Cosa c’è (e cosa no) nel Decreto Asset: tutte le misure approvate

La Camera ha approvato il cosiddetto decreto Asset del 10 agosto 2023: le misure approvate e cosa cambia per taxi, voli, banche, Superbonus e altri settori

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Miriam Carraretto

Giornalista politico-economica

Esperienza ventennale come caporedattrice e giornalista, sia carta che web. Specializzata in politica, economia, società, green e scenari internazionali.

Con 155 voti a favore, la Camera ha approvato il cosiddetto decreto Asset del 10 agosto 2023, che riguarda la tutela dei consumatori, con nuove regole per le attività economiche e finanziarie e gli investimenti strategici. Non essendoci state modifiche rispetto al testo già approvato dal Senato, il decreto è stato convertito in legge senza ulteriori cambi di scena.

“Ottimo lavoro in poche settimane!” ha commentato il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso. “Con un decreto realizzato in agosto, a Camere chiuse. Grazie ai parlamentari che hanno compreso l’urgenza del provvedimento e hanno apportato il loro prezioso contributo”.

Sono state rafforzate le misure a tutela dei consumatori, soprattutto sia per quanto riguarda il contrato alle pratiche distorsive nel settore aereo sia per i taxi, consentendo ai Comuni di bandire subito i concorsi straordinari per il rilascio di nuove licenze in deroga a ogni vincolo precedente. Ma non è tutto oro quello che luccica: perché, al di là dei proclami e delle retorica, spulciando per bene le novità, di fatto il governo ha lanciato degli assist favolosi a chi diceva di “combattere”.

Governo costretto a fare marcia indietro

Il governo ha rinforzato le misure per avere più licenze taxi, aumentando la platea dei Comuni destinatari, coprendo così le aree che avrebbero bisogno di un servizio più efficiente ed adeguato. “Ho appena scritto agli oltre 60 sindaci che potranno da subito realizzare concorsi straordinari per le nuove licenze taxi, senza alcun vincolo, in 15 giorni. 1.500 licenze in più a Roma, oltre 1.000 a Milano. Ora al lavoro senza perdere un giorno in più”.

Presa di posizione che però non è piaciuta per nulla ai tassisti, che hanno subito indetto uno sciopero: martedì prossimo, 10 ottobre, interromperanno il servizio delle loro auto bianche per 24 ore in tutta Italia.

Misure anche contro il caro-voli, di cui si è tanto discusso nei mesi scorsi. “Sono certo che anche le autorità di controllo – Antitrust, Enac e Autorità per la regolamentazione dei trasporti – utilizzeranno appieno i nuovi poteri che abbiamo loro conferito per tutelare gli utenti a fronte di algoritmi che violano la privacy e per contrastare i fenomeni distorsivi di mercato sui prezzi dei biglietti aerei, ponendo fine all’asta delle tariffe” continua Urso.

Il ministro si dice “rassicurato” dalla recente decisione del Parlamento Europeo sul sovrapprezzo del bagaglio a mano e dall’istruttoria dell’Autorità garante per la concorrenza al mercato nei confronti delle pratiche distorsive di Ryanair, che aveva minacciato di ridurre le tratte in Italia: “Siamo sulla strada giusta, a tutela dei cittadini e di un mercato finalmente trasparente e davvero competitivo, in cui anche le altre compagnie aeree possono incrementare le tratte e i voli nel nostro Paese, come è nei piani di sviluppo che ci hanno illustrato” sottolinea.

Importante anche la misura contro le delocalizzazioni, a tutela della tecnologia e quindi degli stabilimenti presenti in Italia. “Abbiamo realizzato in pochi giorni una svolta attesa anni. Grazie a tutto il Parlamento”. Ma vediamo cosa cambia nel dettaglio.

Taxi

Una delle misure più rilevanti introdotte dal governo Meloni riguarda proprio i taxi. Con le norme approvate nel decreto Asset, via libera alla liberalizzazione di nuove licenze: per la prima volta, i Comuni avranno ora più facilità a rilasciare nuove licenze, necessarie soprattutto nelle grandi città e in quelle sedi di aeroporti.

Decisione frutto di un lungo confronto parlamentare con oltre 60 Comuni italiani, una platea che di fatto comprende tutte le amministrazioni in cui si è verificata la necessità di aumentare le licenze dei taxi.

+20% licenze e concorsi straordinari in 60 Comuni

La nuova normativa tenta di mettere un argine alla storica carenza strutturale di taxi, soprattutto nei comuni capoluogo di regione, sedi di città metropolitana o di aeroporto. Finalmente, le amministrazioni possono ora aumentare le licenze, fino al 20% in più rispetto a quelle già rilasciate, attraverso uno speciale concorso straordinario e procedure molto più snelle.

