Contratto del commercio, c’è l’accordo per il rinnovo: 240 euro in più per 3 milioni di lavoratori

Il contratto nazionale per i lavoratori del commercio sarà rinnovato: aumenti fino a 240 euro al mese per 3 milioni di lavoratori

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Redazione

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Filcams, Fisascat e Uiltucs con Confcommercio e Confesercenti hanno firmato un’intesa per il rinnovo del contratto per tre milioni di lavoratori del settore del commercio. L’accordo dovrebbe durare fino al 2027 e prevede un aumento di 240 euro mensili più un versamento una tantum da 350 euro.

La trattativa, particolarmente complessa, si è sbloccata nei giorni scorsi a quasi due anni dalla firma dell’accordo ponte che aveva evitato la scadenza del contratto nazionale nel 2022. Previsto un incremento di indennità anche per i lavoratori con un contratto part-time. Soddisfatti i sindacati.

L’accordo per il rinnovo del contratto del commercio

Sindacati e rappresentati dei commercianti hanno firmato un’ipotesi di accordo sul rinnovo del contratto dei dipendenti del settore, quasi tre milioni di persone. La contrattazione proseguiva dal 2022, quando le parti avevano raggiunto un accordo ponte per evitare la scadenza del contratto subito dopo la pandemia.

Il nuovo accordo avrà una durata triennale, garantendo quindi stabilità economica per tutti coloro che lavorano nel settore del commercio fino al 2027. Le nuove misure partiranno dal 1 aprile e includeranno una platea molto ampia. È stata infatti ridefinita la sfera di applicazione del contratto nazionale, con l’inclusione di nuovi profili professionali.

Per quanto riguarda il trattamento economico, i lavoratori riceveranno un aumento salariale di 240 euro al quarto livello per stipendio mensile, rispetto a quanto percepito in precedenza. A questi si aggiunge una compensazione di 350 euro erogata una tantum alla data dell’entrata in vigore del contratto, il 1 aprile 2024. la massa salariale totale sarà di 7.180 euro divisa sui tre anni di validità del contratto. Confermata e alzata anche l’indennità per i lavoratori part-time, che sale da 120 a 155 euro.

Maggiore attenzione nei nuovi contratti per i lavoratori del commercio anche alle politiche di genere. Stabiliti congedi per le donne lavoratrici vittime di violenza. “È il frutto delle lotte dei lavoratori e premia la linea innovativa e caparbia della Fisascat Cisl e delle altre categorie” ha detto  Il segretario generale della Cisl, Luigi Sbarra.

Le difficoltà della trattativa per il rinnovo del contratto nazionale

L’approvazione del nuovo contratto per i lavoratori del commercio è stata particolarmente complessa a causa delle condizioni post pandemiche. Sia gli esercenti che i dipendenti versavano spesso in situazioni difficili e ottenere concessioni per entrambe le parti era quindi complesso.

“Si è dovuto confrontare con i profondi impatti economici e sociali dell’emergenza pandemica, dei conflitti geopolitici e del ritorno dell’inflazione. Con spirito di responsabilità, le Parti hanno comunque lavorato per conseguire un risultato che tenesse conto degli indicatori macroeconomici, compatibilmente con la loro sostenibilità da parte delle imprese” ha dichiarato la vice presidente confederale Donatella Prampolini, presidente della Commissione Sindacale di Confcommercio.

“L’accordo è frutto di una volontà condivisa dalle parti trattanti di contrastare il fenomeno del lavoro povero con misure specifiche e dare una adeguata risposta economica e normativa a milioni di lavoratori, offrendo allo stesso tempo attenzione e giusto rilievo all’emergere di nuovi profili professionali legati alle moderne tecnologie, con la classificazione ora estesa alle figure dell’e-commerce, del terziario avanzato e della comunicazione” ha specificato in una nota Confesercenti.