Lo smart working manda in crisi le banche: buco da 160 miliardi di dollari

Il valore degli uffici nelle città americane sta calando a causa dello smart working e alcune banche stanno andando in crisi

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Redazione

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Alcune banche americane stanno andando in crisi a causa del calo del valore degli uffici, causato dall’aumento dello smart working. Un effetto a catena che sta coinvolgendo anche alcuni istituti europei e che, agli occhi degli analisti, potrebbe avere sui portafogli degli istituti di credito un effetto simile alla crisi del 2008.

Secondo alcuni studi la perdita per le banche sarebbe di 160 miliardi di dollari. Alcuni istituti di credito, in particolare in città in cui gli uffici avevano fino a pochi anni fa un alto valore commerciale come New York o San Francisco, stano entrando in seria difficoltà

La crisi delle banche per lo smart working negli USA

Il valore degli immobili che ospitano gli uffici sta calando rapidamente, specialmente degli USA. Secondo quanto riporta il sito del quotidiano ‘La Repubblica’, ci sarebbero 10 milioni di metri quadrati vuoti soltanto in centro a New York. È uno dei lasciti della pandemia, che ha diffuso oltre quanto fosse ritenuto immaginabile prima del 2020 il lavoro da remoto. A causa del cosiddetto smart working, la necessità di ampi spazi per le aziende è diminuita.

Anche sull’altra costa degli USA, a San Francisco, si è verificata una fuga dagli uffici simile. Le presenze sono scese del 53% rispetto al 2019, svuotando il centro della città. Questo sta avendo un effetto molto serio su alcune banche specializzate nel finanziamento della costruzione di questi edifici, come l’americana New York Community Bancorp e la giapponese Aozora Bank.

Con gli uffici vuoti, sono diminuiti anche gli affitti. Questo sta portando molti proprietari a non ricevere denaro dal loro investimento in edifici commerciali, spesso finanziato da queste banche. Di conseguenza, gli istituti di credito si trovano con sempre più clienti che non pagano le rate dei mutui. Le garanzie per questi prestiti sono gli edifici stessi. Ma proprio a causa della fuga dagli uffici, il loro valore è calato del 50% in pochi anni.

Il rischio, secondo quanto riportato da alcuni studi, questo potrebbe portare al fallimento di una percentuale tra il 10% e il 20% dei crediti immobiliari. Una perdita stimata in 160 miliardi di dollari.

La situazione delle banche in Europa

L’Europa ha in parte evitato questa ondata di calo dei prezzi degli uffici. Il lavoro da remoto nel Vecchio Continente è molto meno diffuso che in America, soprattutto per quanto riguarda i cosiddetti contratti ibridi, che permettono di lavorare parzialmente da casa, in determinati giorni della settimana.

Questo non ha però impedito alle grandi aziende, in particolare proprio le banche, di diminuire le presenze all’interno dei propri uffici anche in Italia. Deutsche Bank, che ha annunciato licenziamenti molto estesi per i prossimi anni, ha ridotto del 40% gli spazi utilizzati. Provvedimenti simili sono stati presi da parte di Bnp e Unicredit.

In Europa, dove non è arrivato il lavoro da remoto potrebbe arrivare però la settimana breve. Molte aziende, tra cui 45 tra le più importanti in Germania, stanno iniziando a considerare una riduzione di orario per permettere ai lavoratori di passare soltanto 4 giorni a settimana in ufficio. Anche questo potrebbe contribuire al calo del valore degli uffici.