Trenitalia ritira i limiti per i bagagli sulle Frecce: quando potrebbero tornare

Sospesi i nuovi limiti ai bagagli sulle Frecce, Trenitalia cerca un nuovo accordo con le associazioni dei consumatori

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Redazione

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Dopo i reclami di diverse associazioni dei consumatori, Trenitalia ha sospeso l’introduzione delle limitazioni ai bagagli sui suoi treni ad alta velocità, le Frecce. Sarebbero dovuti entrare in vigore il primo marzo, ma l’azienda ha deciso di non implementarli per il momento, rimandando a data da destinarsi l’eventuale applicazione della misura.

Il regolamento avrebbe fatto assomigliare il viaggio in treno con dei bagagli a quello in aereo. Dimensioni precise, costo maggiore per gli ingombri più grandi e regole dedicate a chi viaggia con oggetti particolari, dai passeggini agli sci agli strumenti musicali, fino alle biciclette. Il prossimo confronto con le associazioni dovrebbe avvenire il 6 marzo.

Trenitalia ritira le regole sui bagagli per le frecce

Nella giornata di giovedì 29 febbraio Trenitalia, il principale operatore di treni ad alta velocità in Italia, ha annunciato un nuovo regolamento molto stringente sui bagagli che sarà possibile portare con sé in un viaggio sulle Frecce, i treni veloci della compagnia. Poco il tempo lasciato ai passeggeri per adeguarsi: le nuove norme sarebbero infatti entrate in vigore dal 1 marzo.

Immediatamente tutte le principali associazioni dei consumatori hanno iniziato a protestare per la scelta di Trenitalia. Le critiche erano sia nel merito della scelta – la libertà e la flessibilità del bagaglio è uno dei principali vantaggi del viaggio in treno rispetto all’aereo – sia nelle tempistiche molto strette decise dall’azienda.

Entro la fine della giornata, il nuovo regolamento era già stato sospeso. “Alla luce di alcune richieste, anche da parte di associazioni dei consumatori, Trenitalia ha deciso di sospendere l’applicazione, a partire dal 1 marzo, del regolamento sul trasporto di bagagli, monopattini e biciclette a bordo treno” annuncia Trenitalia in serata.

Sodisfatte le associazioni dei consumatori che si sono battute per ottenere questo risultato: “Si tratta di una vittoria storica per i consumatori” ha affermato Massimiliano Dona, presidente dell’Unione nazionale consumatori, commentando la rinuncia alla segnalazione all’Antitrust e all’Autorità trasporti dopo la sospensione del regolamento da parte di Trenitalia.

Intervenuto anche Carlo Rienzi del Codacons: “Giusta la scelta di Trenitalia di confrontarsi prima di introdurre regole così stringenti, alcune delle quali poco comprensibili” ha detto il presidente dell’associazione, mentre Anna Rea di Adoc commenta le tempistiche e la mancanza di informazione per i passeggeri da parte di Trenitalia: “Ogni nuovo regolamento deve essere preceduto da una corretta e capillare informazione a tutti i viaggiatori“.

Il commento di Gabriele Melluso rivela anche che l’implementazione di nuove regole sui bagagli in treno non è però completamente saltata: “Apprezziamo la scelta dell’azienda di rimandare l’avvio delle nuove misure in attesa del confronto con le associazioni dei consumatori che si terrà il prossimo 6 marzo” dice il presidente di Assoutenti. Tra meno di una settimana quindi potrebbe essere raggiunto un accordo per attuare comunque una stretta nei confronti di questo tema.

Quali erano le regole sospese da Trenitalia

Le regole sui bagagli introdotte da Trenitalia avrebbero posto fine a uno dei principali vantaggi dei treni ad alta velocità rispetto agli aerei nei lunghi viaggi: la possibilità di trasportare bagagli con flessibilità e senza dover pagare costi aggiuntivi. In ogni Freccia, a seconda dei diversi modelli impiegati dalle varie livree della società, esistono diverse opzioni per il deposito del proprio bagaglio. Ci sono le cappelliere sopra i sedili e lo spazio tra un sedile e l’altro, adatti principalmente a ingombri più contenuti, e i portabagagli all’inizio e alla fine di ogni carrozza, per quelli più grandi.

Con il nuovo regolamento, sarebbe stato possibile portare con sé un massimo di due bagagli a bordo delle Frecce, quindi non soltanto dei treni ad alta velocità veri e propri, ma anche dei Frecciargento e dei Frecciabianca. Ad essere limitata sarebbe poi stata la dimensione totale dei bagagli e non, come accade per le compagnie aree, quella della singola valigia.

La grandezza sarebbe stata diversa a seconda delle classi di viaggio scelte. I limiti forniti da Trenitalia avrebbero fatto riferimento alla somma di tutte le dimensioni del bagaglio, inclusa lunghezza, larghezza e profondità con ruote e maniglie:

  • Standard, Premium e la seconda classe dei Frecciabianca avrebbero avuto un limite di 161 centimetri, con nessuno dei due bagagli che avrebbe potuto superare gli 80cm;
  • Executive, Business e la prima classe Frecciabianca avrebbero potuto portare bagagli fino a 183 centimetri, con ogni dimensione che non avrebbe potuto superare i 120.

Per la seconda classe non sarebbe stato possibile portare nemmeno due bagagli a mano da aereo. La normale valigia che si imbarca in cabina su un volo ha infatti dimensioni di 40 x 20 x 25. Due di esse risulterebbero leggermente maggiori a quanto sarebbe stato consentito portare su un viaggio in Frecciarossa di classe Standard o Premium.

Le valigie non erano però gli unici bagagli menzionati nel nuovo regolamento. I bagagli speciali, come sci, carrozzine, passeggini, strumenti musicali, non sarebbero stati conteggiati all’interno di questi nuovi limiti. A loro volta però avrebbero avuto un limite di somma delle dimensioni totali di 200 cm e avrebbero dovuto avere una sacca da trasporto.

Misure particolari invece per le biciclette e i monopattini. Le prime avrebbero potuto essere trasportate soltanto se smontate oppure se il modello prevede la possibilità di essere ripiegato. In ogni caso, le loro dimensioni non avrebbero potuto superare 80 x 110 x 45 centimetri. Ogni bagaglio poi avrebbe dovuto essere dotato di un’etichetta con il nome del proprietario e i contatti di riferimento, come numero di telefono e email.

Il nuovo regolamento sui bagagli specificava anche le pene per la sua violazione. In primo luogo chi non si sarebbe adattato alle norme avrebbe subito una multa di 50 euro. Questo avrebbe però aperto di fatto, senza ulteriori misure, a un semplice sovrapprezzo per portare bagagli fuori dalle norme consentite. Di conseguenza Trenitalia avrebbe imposto di scaricare dal treno il bagaglio fuori norma alla prima stazione possibile.

Le associazioni dei consumatori hanno per il momento bloccato queste nuove norme, almeno fino a un nuovo incontro con Trenitalia che si terrà il prossimo 6 marzo. Da quella riunione potrebbe nascere un nuovo regolamento, meno stringente e più adatto alle necessità dei passeggeri. L’azienda non è sotto pressione soltanto dalle associazioni, ma anche dalla concorrenza. L’Italia è infatti uno dei pochi Paesi al mondo in cui un vettore di alta velocità pubblico, Trenitalia appunto, compete con uno privato, Nuovo Trasporto Viaggiatori, che opera il marchio Italo.