Germania, via alla settimana corta in 45 aziende: dove c’è già in Italia

45 aziende in Germania cominceranno una sperimentazione di 6 mesi della settimana corta: ecco dove c'è già in Italia

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Redazione

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La Germania avvia la sperimentazione della settimana di 4 giorni lavorativi, comunemente detta settimana corta. L’iniziativa coinvolte 45 società di tutto il Paese, e consiste nel diminuire il numero di giorni in cui i lavoratori si recano in azienda mantenendo inalterata la paga.

Non si tratta del primo esperimento di questo tipo in Europa. Anche Islanda, Spagna, Finlandia, Regno Unito e Svezia hanno già avviato iniziative simile. In Italia soltanto alcune aziende hanno iniziato a sperimentare la settimana corta.

La Germania sperimenta la settimana corta

La società di consulenza manageriale di Berlino Intraprenör, insieme alla no profit 4 Day Week Global ha avviato un progetto di sperimentazione della cosiddetta settimana corata per 45 aziende che operano in Germania. L’iniziativa durerà 6 mesi e ha l’obiettivo di migliorare le condizioni dei lavoratori nelle aziende che vi prenderanno parte.

La settimana corta, o settimana di 4 giorni lavorativi, consiste nel permettere ai dipendenti di un’azienda di lavorare soltanto 4 giorni su 7. Solitamente progetti di questo tipo prevedono una piccola riduzione di orario, normalmente 4 ore a settimana, ma il mantenimento di una retribuzione uguale a quella della settimana a 5 giorni lavorativi.

Diversi studi hanno dimostrato che questo tipo di orario lavorativo aiuta i dipendenti a sentirsi meno stressati e a diminuire il rischio che vadano in burnout, il principale sintomo della crisi da esaurimento professionale. Per le aziende invece non sembrano esserci sostanziali differenze nei livelli di produzione e di crescita. I risultati scientifici più rilevanti su questo argomento sono stati raccolti dall’Università di Cambridge nel febbraio del 2023.

Il progetto della settimana corta viene visto come un modo per le aziende tedesche di limitare gli effetti della crisi di manodopera che stanno attraversando. Diverse imprese infatti non riescono a coprire i posti vacanti, specialmente quando si tratta di lavoratori molto qualificati. I dirigenti sperano che offrendo condizioni di lavoro meno stressanti, potenziali dipendenti si avvicinino alle loro società. Secondo i dati della Camera di Commercio e Industria tedesca DIHK, questi posti vacanti sono costati al Paese 2 punti percentuali di PIL, pari a 90 miliardi di euro. 

In quali aziende si applica la settimana corta in Italia

La Germania non è la prima nazione europea a sperimentare la settimana di 4 giorni lavorativi su larga scala. Già diverse nazioni nordiche, come l’Islanda, la Svezia e la Finlandia stanno applicando questo tipo di orario lavorativo. Tra le nazioni più importanti ad aver optato per misure simili ci sono anche la Spagna e il Regno Unito.

In Italia invece non esistono progetti di questo tipo, se non singole iniziative ancora sperimentali di alcune aziende specifiche. Dallo scorso dicembre, per 20 settimane, Luxottica sta provando questo nuovo orario per 20mila dipendenti nelle sedi di Agordo, Sedico, Cencenighe Agordino, Pederobba, Lauriano e Rovereto.

Stessa cosa ha fatto Lamborghini, storico marchio di auto di lusso italiano. Per l’azienda automobilistica la settimana sarà da 33 ore e mezza, con settimane corte alterne per i chi lavora su due turni e continue per chi invece lavora su tre turni.

La prima in assoluto a fare questa scelta è Intesa Sanpaolo. La banca, tra le più importanti d’Europa, ha cominciato il nuovo modello di orario lavorativo su base volontaria, proponendo un aumento delle ore giornaliere a nove per la settimana breve, abbinato a un utilizzo più ampio del lavoro da remoto.