Cassa Integrazione Straordinaria: quanto dura e come funziona

Cassa Integrazione Straordinaria: scopri le sue funzionalità, a chi tocca e i tempi di pagamento

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Mario Esposito

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La Cassa Integrazione Guadagni Straordinaria (CIGS) è un importante ammortizzatore sociale garantito dall’INPS e concesso dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali con l’obiettivo di fornire integrazioni o compensazioni alla retribuzione dei lavoratori dipendenti quando l’azienda attraversa un periodo di difficoltà.

Andiamo nel dettaglio e analizziamo tutti gli aspetti della CIGS, ovvero la Cassa Integrazione Straordinaria. A chi spetta, quando e quali sono i tempi di pagamento? Scopri tutte le novità dalla Legge di Bilancio approvata per il 2022 dal Consiglio dei Ministri.

Cassa Integrazione Straordinaria: durata e come funziona

La CIGS, ossia la Cassa Integrazione Guadagni Straordinaria, può essere erogata dalle aziende che stanno attraversando un periodo di trasformazione o difficoltà. Pensiamo per esempio a una riorganizzazione dell’assetto aziendale, una crisi economica globale o sanitaria come quella da Covid 19, oppure contratti di solidarietà.

Nei limiti della Cassa Integrazione Guadagni Straordinaria non sono più previsti dal 2016 i motivi di cessazione delle attività produttive. In base alla motivazione per cui la CIGS può essere erogata, durata e modalità variano. Per esempio:

  • In caso di riassetto aziendale, la copertura della Cassa Integrazione Straordinaria è di massimo 24 mesi, anche continuativi in un quinquennio mobile.
  • Anche nel caso di contratti di solidarietà (accordi tra aziende e sindacati per ridurre salario e orario di lavoro pur mantenendo l’occupazione in caso di crisi) la tempistica massima è di 24 mesi. In questo caso però il limite complessivo può essere portato a 36 mesi se l’impresa non utilizza la Cassa Integrazione Guadagno Ordinaria o altre causali del CIGS nel quinquennio.
  • In caso di crisi, la copertura della Cassa Integrazione Straordinaria scende a 12 mesi anche continuativi nell’arco di 5 anni. La Cassa Integrazione Guadagni Straordinaria può essere prorogata fino a ulteriori 12 mesi nel caso in cui la crisi aziendale comporti la cessazione dell’attività produttiva dell’impresa, solo nel caso in cui esista una possibilità di cessione o assorbimento del personale in una nuova azienda. Ulteriori proroghe possono essere erogate in caso di criticità industriali territoriali specifiche da valutare caso per caso.
  • Si verificano ulteriori eccezioni per i settori dell’edilizia e dell’escavazione, per cui la CIGS ha una durata massima prevista non superiore ai 30 mesi.

Come si accede alla Cassa Integrazione Guadagni Straordinaria?

È possibile usufruire della Cassa Integrazione Straordinaria quando si ha maturato un’anzianità di almeno 30 giorni, erano 90 prima dell’approvazione della Legge di Bilancio 2022, all’interno dell’azienda in cui si lavora. L’ammortizzatore sociale è disponibile per le aziende con più di 15 dipendenti che facciano parte dei seguenti settori:

  • Imprese di vigilanza;
  • Industrie: edilizia, escavazione e tutti i settori affini;
  • Artigianato: imprese artigiane che procedono alla sospensione dei lavoratori in conseguenza di sospensioni o riduzioni dell’attività dell’impresa che esercita l’influsso gestionale prevalente;
  • Imprese appaltatrici di servizi mensa e ristorazione che subiscano una riduzione di attività in dipendenza a situazioni di difficoltà dell’azienda che appalta, o che abbiano comportato per quest’ultima il ricorso al trattamento ordinario di integrazione salariale;
  • Imprese di pulizie, anche cooperative, che subiscano una riduzione delle attività;
  • Imprese dei settori ausiliari del servizio ferroviario, ovvero del comparto della produzione e della manutenzione del materiale rotabile;
  • Imprese cooperative di trasformazione di prodotti agricoli e consorzi;
  • Lavoratori a domicilio: l’articolo 43 del ddl Bilancio 2022 contiene l’estensione della Cassa anche ai lavoratori a domicilio per periodi di “sospensione o riduzione dell’attività lavorativa decorrenti dal 1° gennaio 2022”.
  • A tre tipologie di apprendistato. L’apprendistato per la qualifica e il diploma professionale, il diploma di istruzione secondaria superiore ed il certificato di specializzazione tecnica superiore; l’apprendistato professionalizzante e l’apprendistato di alta formazione e ricerca. In precedenza, CIGO e CIGS erano riservati solo agli apprendistati professionalizzanti.

