori e degli addetti ai lavori, dimostrando che le buone idee, l’intraprendenza e la passione sono ancora oggi elementi fondamentali per avere successo, questa è la storia di Vos un gruppo nato solo 4 anni fa, che in questo pochissimo tempo ha registrato una crescita davvero importante, puntando ad una chiusura del 2022 di 6 milioni di euro. Incontriamo il giovane imprenditore Dario Pozzi fondatore del gruppo Vos con sede a Seregno (MB) per farci raccontare la sua storia e l’ascesa rapida del suo brand Vision of Super.

Dario, vuoi raccontarci da cosa nasce l’idea del tuo brand?
Nasce per caso anche se ho sempre avuto una passione per la moda, ho lavorato per l’azienda di famiglia nel settore dell’elettronica seguivo la parte commerciale, decisi di cambiare ed andai a lavorare in Veneto per un’azienda di digital marketing con tanti clienti nel settore della moda, anche li mi occupavo del commerciale, da qui mi venne l’idea di creare qualcosa di mio, mi licenzia e trovai 2 piccoli finanziatori e partii con una micro collezione di portafogli creando il mio brand Vision of Super.

Da cosa nasce il nome del tuo brand e il simbolo della fiammetta?
La fiamma l’ho scelta per 2 motivi, il primo è un motivo poetico ogni volta che su WhatsApp rispondevo a qualche messaggio lo facevo sempre scrivendo super, oppure digitavo come emoji la fiammetta arancione, il secondo motivo è perché volevo come simbolo un qualcosa di super riconoscibile che fosse simbolo di forza ed eleganza e la fiamma ha queste caratteristiche, quindi l’ho fatta diventare simbolo del mio brand, questi i reali motivi della nascita del nome Vision of Super.

Dopo i portafogli cosa cambia?
Ho iniziato a promuovere il mio brand andando porta a porta da ogni singolo buyer e negozio cosa che non si usa fare più, sono convinto che il rapporto umano sia ancora un valore aggiunto, un giorno un buyer di Cremona mi consigliò di creare delle t-shirt e felpe sviluppando la fiamma in tutte le sue forme e declinazioni, da li ho iniziato a produrre i miei capi d’abbigliamento con la fiamma, tutto nasce da un progetto digitale, ho creato una felpa con la fiamma ricamata sul colletto perché doveva essere immediatamente riconoscibile sui social. Iniziai con 200 magliette che bruciai in pochissimo tempo tutte Made in Italy, ebbi un notevole supporto anche dal mondo della musica che in modo completamente spontaneo ha iniziato ad indossare le mie creazioni, tra questi cito Sfera Ebbasta che è stato uno dei primi ad indossare il nostro modello iconico la “flames t-shirt”, sino a diventare uno dei brand più rilevanti dello streetwear, in Italia ci siamo posizionati in pochissimo tempo nei migliori best shop del lusso e posso dire con fierezza che siamo tra i brand emergenti più richiesti dai consumatori finali e sulla piattaforma Farfetch siamo tra i 200 marchi più gettonati.

Fonte: ufficio stampa
Collezione Vision of Super

Dopo la conquista del mercato italiano quali sono i prossimi obiettivi?
Stiamo aprendo nuovi mercati, Medio Oriente, Corea, Russia, Israele, Polonia e anche gli Stati Uniti, posso tranquillamente dichiarare che uno dei prossimi obiettivi e internazionalizzare il brand, voglio portare il mio spirito e quello del brand in tutto il mondo, desidero che la community continui a crescere sempre più, diventando ancora più inclusiva.

Ho notato che fate molte collaborazioni: vuoi parlarne?
Amo molto le collaborazioni forse è una delle cose che mi piace di più del mio lavoro, le contaminazioni tra brand sono l’essenza della vita, sono utili per sviluppare nuove visioni dei marchi coinvolti, sono convinto che una buona collaborazione debba portare vantaggi ad entrambe i brand coinvolti, dal mio modo di vedere questi dovrebbero essere opposti l’uno rispetto all’altro, ad esempio con Colmar abbiamo rivisitato il loro giubbotto iconico inserendo le fiamme sulle maniche, loro avevano l’esigenza di svecchiare il brand e noi avevamo la necessità di conquistare e sperimentare con altri target, a gennaio usciremo con una collaborazione con Reebok e ad aprile con Clarks, non solo collaborazioni con brand della moda, ma anche con quelli del settore food come con le Pokerie By Nima di Milano dove arrivano a casa i delivery con la scatola con le fiamme stampate, una maniera alternativa di far parlare del nostro brand, perché l’importante per noi e comunicare sempre, soprattutto in occasioni diverse.

