Amazon punta sul nucleare per il suo nuovo data center: investiti 650 milioni di dollari

Amazon ha acquistato un data center alimentato da una centrale nucleare investendo 650 milioni di dollari

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Redazione

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b ha acquistato Cumulus, un data center che sfrutta per funzionare l’energia della vicina centrale nucleare di Susquehanna, nel nord della Pennsylvania. Un investimento da 650 milioni di dollari in totale che segnala come l’azienda voglia utilizzare più energia pulita per il supporto di una delle sue attività meno conosciute ma più redditizie: i servizi cloud per il web.

AWS, sigla che sta per Amazon Web Services, ospita sui propri server una parte significativa dei siti internet mondiali, anche non legati ad Amazon stessa. Anche se di recente la concorrenza in questo settore si è fatta più agguerrita, l’intelligenza artificiale ha aperto nuovi scenari per il cloud computing, ma anche nuovi problemi.

Amazon investe sul nucleare con un nuovo data center

Con un investimento da 650 milioni di dollari, Amazon Web Sevices, la branca di Amazon che si occupa di servizi cloud per il web, ha acquistato Cumulus, un data center nel nord della Pennsylvania, in Usa. Si tratta di un importante aumento della capacità dei servizi internet dell’azienda ma soprattutto di una svolta dal punto di vista energetico.

Cumuls è infatti stato creato in collaborazione con Talen Energy, che ha recentemente inaugurato in zona una nuova centrale nucleare. I reattori potranno fornire fino a 2,5 gigawatt di potenza, e Amazon ha già acquistato con il contratto che l’ha fatta entrare in possesso di Cumulus, tutta l’energia necessaria a far funzionare il data center e che sarà prodotta direttamente dalla centrale.

I 650 milioni di dollari investiti da Amazon saranno divisi in due tranche di pagamento diverse. La prima è immediata ed è composta da circa 350 milioni di dollari, poco più della metà del totale. La seconda invece è legata al raggiungimento di alcuni obiettivi precisi, e si compone dei restanti 300 milioni, che saranno comunque pagati entro la fine dell’anno in corso. AWS prevede di utilizzare anche fino a 960 megawatt di potenza per il suo data center.

I data center e l’energia pulita

Amazon ha fatto una scelta importante nel mondo dei data center, quella di alimentare uno di essi con energia che non emette gas serra. I consumi di questi edifici sono enormi e stanno causando preoccupazioni tra ambientalisti e governi, per ragioni diverse.

I data center sono fondamentali perché sono il supporto fisico dei dati che ogni giorno vengono scambiati nel mondo, soprattutto via internet. Di recente la loro importanza è cresciuta perché sono utilizzati anche per gestire l’enorme mole di informazioni necessarie per addestrare i large language model, su cui si basa l’intelligenza artificiale generativa.

Negli Usa, dove una parte consistente dei data center mondiali sono stati costruiti, stanno però crescendo le preoccupazioni per la tenuta della rete elettrica. Questi sistemi consumano ormai l’1% dell’energia elettrica mondiale e questo dato crescerà con ogni probabilità nei prossimi anni. L’impatto è anche ambientale, dato che questi server sono responsabili dello 0,3% delle emissioni mondiali di anidride carbonica. 

Accordi come quello stabilito da Amazon per un data center che sfrutti energia pulita e che abbia una fornitura di elettricità costante potrebbero diventare sempre più comuni nei prossimi anni.