Occhio a calcio e film in streaming: arrivano le multe

Nuove norme più stringenti contro la pirateria online: ora rischiano grosso anche gli utenti del "pezzotto" e chi scarica e guarda in streaming

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Redazione

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La lotta alla pirateria è un tema molto importante per l’attuale Governo, che prevede pene e sanzioni più aspre. Difficile pensare che nei prossimi mesi si riuscirà di colpo a porre fine a quella che è divenuta una vera e propria economia parallela. Interventi duri, però, mira a far giungere un messaggio chiaro principalmente agli utenti: ora rischia seriamente anche chi guarda, non soltanto chi propone questo servizio illegale.

Un modo per rendere meno allettante l’idea di usufruire del “pezzotto”, come ormai viene chiamato in gran parte d’Italia, anche a fronte di un immediato ed evidente risparmio, che non può essere però paragonato alla mole delle multe che arriveranno.

Streaming illegale: nuovo metodo contro la pirateria

Nel corso dei prossimi mesi cambierà l’approccio al mondo della pirateria digitale. Chiunque approfitti dei vari servizi illegali messi a disposizione si ritroverà partite e film in streaming interrotti dopo pochi minuti dall’avvio. Un blocco in tempo reale al quale si aggiunge un inasprimento delle sanzioni, pari ora al quintuplo rispetto al passato. Chi si appropria di opere illegali pagherà multe da 5mila euro e non solo.

Approvata all’unanimità alla Camera la proposta di legge anti pirateria, che promette di stravolgere la vita di quegli utenti che, nel corso degli anni, si sono spesso abituati a considerare il diritto d’autore qualcosa di aleatorio. L’azione delle forze dell’ordine si scaglierà contro tutti. Ciò vuol dire che nel mirino non vi sono soltanto quei soggetti che propongono abbonamenti illegali a dispositivi corrotti, così come chi ne usufruisce, ma anche chi “scarica dal web” regolarmente materiale protetto, come film, musica, libri e altro ancora protetto da copyright.

Che la visione di film, serie TV o eventi sportivi sia live o meno non fa alcuna differenza. Tutte le persone coinvolte saranno identificate e perseguite. Importante sottolineare tutto questo, perché una delle novità della normativa va proprio a colmare un precedente buco, o per meglio dire un’ambiguità d’interpretazione. Sembrava infatti escluso lo streaming online dalle sanzioni previste.

Agcom avrà così modo di bloccare uno streaming prima della sua attivazione o dopo un massimo di 30 minuti dall’avvio. Verrà richiesto il bloco dns o IP, che offre l’accesso a un determinato contenuto. Il secondo passaggio è ovviamente la richiesta di rimozione dai server di tutti i file illegalmente ottenuti o dei feed live pubblicati (da verificare la capacità d’azione in tal senso, considerando come i feed siano molto spesso al di fuori dell’Ue). Altro elemento importante è la richiesta di deindicizzazione dai motori di ricerca di determinati siti, al fine di sfavorirne la diffusione.

Streaming pirata costa caro: multe in arrivo

Come dicevamo, nel mirino non soltanto chi propone determinati servizi, gratuitamente online in streaming o a pagamento con un abbonamento parallelo a quello ufficiale e totalmente illegale. Previste dure sanzioni anche per gli utenti, che possono ritrovarsi a pagare anche multe da 5mila euro in caso di recidiva o di ingenti quantità di materiale protetto scaricato (non è indicato un numero preciso).

Un aumento considerevole, tenendo in considerazione come in passato le multe ammontassero a 1.032 euro, quando comminate. I casi non gravi, invece, saranno ancora multati con una cifra decisamente ridotta, pari a 150 euro. Prevista infine la confisca dei dispositivi fisici, quali hard disk e computer, ma viene da pensare come azioni di questo genere riguardino chi tenti di ottenere un profitto dal download di massa.

Viene però da chiedersi se sia davvero previsto il carcere per lo streaming illegale di film e partite. La nuova normativa non prevede in alcun caso l’arresto per gli utenti che usufruiscono di tali servizi. Ciò avviene soltanto per violazioni commesse a scopo di lucro.