Possono accedere alla CIGS anche tutte le aziende che, in media, abbiano occupato più di 50 dipendenti nel semestre precedente alla domanda e che operino in attività commerciali, turistiche o nei viaggi (art. 20, comma 2, D.Lgs. n. 148/2015). Non sono previsti limiti minimi di dipendenti nei settori del trasporto aereo, né per i partiti e movimenti politici oltre che le loro articolazioni territoriali (art. 20, comma 3, D.Lgs. n. 148/2015).

La Manovra 2022 ha previsto inoltre l’estensione del trattamento straordinario ai datori di lavoro non beneficiari di:

  • Fondi di solidarietà bilaterali istituiti presso l’INPS (articolo 26 Dlgs. n. 148/2015);
  • Fondi di solidarietà bilaterali alternativi dei settori artigianato e somministrazione di lavoro (articolo 27 Dlgs. n. 148/2015);
  • Fondo territoriale intersettoriale delle Province autonome di Trento e Bolzano ed altri fondi di solidarietà (articolo 40 Dlgs. n. 148/2015);

che, “nel semestre precedente la data di presentazione della domanda, abbiano occupato mediamente più di 15 dipendenti”.

Chi sono i soggetti interessati dalla cassa integrazione straordinaria?

La cassa integrazione straordinaria (CIGS) è uno strumento di tutela sociale che interessa diversi soggetti in situazioni di crisi o difficoltà economica. In particolare, secondo le attuali normative possono accedere alla CIGS i “lavoratori con contratto di lavoro subordinato, compresi gli apprendisti e i lavoratori a domicilio, con esclusione dei dirigenti, che abbiano maturato un’anzianità lavorativa effettiva di 30 giorni alla data di presentazione della domanda” (art. 1, D.Lgs. n. 148/2015).

Diverso invece il discorso in caso di periodi di sospensione o riduzione dell’attività lavorativa decorrenti dal 1° gennaio 2022, poiché in tali situazioni la disciplina si applica “ai datori di lavoro non coperti dai Fondi di solidarietà bilaterali (di cui all’art. 26 del D.Lgs. n. 148/2015), dai Fondi di solidarietà bilaterali alternativi (di cui all’art. 27 del D.Lgs. n. 148/2015) e dai Fondi di solidarietà territoriali (di cui all’art. 40 del D.Lgs. n. 148/2015) che, nel semestre precedente alla data di presentazione della domanda, abbiano occupato mediamente più di 15 dipendenti”.

Il numero di dipendenti non viene invece preso in considerazione per alcune categorie, come le imprese del trasporto aereo e di gestione aeroportuale e i partiti e movimenti politici.

Per quanto riguarda l’importo spettante al lavoratore che accede alla cassa integrazione straordinaria, l’integrazione salariale viene riconosciuta nella misura dell’80% della retribuzione globale.

La cassa integrazione nella Legge di Bilancio 2023

La cassa integrazione straordinaria resta un caposaldo della previdenza sociale italiana, difatti sono stati confermati ingenti fondi anche per l’anno 2023. In particolare, sono stati stanziati 70 milioni di euro per i piani di recupero occupazionale previsti dal D.Lgs. 148 del 2015 (articolo 44) in favore delle imprese operanti in aree di crisi industriale complessa più altri 50 milioni per prorogare la CIGS in caso di crisi aziendale. Nella manovra sono stati poi stanziati 90 milioni per prorogare il sostegno al reddito per i dipendenti del gruppo ILVA e 10 milioni per il settore dei call center.