Qual è il tuo target?
Sono giovani dai 15 ai 35 anni, super social e digitali, amanti dello sport e della musica che si riconoscono nella nostra fiammetta e nella nostra filosofia, la community per noi è fondamentale, siamo nati sviluppando la parte digitale e siamo sempre super connessi con il nostro pubblico, un filo diretto che ci permette di captare ogni minima variazione dei gusti e delle tendenze, trattasi di una condivisione di valori, ho un team che rispecchia esattamente i nostri consumatori con un età media di 28 anni, sono davvero orgoglioso dei risultati raggiunti in poco tempo, siamo circa una trentina di persone che lavorano in perfetta sintonia, tra marketing, comunicazione, e-commerce, design e commerciale tutti con lo spirito giusto.

Uomo e donna sono i vostri riferimenti, come promuovete il brand?
Abbiamo collezioni maschili e femminili anche se le t-shirt sono unisex, lavoriamo per creare un total look, non solo maglie e felpe ma anche pantaloni, vestiti, giubbotti e tutto quello che serve per avere un guardaroba ricco di opportunità, stiamo creando anche una collezioni per bambini, idea che mi è nata dal momento che sono diventato papà, le nostre collezioni hanno una forte identità stilistica e una grande qualità nel prodotto, la ricerca è uno dei punti di forza del nostro brand, siamo un’azienda nata dal marketing e dalla comunicazione e operiamo in modo diverso da come operano gli altri brand del settore, siamo lontani dal mondo delle sfilate o dalle fiere come il Pitti Immagine Uomo, preferiamo condividere con la nostra community attraverso party o concerti, oppure lavorando con gli influencer che sono quelli che hanno contribuito in modo importante a decretare il successo del mio brand, le nostre collezioni sono acquistabili nei migliori negozi di moda, ma anche sul nostro e-commerce e sulle piattaforme luxury di market place, siamo convinti che questi modi diversi di acquisto di un prodotto siano l’elemento fondamentale per il successo e la promozione di un brand.

Vos non vuol dire solo Vision of Super, il gruppo si è ingrandito quali sono i prossimi obiettivi?Esattamente oggi il gruppo ha al suo interno Vision of Super, ma anche i brand Phobia Archive, Yes I am e No Pasa Nada, abbiamo aperto il nostro primo showroom a Milano in Piazza Duse e con il gruppo puntiamo a conquistare molti mercati esteri, come fatturato ci siamo posti l’obiettivo di chiudere il 2023 a 15 milioni di euro, un obiettivo ambizioso, ma sono convinto che con il nostro modus operandi e la passione che ci guida sia un obiettivo raggiungibile.

Fonte: ufficio stampa
Collezione Vision of Super

Dario hai stravolto la tua vita in pochi anni, lavoro nuovo, un’attività di successo e adesso marito e padre, come vivi questo periodo di cambiamenti.
Ringrazio ogni giorno per quello che la vita mi sta dando, sono consapevole della fortuna che ho che è comunque una conseguenza delle mie passioni, della mia determinazione e del mio intuito, senza questi fondamentali elementi la fortuna da sola non basterebbe, sono animato dallo spirito di sacrificio che non significa rinuncia, sono un uomo molto curioso con una visione internazionale, tendo ad instaurare rapporti inter personali con chiunque incontri per lavoro, con il tempo sono diventato amico con molti buyer e negozianti senza svendermi, solo con il mio trasparente approccio al lavoro e alla vita, forse sono questi gli elementi del mio successo, l’esperienza nel digital marketing è stato un valore aggiunto che ha contribuito a fare la differenza, ma la strada è ancora lunga e non intendo fermarmi qui, la mia formazione commerciale e la mia preparazione nel digitale mi permette di scoprire nuovi orizzonti in modo rapido e di conseguenza poter reinventare tutta la mia creatività al fine di produrre collezioni nuove e innovative.