Come funziona una casa domotica

Scopri le caratteristiche di una casa domotica, le sue funzionalità e i suoi vantaggi e svantaggi

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Redazione

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Negli ultimi anni, complice lo sviluppo tecnologico, anche in Italia si fa un gran parlare di domotica, smart home e building automation. Questi termini vengono spesso utilizzati come sinonimi, ma in realtà identificano ambiti specifici diversi tra loro. Chi sta riflettendo sull’opportunità di installare in casa un impianto domotico, pertanto, dovrebbe sapere cos’è esattamente la domotica e cosa la distingue dai concetti di smart home e building automation, quali sono le sue principali applicazioni, come si realizza un impianto domotico e quali sono i suoi pro e i suoi contro.

Solo in questo modo, infatti, sarà possibile procedere alla scelta migliore in base alle proprie esigenze e possibilità. Questa guida dedicata alla casa domotica si propone di chiarire proprio tutti gli aspetti poc’anzi citati.

Cos’è la domotica

Sebbene il concetto di domotica sia associato ai recenti sviluppi tecnologici e abbia iniziato a essere utilizzato con maggiore frequenza negli ultimi decenni, la parola ha radici molto antiche. Il termine domotica, infatti, deriva dalla parola latina “domus” (che in italiano significa “casa”) e contiene al suo interno il suffisso greco “ticos” (che individua le discipline di applicazione). Questo vocabolo, nello specifico, indica la scienza interdisciplinare dedicata allo studio dei diversi modi in cui la tecnologia può migliorare la qualità della vita all’interno di un’abitazione e, più in generale, in ogni ambiente antropizzato.

Tale scienza è nata in occasione della Terza Rivoluzione Industriale per rispondere alla già citata esigenza di migliorare la qualità della vita negli ambienti antropizzati, ma non solo. Tra le sue molteplici finalità ci sono: aumentare la sicurezza e ridurre i costi di gestione. Lo scopo ultimo della domotica è quello di creare un sistema in grado di assicurare il controllo totale di ogni sua parte e di garantire la possibilità di realizzare nuove operazioni complesse. Ciò è possibile solo mettendo in connessione i diversi sistemi semplici e controllandoli in modo “intelligente”.

Quest’ultima parola non porti fuor strada: come abbiamo avuto modo di chiarire già in precedenza, una casa domotica si distingue da una “smart home”. Per capire a pieno la differenza tra questi due concetti, è necessario prima approfondire il funzionamento di un impianto di tipo domotico. È possibile già ora, invece, distinguere tra domotica e building automation: la domotica, oggi, fa riferimento all’automazione dell’ambiente domestico, non a caso si parla anche di domotica per la casa; il suo impiego in contesti esterni alle mura domestiche e, nello specifico, il suo uso negli edifici (palazzi con appartamenti o uffici, scuole, alberghi, ospedali etc.) è definito proprio building automation, espressione che in italiano può essere tradotta con “Automazione degli edifici”.

Gli obiettivi sono i medesimi (migliorare la vivibilità, il comfort e la sicurezza dell’ambiente), ma ciò che distingue un sistema di building automation sono le funzionalità estese, le ampie dimensioni, il massimo livello di integrazione, l’alta possibilità di personalizzazione e l’utilizzo di strumenti di configurazione complessi. Vediamo ora come funziona una casa domotica e in cosa si differenzia da una smart home.

Cos’è e come funziona una casa domotica

La domotica, cioè l’automazione della casa, include tutti i sistemi e i dispositivi che consentono di migliorare il comfort e l’efficienza dell’abitazione attraverso funzionalità che sono integrate e cablate nell’impianto elettrico e che sono, in questo modo, gestibili tramite una sola e unica interfaccia. Le principali aree di applicazione della domotica in casa sono:

Un sistema domotico tradizionale, come detto, prevede che tutte le funzionalità siano cablate e integrate nell’impianto elettrico. Proprio la necessità di cablare e integrare le funzionalità della casa domotica nell’impianto elettrico rappresenta la principale differenza tra un sistema di questo tipo e una smart home moderna.

Se l’impianto elettrico di un’abitazione non è già predisposto per essere tramutato in domotico (come ormai, però, generalmente avviene per quasi tutte le nuove costruzioni) oppure non presenta alcune precise caratteristiche, è necessario eseguire opere murarie e intervenire direttamente sul cablaggio dei vari punti di comando.

Una smart home, invece, sfrutta i principi dell’Internet of Things: i diversi dispositivi della “casa intelligente” sono collegati e comunicano tra di loro tramite la Rete Internet in modalità wireless. Pertanto, non sono necessarie opere murarie che modifichino le strutture dell’abitazione. Il vantaggio in termini di costi e fatica è evidente.

Questa, però, non è l’unica differenza esistente tra casa domotica e smart home: un impianto domotico di tipo tradizionale permette la gestione coordinata, integrata e totalmente personalizzabile di tutti i dispositivi della casa, grazie al fatto di rendere possibile una più facile integrazione anche tra oggetti di produttori diversi.

