CIG in calo, report Inps segnala -4,5% ore autorizzate rispetto a marzo

L'ultimo rapporto Inps su CIG mostra un calo delle ore autorizzate, in tendenza con la riduzione degli scorsi mesi

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Giorgia Bonamoneta

Giornalista

Nata ad Anzio, dopo la laurea in Editoria e Scrittura e un periodo in Belgio, ha iniziato a scrivere di attualità, geopolitica, lavoro e giovani.

Il report di maggio dell’Inps evidenzia una diminuzione delle ore autorizzate di cassa integrazione ad aprile 2024 rispetto al mese precedente, con una variazione significativa nei diversi settori industriali e nelle varie tipologie di intervento. Questo calo, pur riflettendo una riduzione generale dell’uso della CIG, evidenzia l’importanza delle diverse forme di sostegno salariale e le specifiche necessità dei vari settori produttivi italiani. Il continuo monitoraggio e l’adattamento delle politiche di integrazione salariale restano cruciali per affrontare le dinamiche del mercato del lavoro e sostenere i lavoratori in periodi di crisi aziendale.

Cassa integrazione (Cig) in calo: i dati del report di Inps

Nel mese di aprile 2024, le ore di cassa integrazione complessivamente autorizzate sono state 38,1 milioni, in diminuzione del -4,5% rispetto a marzo, quando erano state autorizzate 39,9 milioni di ore. Questa contrazione si riflette in vari settori industriali, con impatti significativi nell’industria metalmeccanica, tessile e delle costruzioni nel Nord Italia, e nell’industria della trasformazione delle pelli, del cuoio e delle calzature nel Centro e Sud Italia.

Analizzando le singole tipologie di intervento, emergono i seguenti dati specifici:

  • Cassa Integrazione Ordinaria (CIGO): le ore autorizzate ad aprile 2024 sono state 24,9 milioni, in leggera crescita rispetto alle 24,6 milioni di marzo 2024, con una variazione congiunturale del +0,9%;
  • Cassa Integrazione Straordinaria (CIGS): il numero di ore autorizzate ad aprile 2024 è stato pari a 11,7 milioni (di cui 7,8 milioni per interventi di solidarietà). Rispetto a marzo 2024, quando erano state autorizzate 13,6 milioni di ore, si registra una diminuzione del 14,0%;
  • Cassa Integrazione in Deroga (CIGD): gli interventi in deroga ad aprile 2024 ammontano a 683 mila ore, mostrando una lieve crescita rispetto alle 631 mila ore autorizzate a marzo 2024;
  • Fondi di Solidarietà: le ore autorizzate ad aprile 2024 sono state 0,7 milioni, in calo del 18,5% rispetto al mese precedente. Su base annuale, si osserva una riduzione del 32,4%, poiché ad aprile 2023 le ore autorizzate erano 1,1 milioni.

Quali sono le tipologie di cassa integrazione: il contesto normativo

La Cassa Integrazione Guadagni (CIG) è una misura volta a sostituire o integrare la retribuzione dei lavoratori sospesi dal lavoro o con orario ridotto a causa di difficoltà produttive dell’azienda. Possono beneficiare di questa prestazione operai, impiegati e quadri, mentre sono esclusi dirigenti e lavoratori a domicilio.

  • Cassa Integrazione Guadagni Ordinaria (CIGO): rivolta principalmente alle aziende industriali non edili e alle aziende industriali e artigiane dell’edilizia e del settore lapideo, la CIGO è concessa per 13 settimane, con possibili proroghe fino a 12 mesi. In determinate aree territoriali, il limite è elevato a 24 mesi. Questo intervento è attivato in caso di eventi temporanei e transitori, come la mancanza di commesse o avversità atmosferiche;
  • Cassa Integrazione Guadagni Straordinaria (CIGS): destinata a situazioni di ristrutturazione, riorganizzazione, riconversione aziendale o crisi aziendale di particolare rilevanza sociale, la CIGS può essere richiesta da aziende con più di 15 dipendenti. I settori interessati includono l’industria, l’edilizia, l’artigianato dell’indotto, i servizi di mensa e ristorazione, e le cooperative agricole. Le imprese commerciali e altri settori specifici sono anch’essi inclusi sotto determinati criteri dimensionali;
  • Cassa Integrazione in Deroga (CIGD): questo strumento è destinato a settori esclusi dalla CIGO e CIGS o ad aziende che hanno esaurito i limiti di durata degli strumenti ordinari. La CIGD viene concessa in caso di gravi crisi occupazionali in settori specifici come tessile, abbigliamento, calzaturiero e orafo;
  • Fondi di Solidarietà: introdotti con la legge n. 92/2012 e regolamentati dal Decreto Legislativo n. 148/2015, i Fondi di Solidarietà mirano a sostenere il reddito in costanza di rapporto di lavoro per settori non coperti dalla CIG. Il Fondo di Integrazione Salariale (FIS), attivo dal 1° gennaio 2016, opera per datori di lavoro con più di cinque dipendenti non rientranti nel campo di applicazione della CIG, coprendo vari settori economici non inclusi nei fondi di solidarietà bilaterali.