Concorso in magistratura: bando per 450 posti, requisiti, domanda e prove

Pubblicato il bando di concorso per magistrato ordinario: sono 450 i posti che aspettano di essere coperti da Nord a Sud. Le date delle prove

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Mauro Di Gregorio

Giornalista politico-economico

Laurea in Scienze della Comunicazione all’Università di Palermo. Giornalista professionista dal 2006. Si interessa principalmente di cronaca, politica ed economia.

Pubblicato: 24 Ottobre 2025 20:12

Il Ministero della Giustizia ha indetto un concorso, per esami, volto alla copertura di 450 posti di magistrato ordinario.

La scadenza per la domanda di partecipazione è fissata alle ore 12:00 del 24 novembre 2025.

I requisiti del concorso per magistrati ordinari 2025

Fra i requisiti si richiedono anche condotta incensurabile e stato fisico conforme all’impiego. L’iscrizione è valida solo se corredata dal versamento, tramite PagoPA, del contributo di 50 euro. L’importo, viene specificato, non verrà rimborsato.

Possono partecipare:

  • i laureati in Giurisprudenza;
  • gli abilitati all’esercizio della professione forense anche se non iscritti all’albo degli avvocati purché non abbiano subito sanzioni disciplinari;
  • i magistrati onorari che abbiano svolto le funzioni per almeno sei anni senza demerito, senza revoche e senza sanzioni disciplinari;
  • chi non sia stato dichiarato non idoneo per quattro volte nelle precedenti sessioni del concorso.

Come presentare la domanda

La domanda di partecipazione al concorso può essere inviata unicamente online collegandosi al sito del Ministero della Giustizia (giustizia.it), sezione Strumenti > Concorsi, esami, selezioni ed assunzioni. L’autenticazione può avvenire tramite Spid, Cie o Cns.

Dopo l’invio, il sistema notificherà all’indirizzo e-mail indicato dal candidato la domanda di partecipazione ed il codice identificativo, comprensivo del codice a barre. Quest’ultimo dovrà essere stampato e conservato a cura del candidato, nonché esibito per la partecipazione alle prove scritte.

Le prove d’esame

La selezione si articola in due prove: una scritta e una orale.

Lo scritto è composto da tre elaborati su diritto civile, diritto penale e diritto amministrativo. Gli elaborati devono essere consegnati entro otto ore dalla dettatura della traccia. I candidati potranno consultare codici e testi normativi non commentati, secondo specifiche modalità che saranno indicate nel decreto ministeriale relativo al diario delle prove.

La prova orale è praticamente un tour de force giuridico che copre pressoché tutte le principali discipline:

  • diritto civile e diritto romano;
  • procedura civile;
  • diritto penale e procedura penale;
  • diritto amministrativo, costituzionale e tributario;
  • diritto commerciale e fallimentare;
  • diritto del lavoro e previdenza sociale;
  • diritto dell’Unione europea;
  • diritto internazionale pubblico e privato;
  • informatica giuridica e ordinamento giudiziario;
  • colloquio in lingua straniera (a scelta tra inglese, francese, spagnolo, tedesco).

Quando si svolgono le prove

La prova scritta si terrà dal 22 al 26 giugno 2026.

Tutti i dettagli operativi della sessione verranno pubblicati:

  • nella Gazzetta Ufficiale – Serie speciale concorsi ed esami del 10 marzo 2026;
  • sul sito del Ministero della Giustizia.

Sono ammessi alla prova orale tutti gli aspiranti che hanno riportato almeno 12/20 in ciascun elaborato dello scritto.

L’idoneità finale è conseguita da chi avrà riportato:

  • almeno 6/10 in ciascuna materia dell’orale;
  • giudizio di sufficienza nella lingua straniera;
  • punteggio complessivo tra scritto e orale non inferiore a 108 punti.

Nessuna frazione di punto è ammessa.

La commissione esaminatrice del concorso per magistrato ordinario, terminati i lavori, forma la graduatoria che é immediatamente trasmessa per l’approvazione al Consiglio Superiore della Magistratura, con le eventuali osservazioni del Ministro della Giustizia.

I concorrenti dichiarati idonei all’esito del concorso per esami sono classificati secondo il numero totale dei punti riportati e, nello stesso ordine, sono nominati, con decreto ministeriale, magistrati ordinari, nei limiti dei posti messi a concorso.