DropBox Sign violato, servizio cloud storage hackerato: quali informazioni sono state prelevate

Dropbox ha subito un hackeraggio. Il servizio compromesso è Sign, per la firma digitale di servizi anche sensibili

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Giorgia Bonamoneta

Giornalista

Nata ad Anzio, dopo la laurea in Editoria e Scrittura e un periodo in Belgio, ha iniziato a scrivere di attualità, geopolitica, lavoro e giovani.

Dropbox, uno dei principali provider di servizi di cloud storage, si trova al centro di una grave crisi di sicurezza dopo che il suo servizio per la firma elettronica, Dropbox Sign, è stato violato su vasta scala. Questo attacco ha compromesso una vasta gamma di dati sensibili degli utenti, mettendo a rischio la privacy e la sicurezza delle informazioni personali. Le conseguenze di questa violazione potrebbero essere significative, con potenziali impatti sulla fiducia degli utenti, sull’integrità dei dati e sulla reputazione dell’azienda.

Dropbox ha subito un hackeraggio: la nota dell’azienda

Dropbox si trova in quella che è stata definita “una fase critica” dopo che il suo servizio per la firma elettronica, Dropbox Sign, è stato hackerato. La violazione, scoperta il 24 aprile, ha rivelato un accesso non autorizzato a informazioni sensibili degli utenti.

Secondo le prime indagini condotte da Dropbox, gli hacker hanno sfruttato un punto debole nel sistema di configurazione automatica di Dropbox Sign per ottenere accesso ai database dei clienti. Questo accesso ha compromesso una vasta gamma di dati, tra cui email, nomi utente, numeri di telefono e password crittografate. In alcuni casi, gli hacker potrebbero aver ottenuto anche token di autenticazione sensibili, come chiavi API e token OAuth, che sono essenziali per accedere e gestire account e servizi.

“Abbiamo scoperto un accesso non autorizzato all’ambiente di produzione di Dropbox Sign, precedentemente noto come HelloSign”, ha dichiarato Dropbox in un comunicato sul suo blog aziendale. “Questa violazione ha permesso agli hacker di accedere a dati sensibili, incluse le informazioni degli utenti, le impostazioni dell’account e le credenziali di autenticazione.”

La risposta di Dropbox è stata però immediata. L’azienda ha infatti prontamente resettato le password degli utenti e ha disconnesso i dispositivi connessi per prevenire ulteriori accessi non autorizzati. Allo stesso tempo, sono state avviate indagini interne per determinare la portata completa della violazione e identificare i responsabili. Le autorità competenti sono state informate e coinvolte nel processo di indagine.

Quali sono i dati degli utenti a rischio?

Fortunatamente sembra che la violazione sia stata circoscritta al solo servizio Dropbox Sign, senza alcuna evidenza di infiltrazioni su altre piattaforme dell’azienda. Inoltre, non ci sono segni che i dati di pagamento degli utenti siano stati compromessi. Tuttavia, la natura sensibile delle informazioni esposte rende questa violazione una seria minaccia per la sicurezza e la privacy degli utenti di Dropbox.

Al momento non è ancora chiaro quanti utenti siano stati effettivamente colpiti dalla violazione. Tuttavia è probabile che l’impatto sia significativo, considerando l’ampia portata del servizio di Dropbox Sign e la sua base di utenti globale. L’azienda sta contattando direttamente gli utenti potenzialmente coinvolti e sta collaborando con le autorità per risolvere la situazione il più rapidamente possibile.

La violazione della sicurezza di Dropbox rappresenta una seria minaccia per la privacy e la sicurezza delle informazioni degli utenti. Gli utenti interessati devono prendere misure per proteggere i propri account e monitorare attentamente eventuali attività sospette. Questo mentre Dropbox continua a rafforzare le misure di sicurezza per prevenire future violazioni (come quella delle password), ma è un consiglio utile per ogni applicazione o servizi digitale.