Così il digitale cambia le nostre città: farmacie, ATM, tabaccherie sempre più smart

La tecnologia e la digitalizzazione crescente stanno ridisegnando interi quartieri. E c'è una fintech tutta italiana che aiuta i commercianti a passare al digitale

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Miriam Carraretto

Giornalista politico-economica

Esperienza ventennale come caporedattrice e giornalista, sia carta che web. Specializzata in politica, economia, società, green e scenari internazionali.

I vecchi negozi stanno scomparendo? Non esattamente. La digitalizzazione che sta investendo le nostre vite e le nostre abitudini, semplificando enormemente i processi che scandiscono le nostre giornate, porta con sé anche una radicale trasformazione delle città in cui viviamo. La tecnologia sta ridisegnando interi quartieri, a volte con non poche perplessità, ma sempre più spesso aprendo nuove prospettive. Se da un lato è vero che molte attività storiche faticano a restare in piedi, dall’altro è anche vero che sempre di più riescono a trovare una nuova vita proprio grazie al digitale.

Oggi le bollette e le multe le possiamo pagare in edicola, i pacchi ritirarli dal tabaccaio, ricaricare l’abbonamento ai mezzi a un bancomat… In gergo la chiamano ibridazione del business, servitizzazione anche: cioè, sempre più piccole attività si stanno convertendo dalla mera vendita di beni all’offerta di servizi. Insomma, nonostante alcune resistenze iniziali, il digitale sta letteralmente offrendo un’occasione di rinascita ai commercianti, e a tutti noi che sfruttiamo i loro servizi. Per non parlare della spinta alla lotta alla piccola evasione fiscale, che, grazie ai pagamenti tracciati, viene praticamente annullata.

Per dare qualche numero, nel 2022 i pagamenti cashless, cioè senza contanti, fatti con bancomat, carte di credito o app di pagamento, sono cresciuti del 19,6% rispetto all’anno precedente e di oltre il 140% rispetto al periodo pre-pandemia; di questi, quasi 8 su 10 sono avvenuti in modalità contactless, cioè tramite carta, smartphone e smartwatch, senza contatto con il POS.

La fintech italiana che aiuta i commercianti a passare al digitale

“La digitalizzazione delle attività commerciali tradizionali solleva una serie di temi legati alla possibilità di convertire alcune tipologie di business, dalla vendita di beni alla fornitura di servizi: da un lato, attività come edicole e tabaccai trovano nuova vita grazie all’innovazione, dall’altro diventano un punto di riferimento per intere comunità di cittadini” spiega a QuiFinanza Umberto Zola, Growth Marketing Lead di SumUp, fintech attiva nel settore dei pagamenti digitali.

Pensiamo, per esempio, a territori rurali e montani in cui pagare le bollette o prelevare denaro sono attività che implicano spesso lunghi spostamenti. “Questa problematica può essere risolta con la diffusione di edicole e farmacie smart, dove all’interno della stessa attività commerciale coesistono negozio fisico e servizi digitali”, dice.

“SumUp ha anticipato questo processo, offrendo supporto ai merchant per una progressiva digitalizzazione degli esercizi commerciali: l’ecosistema SumUp, infatti, offre al commerciante soluzioni in grado di trasformare il business da monoprodotto ad hub di servizi. Strumenti di pagamento semplici ed efficienti per un rapido abbandono dei contanti, come il POS mobile; ma anche prodotti come SumUp Cassa Pro, che consente di gestire in modo integrato qualsiasi attività, dall’elaborazione degli ordini all’accettazione di tutti i tipi di pagamento fino ad aggiornamenti in tempo reale su vendite e magazzino; o, ancora, il Conto Aziendale per inviare, ricevere e gestire denaro in maniera semplice”.

Dalle farmacie agli ATM, la nuova vita dei negozi grazie al digitale

Ecco allora che gli ATM smettono di essere solo gli strumenti per prelevare denaro, e si rigenerano diventando veri hub digitali in cui le persone possono anche versare contanti, pagare le tasse, saldare le bollette o il bollo auto, effettuare ricariche telefoniche o abbonamenti alle utenze. Quando poi i vecchi bancomat vengono dismessi, per effetto della progressiva desertificazione bancaria cui stiamo assistendo, ecco che si trasformano ancora in elementi di arredo urbano, in installazioni artistiche, in piccoli giardini verticali che aiutano la trasformazione green delle città.

Anche le edicole diventano sempre più smart: da semplici chioschi in cui comprare giornali e riviste a punto multiservizi dove i cittadini possono pagare bollette e multe, acquistare ricariche del telefono, farsi consegnare pacchi dagli e-commerce. Nel 2022 i pagamenti digitali nelle edicole hanno registrato una forte crescita, con un +259,7% di transazioni rispetto al periodo pre-Covid. Le edicole sono anche fra gli esercizi con lo scontrino medio cashless più basso (22,3 euro), segno che sempre più italiani si sono ormai abituati a pagare così, anche per piccole transazioni.

Per non parlare delle vecchie tabaccherie che cambiano faccia, tanto che, oltre alla possibilità già diffusa di usarle per saldare multe, bollette o tasse varie, il governo Meloni ha inserito in Manovra anche la proposta che vi si possa prelevare denaro. Non a caso nel 2022 sono stati proprio loro gli esercizi commerciali con la crescita più elevata di transazioni cashless rispetto all’anno precedente (+138%). Qui si battono anche gli scontrini medi digitali più bassi (21,4 euro) dopo i bar (14,9 euro).

Anche in farmacia ci andiamo sempre di più per usufruire dei servizi offerti o per ritirare prodotti e medicinali acquistati sul sito di riferimento. Dopo il boom legato alla pandemia, lo scorso anno le farmacie sono state il quarto settore per crescita delle transazioni cashless rispetto al 2021 (+83,4%), con uno scontrino medio digitale fra i più bassi (27,5 euro).

E che dire delle librerie, che i più pessimisti davano per spacciate? Nonostante la crisi tangibile del mercato editoriale, che nonostante tutto però tiene, le librerie fortunatamente stanno trovando nuova linfa grazie a nuove attività che le rendono veri punti di riferimento culturali per le comunità: oltre ai libri, sono sempre di più quelle che vendono anche abbonamenti a cinema e teatro, biglietti dei concerti o che organizzano eventi, come reading o serate letterarie. Inoltre, quasi tutte le librerie utilizzano sistemi di click and collect a supporto della vendita diretta: i clienti possono scegliere fra un vasto catalogo online che serve più negozi, e ritirare il libro nella propria libreria di fiducia. Nel 2022, dopo una buona crescita durante la pandemia (+27,1% rispetto al 2019), anche qui il trend dei pagamenti cashless è in via di consolidamento (-6,2% rispetto al 2021), ma la spinta al digitale è testimoniata dal trend delle transazioni contactless, che sono il 74,8% di quelle senza contanti, in crescita del 5% sul 2021.

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