Milioni in arrivo per sostenere il Made in Italy a tavola

Il Ministero dell'Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste ha ufficialmente varato uno schema di decreto per sostenere le filiere agroalimentari dei prodotti Dop-Igp con un finanziamento significativo di 25 milioni di euro.

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Alessandro Mariani

Giornalista green

Nato a Spoleto, dopo una laurea in Storia e una parentesi in Germania, si è stabilito a Milano. Ha avuto esperienze in radio e in TV locali e Nazionali. Racconta la società, con un focus sulle tematiche ambientali.

Via libera del Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste a uno schema di decreto volto a sostenere le filiere agroalimentari dei prodotti Dop-Igp. Questo provvedimento, che segue un accordo stabilito durante la Conferenza Stato Regioni del 12 luglio, fa parte del “Fondo per lo sviluppo e il sostegno delle filiere agricole, della pesca e dell’acquacoltura” ed è finanziato con un importo complessivo di 25 milioni di euro.

Gli obiettivi del decreto per sostenere le filiere dei prodotti Dop-Igp

Gli obiettivi principali di questo decreto mirano a promuovere le indicazioni geografiche italiane sia a livello nazionale che internazionale. Tra questi rientra

  • l’incremento delle vendite dei prodotti agroalimentari Dop-Igp
  • una comunicazione più efficace sull’origine, le caratteristiche e la qualità
  • lo sviluppo della sostenibilità nei processi produttivi
  • l’aumento dell’influenza dei Consorzi di Tutela nel panorama internazionale.

Il Ministro Lollobrigida ha sottolineato l’importanza di questo provvedimento, dichiarando: “La misura costituisce un importante strumento per favorire la promozione dei nostri prodotti, traino per l’economia delle intere filiere agricole, sia nel mercato interno sia dal punto di vista delle esportazioni. Oggi, grazie anche al lavoro svolto nei nostri uffici e dalle Regioni, rafforziamo le nostre Indicazioni geografiche, conosciute in tutto il mondo come sinonimo di eccellenza, esaltiamo le potenzialità della nostra Nazione e incentiviamo il nostro export. L’obiettivo è sviluppare ancora di più gli scambi commerciali e ottenere risultati sempre più importanti”.

Impatto sui consorzi di tutela Dop-Igp

Questo provvedimento punta ad avere un impatto significativo sui 168 Consorzi di Tutela delle Dop-Igp nel settore agroalimentare, offrendo loro un sostegno fondamentale. Oltre all’incremento delle vendite e alla migliore comunicazione sulle caratteristiche dei prodotti, il decreto mira anche a promuovere la sostenibilità dei processi produttivi e a rafforzare la rappresentanza dei Consorzi.

Cesare Baldrighi, presidente di Origin Italia, un’associazione che riunisce 75 Consorzi di Tutela, alcuni dei quali rappresentano i cibi più contraffatti all’estero, ha accolto con favore questa iniziativa e ha affermato: “È una grande opportunità per il rilancio delle attività di promozione dei Consorzi, un risultato che nasce dall’azione di Origin Italia che aveva richiesto misure speciali per sostenerne il rilancio e che successivamente ha sollecitato il ministro Lollobrigida, che ringraziamo, affinché venisse adottato in tempi celeri”.

Divieto di registrazione di marchi simili a quelli Dop-Igp

Inoltre, questo passo importante segue, oltre ad alcune mosse del Governo per incentivare il Made in Italy, il divieto di registrazione di marchi evocativi, usurpativi o imitativi delle denominazioni delle Dop-Igp, stabilito dalla legge 102 del 24 luglio 2023, che modifica il Codice della Proprietà Industriale. Questa legge rappresenta un ulteriore passo in avanti nella protezione delle Indicazioni Geografiche italiane contro l’Italian sounding.  La nuova formulazione dell’articolo 14, comma 1, lettera b) del c.p.i. amplia gli impedimenti alla registrazione dei marchi, estendendoli anche ai prodotti e servizi diversi da quelli tutelati, confermando così il ruolo delle DOP e delle IGP come strumenti di interesse pubblico, soprattutto nell’ambito dello sviluppo rurale e agricolo. Questa modifica offre una protezione più ampia e completa alle indicazioni geografiche italiane.

L’Ufficio Italiano Brevetti e Marchi (UIBM) avrà un ruolo fondamentale nell’evitare la registrazione di marchi commerciali che violano le DOP o le IGP. In caso di mancato rifiuto da parte dell’UIBM, il Consorzio responsabile della tutela della DOP o IGP, o il Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste (MIPAAF) in assenza di un Consorzio, potrà presentare opposizioni e azioni di nullità nei confronti di tali marchi.