All’interno di una smart home, invece, gli oggetti smart, seppur connessi alla Rete, restano indipendenti e controllabili tramite app dedicate. Ciò significa che ogni dispositivo ha un suo sistema e una sua applicazione e pertanto una smart home, rispetto a una casa domotica tradizionale, consente opportunità di integrazione e personalizzazione più ridotte.

I vantaggi di avere una casa domotica

Per capire a pieno tutti i vantaggi legati all’avere una casa domotica è necessario sapere cosa si può fare concretamente con essa. Uno dei principali obiettivi della domotica, come abbiamo già sottolineato, è quello di migliorare il comfort all’interno della casa. Con un impianto di questo tipo, per esempio, è possibile gestire in maniera automatizzata e integrata (e da remoto) l’illuminazione, le tapparelle, il sistema di termoregolazione e riscaldamento e i vari elettrodomestici presenti in casa (dal forno al frigorifero, dalla lavatrice alla lavastoviglie).

La possibilità di controllare da remoto molteplici funzionalità della casa si rivela preziosa per tutti ma, per alcune categorie di persone in particolare, può rivelarsi davvero fondamentale: basti pensare a come può migliorare, con questi presupposti, la qualità della vita di una persona anziana e/o allettata.

Una simile gestione dell’illuminazione e del sistema di termoregolazione determina un altro grande vantaggio per chi abita in una casa domotica: è possibile, infatti, risparmiare sulle bollette, mantenendo più bassi i consumi sulla base dei propri specifici bisogni e tenendoli costantemente sotto il proprio controllo. Una casa domotica è anche una casa più sicura: è possibile, infatti, gestire in maniera automatizzata e integrata i sistemi di allarme e videosorveglianza, non solo in relazione a possibili intrusioni e furti ma anche per eventuali fughe di gas o fumo e allagamenti.

La domotica incide anche sui momenti di svago: si può, per esempio, controllare il suono e avere in ogni ambiente musica diversa diffusa simultaneamente, in modo da creare la giusta atmosfera in ogni stanza della casa. Un impianto domotico, inoltre, consente di creare scenari in grado di attivare contemporaneamente differenti funzioni. Tali scenari possono essere attivati in automatico in funzione dell’ora o del giorno, in relazione a specifiche condizioni meteo o eventi particolari oppure sulla base della propria posizione.

È possibile, per esempio, chiudere tende e tapparelle e diffondere un po’ di musica per rilassarsi al meglio al tramonto oppure chiudere le tapparelle e interrompere il sistema di irrigazione in caso di pioggia oppure ancora attivare il riscaldamento e accendere le luci nei momenti che precedono il proprio ritorno a casa.

Ora che è più chiaro ciò che è possibile fare all’interno di una casa “intelligente”, è opportuno tornare sulla distinzione tra casa domotica e smart home per evidenziare i vantaggi specifici della prima opzione. Si tratta, infatti, di due soluzioni che arrivano a ottenere risultati simili con premesse e percorsi differenti. Rispetto a una smart home, la casa domotica ha il grande vantaggio di assicurare una maggiore integrazione tra dispositivi diversi (e, soprattutto, tra oggetti di marchi differenti) e, quindi, una migliore personalizzazione.

Gli svantaggi di avere una casa domotica

L’analisi dei pro e contro della domotica non prevede solo vantaggi. Anche in questo caso è utile riportare alla memoria la distinzione tra casa domotica e smart home: la prima soluzione, ai fini della totale integrazione e gestione automatizzata e centralizzata, richiede necessariamente il cablaggio nell’impianto elettrico delle varie funzionalità.

Questo aspetto può apparire uno svantaggio relativo in caso di nuova costruzione, dal momento che, come detto, quasi tutti gli edifici più recenti nascono proprio con questi presupposti. Se, però, si vuole rendere “intelligente” una casa già esistente e l’impianto elettrico presente in essa non ha determinate caratteristiche, è necessario intervenire con opere murarie. Ciò richiede soldi e tempo, senza parlare del disagio legato ai lavori in casa.

Un altro grande svantaggio associato alla realizzazione di una casa domotica è il rischio di intrusioni di persone esterne nel sistema di controllo delle varie funzionalità dell’ambiente. Un malintenzionato potrebbe accedere a preziose informazioni, nonché manomettere a proprio piacimento il funzionamento del sistema. Fondamentale è, pertanto, assicurarsi che il proprio sistema di controllo sia protetto al 100% e al sicuro rispetto a possibili tentativi di intrusione esterni.

Un ulteriore possibile svantaggio legato all’utilizzo della domotica è rappresentato dalle difficoltà che alcune persone potrebbero incontrare nella gestione pratica dei vari comandi della casa. A questo proposito è opportuno, però, precisare che sul mercato al giorno d’oggi esistono sistemi di domotica dotati di interfacce molto intuitive, anche in relazione al fatto che, come già è stato sottolineato, la domotica può rivelarsi una soluzione particolarmente indicata per persone anziane e/o allettate.