Sciopero taxi di martedì 21 maggio: orari e modalità

Lo sciopero nazionale dei taxi di martedì 21 maggio: il blocco dalle 8 alle 22, a Roma manifestazione in Piazza San Silvestro.

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Riccardo Castrichini

Giornalista

Nato a Latina nel 1991, è laureato in Economia e Marketing e ha un Master in Radio, Tv e Web Content. Ha collaborato con molte redazioni e radio.

Pubblicato: 20 Maggio 2024 22:30

Nella giornata di martedì 21 maggio 2024 è stato indetto uno sciopero nazionale dei taxi che vede l’adesione di tutti i sindacati di categoria a esclusione di 3570 di Loreno Bittarelli. Le auto rimarranno ferme in tutta Italia dalle 8 alle 22, con lo scenario più caldo che sarà a Roma dove, dalle 11 alle 17, è prevista una manifestazione dei tassisti in Piazza San Silvestro.

Lo sciopero nazionale dei taxi di martedì 21 maggio

I sindacati dei tassisti auspicano “la partecipazione di tutta la categoria a difesa del proprio lavoro, per contrastare l’uso illegittimo delle autorizzazioni da noleggio e salvaguardare la propria autonomia e indipendenza dalla schiavitù di algoritmi e multinazionali”. Più nel dettaglio, con lo sciopero dei taxi di martedì 21 maggio i sindacati chiedono al governo delle regole certe per il settore, al fine di rendere un servizio migliore ai clienti.

“La nostra non è e non deve sembrare una difesa corporativa – ha detto il responsabile nazionale di Ugl taxi, Alessandro Genovese –  scenderemo in piazza anche a tutela dell’utenza. Oggi gli utenti possono contare infatti su tariffe certificate, domani, senza decreti attuativi adeguati e quindi senza regole non è detto: se cresce la domanda di servizi taxi e ncc gli algoritmi delle multinazionali vanno alle stelle; in situazioni di emergenza o per calamità naturali i prezzi, come abbiamo visto, sono lievitati anche del 400 per cento”.

Al centro , dunque, l’eterno conflitto tra i tassisti e le multinazionali di car-sharing che operano soprattutto nelle grandi città. “A febbraio – ha aggiunto Genovese – i ministri Urso e Salvini ci avevano convocato per definire i decreti attuativi adeguati con l’impegno ad approvarli entro aprile. Ma alcuni incontri al Mise, dove è stato ricevuto il vice presidente di Uber Tony West, e alcune dichiarazioni ai question time ci hanno dato l’impressione che tutto sia fermo”.

Lo sciopero dei taxi a Roma

Lo sciopero nazionale dei taxi di martedì 21 maggio 2024 vedrà il suo fronte più acceso a Roma dove, dalle 11 alle 17, è prevista una manifestazione dei tassisti a piazza San Silvestro. L’invito alla partecipazione alla mobilitazione è arrivato da una nota congiunta di Fast-Confsal taxi, Satam, Tam, Usb-taxi, Unica-Filt Cgil, Claai, Uritaxi, Uti, Unimpresa, Orsa-taxi, Ugl-taxi, Federtaxi-Cisal, Sitan Atn, Unione Artigiani nella quale si legge: “È fondamentale la partecipazione di tutta la categoria a difesa del proprio lavoro, per contrastare l’uso illegittimo delle autorizzazioni da noleggio e salvaguardare la propria autonomia e indipendenza dalla schiavitù degli algoritmi e delle multinazionali”. Nella manifestazione romana viene contestata anche l’immissione sul mercato di nuove licenze che, nella solita Capitale, dovrebbero essere circa mille.

L’Unione dei consumatori contro lo sciopero dei taxi

Contro lo sciopero nazionale dei taxi del 21 maggio si è schierata l’Unione nazionale consumatori che, attraverso le parole del suo presidente Massimiliano Dona, ha definito la mobilitazione “immotivata e preventiva”, volta solo a “mantenere i privilegi di casta e fare pressioni sui politici per scoraggiare qualunque possibile miglioramento della legge”. “Unica novità – ha aggiunto Dona – che al solito slogan anni ’50 contro le multinazionali ora hanno aggiunto anche la new entry degli algoritmi. Dopo il fallimento del Dl Asset, che non solo non ha risolto i problemi esistenti, a cominciare dal problema dei taxi insufficienti, ma ha pure peggiorato la normativa esistente, ponendo ad esempio un tetto all’aumento delle licenze, urge una liberalizzazione seria in questo settore e che i decreti Salvini non ostacolino la professione degli Ncc come invece chiedono i tassisti”. Più o meno sulla stessa linea amche il giudizio del Codacons secondo il quale “i cittadini non avvertiranno alcuna differenza rispetto a qualsiasi altro giorno della settimana perché i taxi sono già abitualmente introvabili nelle principali città italiane”.