Elon Musk vuole licenziare ancora a X: tensione con la Ceo Linda Yaccarino

Le performance deludenti di X, l'ex Twitter, potrebbero spingere Elon Musk a cambiamenti radicali, con l'irritazione della Ceo Linda Yaccarino

Foto di Matteo Runchi

Matteo Runchi

Editor esperto di economia e attualità

Redattore esperto di tecnologia e esteri, scrive di attualità, cronaca ed economia

Elon Musk, proprietario di X, già Twitter, starebbe facendo pressione su Linda Yaccarino, Ceo del social network, per aumentare i profitti e tagliare le spese della società. Una richiesta che starebbe diventando sempre più pressante con il passare del tempo, nonostante il mandato della dirigente sia iniziato da appena un anno.

Yaccarino era stata scelta da Musk nell’estate del 2023 per sostituire sé stesso alla guida di Twitter soprattutto per la sua esperienza nel campo della pubblicità. Subito dopo il passaggio di proprietà, X era diventato poco appetibile per i grandi inserzionisti per via della moderazione sempre meno stretta sui contenuti che gli utenti erano liberi di postare.

Musk pressa Yaccarino: nuovi licenziamenti a X

Linda Yaccarino, amministratrice delegata di X, il social network di proprietà di Elon Musk precedentemente conosciuto come Twitter, è sotto pressione. La società non sta rendendo come l’imprenditore di origine sudafricana vorrebbe, le spese sono ancora troppo alte nonostante gli enormi tagli degli ultimi anni e i profitti non si sono ancora ripresi.

La tensione sarebbe esplosa alcuni giorni fa, risultando, riporta il Financial Times, nel licenziamento di Joe Benarroch, braccio destro di Yaccarino a capo della divisione vendite. Per il momento, Benarroch non sarà sostituito. Il suo ruolo sarà preso da Nick Pickles, a capo della divisione globale, che espanderà le proprie responsabilità andando a coprire anche la divisione vendite.

Elon Musk sta cercando di spingere i suoi dirigenti proprio ad aumentare i profitti di X, arrivando ad avere un utile. L’azienda è costata al miliardario 42 miliardi di dollari, ma a inizio anno, secondo gli osservatori, valeva già il 72% in meno. Per farlo avrebbe richiesto a Yaccarino un’ulteriore taglio di personale, proprio nella sezione vendite, e un risparmio nelle spese come i viaggi.

Yaccarino infastidita: il futuro di X

Tra le file della dirigenza di X c’è però anche un’altra figura in ascesa, Steve Davis. Ex Boring Company, l’azienda di Musk che ha scavato tunnel sotterranei in California, Davis è entrato nell’azienda tra il 2022 e il 2023, per aiutare nel grande taglio delle spese immediatamente successivo all’acquisizione. In molti ritenevano che, dopo Musk stesso, il ruolo di Ceo sarebbe toccato a lui, ma la scelta è ricaduta invece su Yaccarino.

L’amministratrice delegata vedrebbe Davis come una minaccia alla propria autorità, anche se i ruoli e le specializzazioni dei due sono completamente diverse. Yaccarino fu scelta per i suoi ottimi rapporti con gli inserzionisti, nonostante non avesse nessuna esperienza in ambito tecnologico. Il suo passato è nel mondo dell’intrattenimento, ma questo le permette di avere contatti con le grandi aziende che diffidano dal comprare pubblicità su Twitter.

A un anno dalla sua assunzione, gli agganci di Yaccarino non sembrano aver portato però l’effetto sperato. Nel 2023, secondo alcune stime, i proventi della pubblicità si sono attestati attorno ai 2,5 miliardi di dollari, la metà dell’anno precedente. Le fonti alternative di entrate, tra cui il programma di iscrizione a pagamento per non vedere la pubblicità e avere accesso ad altri servizi esclusivi, la cosiddetta spunta blu, si sono rivelati insufficienti per coprire queste perdite.