I Comuni non devono chiedere ulteriori pareri per indire i concorsi, salvo la congruità del prezzo alla Autorità dei trasporti con il principio del silenzio assenso, in un massimo di 15 giorni.

Licenze temporanee aggiuntive

Altra novità è che i Comuni possono ora rilasciare licenze aggiuntive a chi è già titolare di licenza taxi o noleggio con conducente nei casi di aumento straordinario della richiesta, legato a grandi eventi o flussi turistici superiori alla media stagionale, come ad esempio il Giubileo 2025 a Roma e le Olimpiadi invernali di Milano-Cortina 2026.

Queste licenze – è bene ribadirlo – sono soltanto temporanee o stagionali, e possono essere prorogate al massimo per 2 anni.

Doppia guida

Nell’emisfero taxi cambiano poi le procedure per il rilascio della doppia guida, per le quali sarà sufficiente una comunicazione.

I beneficiari, anche a titolo oneroso, possono affidarle a terzi, che siano però in possesso di certificato di abilitazione professionale e iscrizione al ruolo di conducenti di veicoli o natanti adibiti ad autoservizi pubblici non di linea.

Chiarita anche la natura del rapporto di lavoro di carattere autonomo, fattore che in passato aveva limitato l’applicazione di questa opzione: la sostituzione alla guida può avvenire autonomamente nell’ambito orario del turno integrativo o nell’orario del turno assegnato.

Incentivi auto

Novità anche lato incentivi: raddoppiano infatti gli aiuti per l’acquisto di veicoli a basso livello di emissioni destinati a servizio taxi e all’esercizio di noleggio con conducente.

Voli

L’altro settore su cui il governo ha messo mano, anche se non in maniera risolutiva e anzi lasciando ampi margini di manovra alle grandi compagnie, è quello del trasporto aereo.

Stop algoritmo prezzi, ma salta tetto 200%

Come prima cosa, il decreto Asset assegna all’Autorità Garante della concorrenza e del mercato (AGCM) ampi poteri istruttori e sanzionatori in materia di trasporto aereo: per fare questo, l’organico dell’AGCM viene addirittura potenziato. In pratica, vengono sanzionate tutte quelle azioni che minano la concorrenza o che producono un abuso di posizione dominante da parte delle compagnie aeree.

Spesso e volentieri, grazie all’ormai celebre algoritmo dei voli, le compagnie aeree riescono a strappare prezzi altissimi per tratte molto brevi, in particolare verso le isole italiane e nei periodi di picco della domanda o di emergenza nazionale. L’AGCM può avviare adesso accertamenti.

E fin qui tutto bene. Tuttavia, si tratta di una vittoria solo a metà, visto che il testo finale del decreto abbraccia in qualche modo anche i suggerimenti con cui la Commissione europea aveva avvisato Roma del rischio di una procedura d’infrazione nel caso il decreto di inizio agosto non fosse stato modificato.

Nella versione definitiva, infatti, la dicitura passa da “Pratiche commerciali scorrette relative ai prezzi praticati su voli nazionali” a “Disposizioni per la trasparenza dei prezzi praticati sui voli nazionali”: insomma, un bel salto carpiato lessicale, che però cambia tutta la sostanza. Inoltre, scompare a tutti gli effetti il tetto del 200% ai prezzi dei biglietti.

Viene infine riconosciuta la possibilità per le amministrazioni competenti di fissare le tariffe massime praticabili dai vettori destinatari di oneri di servizio pubblico qualora ci sia il rischio di un sensibile rialzo dei biglietti aerei. Il livello massimo tariffario dovrà essere indicato nel bando di gara, quale requisito oggettivo dell’offerta.

Trasparenza sussidi e stop profilazione

Un’altra novità riguarda ancora l’obbligo per i gestori degli aeroporti di pubblicare i sussidi ricevuti dalle compagnie aeree, per garantire maggiore trasparenza e quindi maggiore tutela per i consumatori.

Il decreto vieta anche la profilazione degli utenti o la loro discriminazione sulla base del dispositivo elettronico adoperato per effettuare la prenotazione: telefono, pc o tablet che sia.

Superbonus

Case unifamiliari

Per quanto riguarda il Superbonus, non c’è traccia di novità nel dl Asset. Nessuna proroga dunque in vista per il bonus 110%: rimane in vigore soltanto quella già prevista per le case unifamiliari che, come già previsto, potranno portare ancora in detrazione al 110% le spese sostenute per i lavori eseguiti fino al 31 dicembre 2023, ma purché obbligatoriamente abbiano completato almeno il 30% dell’intervento complessivo entro il 30 settembre 2022.

Condomini

Niente proroga per i condomini che, al momento, potranno continuare ad utilizzare solo il bonus 110% sulle spese sostenute fino al 31 dicembre 2023, secondo lo schema già approvato dal Decreto Rilancio: bonus al 70% sulle spese sostenute nel 2024 e bonus al 65% per le spese sostenute nel 2025.

