Aumento del prezzo delle sigarette a febbraio 2024: 10 centesimi in più a pacchetto. Quanto costano adesso

Di quanto sale il prezzo delle sigarette, dei sigari e degli altri prodotti da fumo. L'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli ha aggiornato le sue tabelle

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Mauro Di Gregorio

Giornalista politico-economico

Laurea in Scienze della Comunicazione all’Università di Palermo. Giornalista professionista dal 2006. Si interessa principalmente di cronaca, politica ed economia.

Aumenta il prezzo delle sigarette a febbraio 2024, così come quello di tutti gli altri prodotti da fumo. La Legge di Bilancio 2024 del governo Meloni ha aumentato i prezzi di vendita al pubblico, portandoli da 20,20 a 29,30 euro ogni mille sigarette. Considerando un pacchetto standard da 20 bionde, il rincaro oscilla fra i 10 e i 12 centesimi.

Su il costo delle sigarette

La Legge di Bilancio 2024 ha rivisto al rialzo i valori di accise, oneri fiscali e aliquote. Ad aumentare è il prezzo di

  • sigarette;
  • sigari;
  • tabacco trinciato da rollare per fare sigarette artigianali;
  • tabacco da fiuto;
  • tabacco da masticare;
  • tabacco da pipa o per altri articoli da fumatori (ad esempio per narghilè);
  • prodotti da fumo privi di nicotina.

Quanto costano le sigarette oggi

Il pacchetto di sigarette più economico oggi costa 4 euro, per il più costoso occorre sborsare 6,70 euro.

Di seguito alcuni esempi dei nuovi prezzi delle sigarette in Italia su confezioni standard da 20 pezzi:

  • Camel Blue – confezione rigida – 5,50 euro;
  • Camel Blue – confezione morbida – 5,30 euro;
  • Chesterfield Originals KS – confezione sia rigida che morbida – 5,30 euro;
  • Davidoff Classic – confezione rigida – 6 euro;
  • Gitanes – confezione rigida 6 euro;
  • Lucky Strike Original – confezione sia rigida che morbida – 5 euro;
  • Marlboro 100S – confezione rigida – 6,20 euro;
  • Marlboro Ks – confezione rigida – 6,20 euro;
  • Marlboro Ks – confezione morbida – 5,70 euro;
  • Dunhill International – confezione rigida – 6,70 euro;
  • Futura Rossa – confezione rigida 4 euro.

Già a ottobre 2023, prima che il governo Meloni entrasse nel dettaglio della Legge di Bilancio, era stato annunciato un rialzo del prezzo delle sigarette. L’esecutivo era a caccia di fondi per sostenere i bonus annunciati e, fra le altre misure, aveva deciso di colpire le tasche dei fumatori.

Composizione del prezzo delle sigarette

Il prezzo di vendita al pubblico delle sigarette e degli altri prodotti da fumo è composto da quattro elementi: Iva, aggio, accisa e infine quota al fornitore.
Tutti gli articoli sono assoggettate all’Iva nella misura del 22% del prezzo di vendita.
L’aggio spettante al tabaccaio è pari al 10% del prezzo.
Per le sigarette, l’accisa corrisponde alla somma di una componente fissa (che dall’1 gennaio 2024 è pari a 29,30 euro per 1.000 sigarette) e di un elemento proporzionale costituito dal 49,5% del prezzo di vendita al pubblico.

Per gli altri prodotti da fumo il peso delle accise cambia. Ad esempio per i sigari, l’accisa è calcolata applicando l’aliquota di base del 23,5% sul prezzo di vendita al pubblico. È fissata un’accisa minima pari a 35 euro per chilo (per convenzione si calcola per 200 sigari), con la conseguenza che tutti i prodotti che ricadono in una fascia di prezzo uguale o inferiore a 148 euro sono soggetti al pagamento di tale ammontare minimo previsto.

Sui marchi di tabacchi lavorati in Paesi non facenti parte dell’Unione europea pesa anche il costo del dazio di importazione.

Come conoscere i nuovi prezzi delle sigarette

Il prezzo delle sigarette in Italia, così come quello degli altri prodotti da fumo, è disponibile sul sito dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli.