Rifiuti tessili, RAEE e oli esausti, gli italiani sanno dove smaltirli?

Nell'ambito del progetto "Re-USER: usa meglio consuma meno", il dossier realizzato da Cittadinanzattiva e Junker app fotografa le conoscenze degli italiani

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Matteo Paolini

Giornalista green

Nel 2012 ottiene l’iscrizione all’Albo dei giornalisti pubblicisti. Dal 2015 lavora come giornalista freelance occupandosi di tematiche ambientali.

Gli italiani dimostrano di essere ben coscienti dell’importanza della raccolta differenziata, anche di quelle frazioni più difficili come oli esausti, RAEE e rifiuti tessili, ma spesso si trovano ostacolati da informazioni poco chiare o da punti di conferimento numericamente inadeguati. Per comprendere il loro rapporto con questi rifiuti, l’associazione Cittadinanzattiva ha lanciato un sondaggio nel mese di ottobre attraverso l’app Junker, iniziativa che rientra nei progetti finanziati dal Ministero dello Sviluppo Economico nell’ambito del progetto “Re-USER”: usa meglio consuma meno”. I risultati ottenuti serviranno per migliorare i servizi e le informazioni a disposizione del cittadino.

I risultati del sondaggio

Tanti sono gli spunti consegnati dal sondaggio, al quale hanno risposto ben 18.500 utenti, rendendolo uno dei sondaggi di Junker app più partecipati in assoluto. Complessivamente gli utenti Junker – che rappresentano una fetta della popolazione particolarmente sensibile alla raccolta differenziata – hanno dimostrato di saper conferire correttamente queste frazioni, che non rientrano nel più classico dei porta-a-porta.

Risultati positivi per Comuni e Gestori

Come sottolineato da Noemi De Santis, responsabile comunicazione di Junker app, i risultati rappresentano una buona notizia per i Comuni e i Gestori, perché cittadini attenti e informati significano una raccolta differenziata più pulita e, dunque, più remunerativa dal punto di vista dei contributi dei Consorzi. Tuttavia dal sondaggio sono anche emerse alcune criticità, sulle quali sarebbe urgente intervenire: la mancata capillarità dei punti di conferimento degli oli esausti e dei rifiuti tessili e la scarsa conoscenza delle modalità di conferimento dei RAEE “uno contro uno” e “uno contro zero”.

L’importanza delle corrette informazioni e di una buona organizzazione

Il corretto conferimento di rifiuti strategici come RAEE, oli e tessile necessita di un buon livello di informazione a disposizione dei cittadini, e di una buona organizzazione del servizio di raccolta e gestione di queste tipologie di rifiuti. Come ha piegato Tiziana Toto, responsabile delle politiche consumatori di Cittadinanzattiva, per agire efficacemente su entrambi i fronti è fondamentale il protagonismo del cittadino-consumatore, che può adottare comportamenti di acquisto, consumo e post-consumo responsabili e orientati alla riduzione dei rifiuti e può allo stesso tempo partecipare in prima persona, nell’ambito delle proprie amministrazioni locali, ai processi per la programmazione, organizzazione, monitoraggio e valutazione del servizio di gestione dei rifiuti. Una adeguata organizzazione del servizio di raccolta e gestione dei rifiuti e comportamenti di consumo e di conferimento responsabili fanno bene all’ambiente ma anche alle tasche dei consumatori.

Rifiuti tessili

Obbligatoria in tutti i Comuni dal 1° gennaio 2022, la raccolta differenziata dei rifiuti tessili non sembra aver colto impreparati la maggioranza degli utenti Junker, che per il 68% hanno dichiarato di conoscere le modalità di corretto conferimento dei rifiuti tessili, degli accessori e delle calzature in buono stato. È una percentuale certamente confortante, sebbene più bassa di quelle relative alle altre due frazioni indagate – i RAEE (77%) e gli oli esausti (84%) – con le quali gli italiani hanno evidentemente più familiarità.

Una buona dose di incertezza emerge quando si entra più nel dettaglio della gestione di questa tipologia di rifiuti: 1 utente su 3 infatti non sa giudicare né il numero né l’accessibilità in termini sia fisici che di orari di apertura dei punti di conferimento dei rifiuti tessili nella sua zona. Solo il 18% dei rispondenti giudica complessivamente ottima la facilità di conferimento dei rifiuti tessili nel suo Comune, il 33% sufficiente e il 16% scarsa.

RAEE

Quasi 8 italiani su 10 (77%) sanno come conferire correttamente i rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche e 7 su 10 (70,6%) conoscono l’ubicazione dei punti di raccolta. Eppure, nonostante le tante campagne informative, solo il 14% afferma di conoscere le modalità di conferimento dei RAEE “uno contro uno” e “uno contro zero”. Come se non bastasse, di questi solo 1 su 2 ha effettivamente conferito un RAEE con la modalità “uno contro uno” (52%) e appena 1 su 3 (36%) con la modalità “uno contro zero”. Vale infine la pena sottolineare che, rispetto all’anno precedente, si riscontra un peggioramento in termini di giudizio della facilità di conferimento di questa frazione, giudicata ottima o media dal 57% dei rispondenti, contro il 68% del 2021.

Oli esausti

Gli oli esausti sono la frazione più pericolosa dal punto di vista ambientale delle tre indagate. È dunque assai confortante che l’84% degli utenti Junker dichiari di sapere come conferirla correttamente, per non provocare danni al sistema fognario e inquinare la falda acquifera. Tuttavia, rispetto al sondaggio del 2021, c’è un peggioramento nel giudizio complessivo sulla facilità di conferimento degli oli esausti nel proprio Comune: poco più del 56% dei rispondenti dà un giudizio ottimo o medio, contro il 67% dell’anno precedente. A pesare soprattutto il numero di punti di raccolta distribuiti sul territorio nazionale: pochi, decisamente troppo pochi e mal distribuiti. Un dato ufficiale non è disponibile ma, come riportato nel dossier realizzato da Junker app, in collaborazione col webmagazine Economia Circolare, in tutta Italia risultano censiti 1.500 punti di raccolta di oli esausti, appena 1 ogni 39mila abitanti.