Cessione credito Poste Italiane

Il decreto accoglie la novità comunicata qualche giorno fa da Poste Italiane, che ha deciso di riaprire l’acquisto dei crediti d’imposta. Un’iniziativa che l’ad di Poste Matteo Del Fante ha definito “in linea con le indicazioni del Governo” e che “conferma il sostegno costante di Poste Italiane alle famiglie e al sistema Paese”.

La cessione del credito a Poste può essere fatta solo da persone fisiche e solo per le prime cessioni per un ammontare massimo di 50mila euro.

Crediti indiretti

Per quanto riguarda la comunicazione all’Agenzia delle Entrate dei crediti indiretti, provenienti cioè da sconto in fattura o cessione del credito, che risultino non utilizzabili per cause diverse dal superamento della scadenza prevista, questa va fatta nel momento in cui la conoscenza dell’evento che ha determinato la non utilizzabilità del credito sia avvenuta prima del 1° dicembre 2023 e comunque entro il 2 gennaio 2024.

Se la comunicazione all’AdE salta, scatta una sanzione di 100 euro.

Banche

Cambiando scenario, e guardando alle banche, cambia quasi radicalmente la tassa sugli extraprofitti bancari, dopo l’accesa protesta degli istituti.

Meloni e i suoi, come per i voli, hanno fatto marcia indietro, stabilendo una nuova aliquota: l’importo massimo dell’imposta straordinaria che può versare la singola banca è commisurato non più allo 0,1% dell’attivo, ma allo 0,26% dell’attivo ponderato.

Il governo ha poi deciso di escludere dalla base imponibile la tassa dei margini di interesse sui titoli di Stato e la possibilità, per le banche, di scegliere tra il versamento dell’imposta e la destinazione a riserva non distribuibile di un importo pari a 2 volte e mezza l’imposta.

Imprese italiane

Delocalizzazioni

Il decreto Asset interviene anche in materia di contrasto alla delocalizzazione. Il decreto estende da 5 a 10 anni il lasso temporale entro il quale una grande impresa estera, beneficiaria di una agevolazione pubblica, dovrà rimanere in Italia per poter mantenere l’aiuto.

L’uscita anticipata comporta la perdita dei benefici ottenuti e sanzioni da 2 a 4 volte la somma ricevuta come aiuto.

Golden power

Nel decreto Asset il governo ha anche deciso di applicare il cosiddetto Golden Power, cioè di mettere in pratica tutti quei poteri speciali in ambiti strategici, che vengono ora estesi.

Il Golden Power può essere ora esercitato anche all’interno dello stesso gruppo nell’ipotesi di atti, operazioni e delibere che abbiano come oggetto diritti di proprietà intellettuale relativi all’Intelligenza artificiale, alla produzione di semiconduttori, alla cybersicurezza, alle tecnologie aerospaziali, allo stoccaggio dell’energia, quantistica e nucleare o alla produzione alimentare, e che riguardino uno o più soggetti esterni all’Unione Europea.

Commissario per investimenti sopra 1 miliardo

Infine, la legge di conversione del decreto interviene in materia di Foreign Direct Investments (FDI), con l’obiettivo di aumentare il ranking dell’Italia come Paese in grado di attrarre investimenti esteri.

Per evitare ritardi o problemi nell’approvazione o nella realizzazione di un investimento in Italia da parte di un soggetto estero, il dl Asset crea la figura di un nuovo commissario straordinario che potrà essere nominato ad hoc dal governo.

Rete Tim

Una norma del decreto prevede poi l’acquisizione fino al 20% della Rete TIM da parte del Ministero dell’Economia. Il cda della telco concede però più tempo al fondo americano KKR per la definizione dell’offerta vincolante.

Energia

Biometano

Via libera anche alla norma che vincola l’adeguamento dell’incentivo alla produzione di biometano all’andamento dell’inflazione registrata da novembre 2021, indispensabile per consentire al settore di raggiungere gli obiettivi del PNRR.

Agricoltura e viticoltura

Granchi blu

Sul fronte agricoltura, il governo ha votato uno stanziamento aggiuntivo di 500mila euro a sostegno dei consorzi e delle imprese del comparto acquacoltura per fronteggiare la proliferazione del granchio blu, che sta causano non pochi danni al nostro Paese.

Vino

Il decreto Asset prevede di aumentare i fondi per il settore del vino: sale da 1 a 7 milioni di euro il Fondo di solidarietà per il comparto vitivinicolo messo in ginocchio dalla peronospora.

Caccia

Il dl prevede infine una mini depenalizzazione per i cacciatori all’interno di stagni e zone umide.