Tra le proroghe previste nella manovra 2023, quelle relative al sostegno al reddito per i “lavoratori sospesi dal lavoro o impiegati a orario ridotto, dipendenti da aziende sequestrate o confiscate sottoposte ad amministrazione giudiziaria, con durata massima complessiva di 12 mesi nel triennio e nel limite di spesa di un milione di euro annuale” e l’integrazione salariale per piani di risanamento e processi riorganizzativi complessi legati a situazioni di crisi fino al 2024.

Non trova invece più applicazione in caso di periodi di sospensione o riduzione di attività lavorativa decorrenti dal 1° gennaio 2023 il trattamento ordinario di integrazione salariale CIGO e di assegno di integrazione salariale, dal momento che sono stati prorogati i termini di adeguamento dei decreti istitutivi dei Fondi di solidarietà bilaterali.

Cassa Integrazione Straordinaria: massimali

Come detto in precedenza, al lavoratore che può accedere alla Cassa Integrazione Straordinaria spetta un’indennità pari all’80% della retribuzione che avrebbe percepito per le ore di lavoro non prestate, dalle zero alle 40 ore massime stabilite dal contratto. L’importo del sussidio non può in ogni caso superare un limite massimo mensile che viene stabilito di anno in anno e dalla somma complessiva deve essere decurtata un’aliquota contributiva pari al 5,84%.

Questo regolamento comportava che la cassa integrazione non potesse eccedere i due massimali che seguono, aggiornati annualmente con circolare INPS apposita, in base alla variazione dell’indice ISTAT dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati:

  • 939,89 mensili euro (al netto del contributo del 5,84%) nel caso in cui la retribuzione mensile di riferimento sia pari o inferiore a 2.159,48 euro;
  • 1.129,66 mensili euro (al netto del contributo pari al 5,84%) se la retribuzione mensile eccede i 2.159,48 euro.

L’articolo 45 della Manovra per il 2022 ha eliminato la prima fascia del massimale, di conseguenza “per i trattamenti di integrazione salariale relativi a periodi di sospensione o riduzione dell’attività lavorativa decorrenti dal 1° gennaio 2022” sussiste solo il massimale in grassetto, il quale verrà soggetto ad apposito adeguamento in virtù dell’indice ISTAT.

Cassa Integrazione Straordinaria: tempi di pagamento

Quando arriva il pagamento della Cassa Straordinaria? Una volta inviata la domanda il Ministero del Lavoro ha a disposizione 90 giorni di tempo per emanare l’apposito decreto che indichi l’inizio della CIGS. Una volta avuta l’autorizzazione, l’azienda dovrà presentare all’INPS tutta la modulistica necessaria per ottenere una nuova autorizzazione, riferita al conguaglio delle prestazioni concesse.

Il pagamento dell’indennità può essere effettuato in due modi:

  • Dall’azienda, tramite conguaglio: in pratica l’azienda anticipa il pagamento in nome e per conto dell’INPS, che successivamente conguaglierà le somme erogate dal datore di lavoro con i contributi da versare.
  • Attraverso il pagamento diretto dell’INPS, e solo nei casi previsti.

Come controllare lo stato di avanzamento dei pagamenti della CIGS

Per rispondere a questo quesito è necessario capire se l’importo sarà anticipato dall’azienda o verrà versato nelle tasche del lavoratore attraverso il pagamento diretto dell’INPS.

  • I lavoratori che ricevono la Cassa Integrazione Guadagni Straordinaria attraverso il datore di lavoro possono verificare lo stato di avanzamento dell’accredito contattando l’ufficio aziendale incaricato. A livello teorico, la CIGS viene erogata in allineamento alle normali scadenze dei periodi di paga.
  • I lavoratori che ricevono il pagamento diretto dall’INPS possono verificare la loro pratica accedendo all’area MY INPS del sito dell’istituto, effettuando l’accesso con PIN o SPID nel “Fascicolo Previdenziale del Cittadino”. A questo punto dovrai cliccare a sinistra, nel menù, “Prestazione – Pagamenti” e consultare le informazioni attualmente disponibili sullo stato di avanzamento dell’accredito.