I dipendenti della grande distribuzione moderna organizzata riceveranno aumenti di stipendio da qui al 2027. È arrivato infatti l’accordo tra Federdistribuzione e le sigle Filcams-Cgil, Fisascat-Cisl e Uiltucs-Uil per il rinnovo del contratto collettivo nazionale del lavoro, con la firma arrivata nelle scorse ore che darà ai lavoratori la possibilità di avere aumenti importanti.
A essere interessati dai nuovi aumenti sono i lavoratori di grandi catene del retail moderno e organizzato come Ikea e Zara, ma non solo. In cosa consistono gli aumenti?
Accordo per gli aumenti nella distribuzione moderna organizzata
A comunicare l’accordo firmato con le sigle sindacali è stata Federdistribuzione, che in una nota ha specificato di aver raggiunto l’intesa dopo un confronto costruttivo tra le parti. La conclusione del percorso negoziale, riferiscono, è l’accordo che dimostra attenzione ai lavoratori del settore e che accoglie “le esigenze di sostenibilità delle imprese del retail moderno”.
Oltre agli aumenti, che saranno in vigore fino al 31 marzo del 2027, nel tavolo delle trattative si è parlato anche di lotta alla violenza di genere, il graduale innalzamento dell’orario minimo dei lavoratori part-time come ulteriore risposta al lavoro “disagiato”, l’estensione delle opportunità occupazionali per i giovani nel weekend e il rafforzamento delle misure di conciliazione vita-lavorativo
Sul piano economico, invece, l’intesa prevede un aumento retributivo a regime di 240 euro al IV livello. Ma non solo, perché a copertura del periodo di carenza contrattuale (col rinnovo che mancava dal 2019) si prevede anche il versamento una tantum di 350 euro, suddivisa in due tranche di uguale importo a luglio 2024 e luglio 2025.
Le imprese già nei giorni precedenti all’accordo avevano comunque deciso di erogare la prima tranche di 70 euro, che è quindi retroattiva, partendo da aprile 2024 e aggiungendosi ai 30 euro concordati con l’accordo ponte del 2022.
Viene poi aggiornata la classificazione del personale con l’impegno delle parti ad un confronto attivo e costante per valorizzare ulteriormente i ruoli e le professionalità distintive del settore.
Accordo che lascia più che soddisfatto Carlo Alberto Buttarelli, presidente di Federdistribuzione, che ha sottolineato che il percorso avviato per dare identità e specificità alle grandi imprese del retail che operano in Italia è un impegno ineludibile: “La Federazione continuerà ad essere l’interprete primario del settore distributivo moderno in Italia, convinta che la crescita, la capacità di generare investimenti, occupazione e valore per il territorio, da parte delle imprese associate, convivano con una visione più moderna, ma non precaria, del lavoro”.
Questo accordo, spiegano invece i sindacati, chiude “finalmente il quadro dei rinnovi del terziario a cui mancava solo il contratto della DMO che si applica ai più grandi e noti marchi della distribuzione in Italia”.
È stato previsto anche l’incremento dell’indennità annua della clausola elastica del part-time, che passa da 120 euro annui a 155 euro.
Chi rientra negli aumenti di stipendio
Ma quali dipendenti potranno contare sugli aumenti nelle prossime buste paga? Si tratta di modifiche che saranno in vigore fino al 31 marzo 2027 e che, secondo i calcoli dei sindacati, porteranno all’erogazione di una massa salariale di 7.180 euro, comprendendo anche l’una tantum di 350 euro.
L’accordo coinvolge le grandi catene del retail moderno e organizzato come Ikea, Brico, Metro, Conforama, Carrefour, Esselunga e Vegé Acqua&sapone. Ma anche Zara, Rinascente, Coin, Ovs, Kasanova, Kiko, Metro, Obi e Leroy Merlin.