Verifood, il progetto di intelligenza artificiale a tutela di dop e igp

L'Italia difende la certificazione geografica dei suoi prodotti avvalendosi dell'intelligenza artificiale: il progetto Verifood, nato per la tutela dei marchi dop e igp.

Foto di Riccardo Castrichini

Riccardo Castrichini

Giornalista

Nato a Latina nel 1991, è laureato in Economia e Marketing e ha un Master in Radio, Tv e Web Content. Ha collaborato con molte redazioni e radio.

Tutelare il made in Italy e le sue eccellenze agroalimentari attraverso l’utilizzo dell’intelligenza artificiale sul web. È così sintetizzabile l’ambizioso progetto Verifood, che vede l’impegno congiunto dell’Icqrf, Ispettorato centrale della tutela della qualità e della repressione frodi dei prodotti agroalimentari, del Centro di scienze della sicurezza e della criminalità delle università di Trento e Verona e del ministero dell’agricoltura. La strategia adottata prevede il lancio di un motore di ricerca sul web che, sfruttando le potenzialità offerte dall’intelligenza artificiale, possa agire contro chi utilizza impropriamente i marchi dop e igp.

Verifood, il progetto contro i falsi prodotti dop e igp

Il progetto Verifood è stato presentato al Vinitaly, in corso fino al 17 aprile 2024 a Verona, ed ha il principale obiettivo di porre fine all’uso truffaldino che viene fatto dei marchi dop e igp da parte di alcune aziende che, di fatto, sfruttano la buona reputazione del cibo italiano e di alcune sue zone geografiche senza averne diritto. In caso di utilizzo improprio dei marchi, il danno per i veri prodotti certificati è molto alto. Il patrimonio delle indicazioni geografiche italiane, infatti, vale circa 20 miliardi di euro all’anno per l’economia nazionale, con il coinvolgimento di circa 900mila lavoratori. Sfruttare il marchio senza averne diritto, oltre a costituire una frode, penalizza molto le aziende di prodotti certificati, che si trovano a concorrere con soggetti che, per forza di cose, possono offrire dei prodotti a prezzi più bassi.

Le frodi dei marchi dop e igp

L’Italia è il Paese al mondo che più risente delle truffe sui marchi di certificazione geografica dei prodotti, essendo quello che ne ha il più alto numero. Sono, infatti, ben 890 le indicazioni geografiche italiane, con la ricchezza che viene però minata da chi utilizza gli stessi marchi – soprattutto sul web – senza averne diritto. Il fenomeno è molto più grande di quello che si potrebbe pensare, con l’Icqrf che ha dichiarato di aver già provveduto a rimuovere da alcuni siti di e-commerce e marketplace oltre 4mila inserzioni di prodotti con una irregolare indicazione geografica. A questo fenomeno si collegano molto spesso anche quelli di usurpazione, evocazione e imitazione dei prodotti italiani famosi in tutto il mondo.

Verifood, come funziona

Il progetto Verifood è incentrato su tre principali pilastri. Il primo è rappresentato dall’utilizzo dell’intelligenza artificiale per creare un sistema informatico che sia in grado di identificare, investigare e raccogliere prove delle frodi dei marchi dop e igp presenti in rete. Il secondo interessa invece la cooperazione tra più attori qualificati pubblici e privati, siano questi centri di ricerca, università o consorzi di tutela: un vero e proprio network nazionale contro le frodi di certificazione geografica. In ultimo, il terzo pilastro del progetto prevede un’opera di sensibilizzazione dei consumatori sull’importanza della protezione delle indicazioni geografiche italiane.

I tempi previsti per il lancio di Verifood

Per quanto riguarda le tempistiche, il prototipo della piattaforma Verifood è già in fase avanzata e avrebbe dimostrato di offrire dei risultati incoraggianti in tema di individuazione delle frodi. Ci vorranno tuttavia altri due anni per calibrare e affinare il sistema, così da poter rendere possibile un controllo sempre più capillare sui prodotti con annunci fraudolenti presenti sul web.