Quanto costa la revisione dell’auto e come farla

Scopri quanto costa la revisione dell'auto e di quanto sono stati gli aumenti dal 2021

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Virginia Manca

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Content Specialist esperta in materie economiche-giuridiche, finanziarie e di marketing. Ha due grandi passioni: l'economia e il mondo digitale.

Con un decreto attuativo del Ministro delle Infrastrutture e Mobilità Sostenibile, dal 1° novembre 2021 sono scattati gli aumenti della tariffa revisione auto. Per ogni veicolo che si sottopone al controllo, si dovranno pagare 9,95 euro netti in più.

Quanto costa la revisione dell’auto?

La revisione dell’auto e di tutti gli altri mezzi a motore deve essere eseguita dopo quattro anni dalla prima immatricolazione ed entro il mese di rilascio della carta di circolazione. Successivamente, la revisione va fatta ogni due anni, ma sempre entro il mese corrispondente a quello in cui è avvenuto l’ultimo collaudo.

Lo stato di emergenza causato dalla pandemia da Coronavirus ha fatto slittare le revisioni scadute tra il 1° settembre 2020 e il 30 giugno 2021 al 30 marzo 2022.

Al fine di comprendere quanto costa la revisione dell’auto, bisogna precisare che i costi sono maggiorati di 9,95 euro netti che, comprensivi di Iva diventano 12,14 euro lordi.

Rimane la differenza per le revisioni effettuate presso la Motorizzazione Civile, che passa dai 45 euro precedenti ai 54,95 euro di oggi, e quella effettuata in un centro revisioni autorizzato, dove si paga 79,02 euro a fronte dei 66,80 euro precedenti. I 79,02 lordi derivano dai 54,95 euro del costo della revisione, a cui vanno aggiunti 12,09 euro dell’Iva al 22%, 10,20 euro di diritti Motorizzazione e 1,78 euro del costo del bollettino postale. Nonostante il prezzo più alto, sono tanti coloro che preferiscono rivolgersi a un centro autorizzato, poiché i tempi di attesa sono ridotti e spesso c’è giù un rapporto di fiducia con il collaudatore.

Il Bonus Veicoli Sicuri

Dopo aver compreso quanto costa la revisione dell’auto, bisogna considerare anche che è previsto un Bonus Veicoli Sicuri che va a compensare l’aumento del prezzo della revisione auto, valido però una sola volta e per un solo veicolo.

La richiesta va fatta previa registrazione sulla piattaforma informatica “Bonus Veicoli Sicuri” accessibile direttamente dal sito del Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili. La registrazione può avvenire tramite Spid, Cie (Carta d’identità elettronica) o Cns (Carta nazionale dei servizi). I contributi vengono assegnati secondo l’ordine temporale di ricezione delle richieste e fino a esaurimento delle risorse disponibili.

Per poter assegnare il bonus, il Ministero delle Infrastrutture e della mobilità sostenibili attraverso SOGEI – Società generale d’informatica S.p.a. – procede alla verifica del codice fiscale del richiedente, della proprietà e della targa del veicolo e, naturalmente, dell’avvenuta revisione. Il bonus viene erogato sul conto corrente indicato al momento della domanda.

In particolare, il Bonus Veicoli Sicuri è stato prorogato fino al 31 marzo 2023, al fine di ottenere il rimborso di 9,95 euro per le revisioni dei veicoli effettuati nel 2022. Mentre dalle ore 9:00 del 3 aprile 2023 sarà possibile richiedere solo ed esclusivamente il contributo per le revisioni effettuate nel corso del 2023.

quando fare prima revisione auto 4 anni
Quando bisogna fare la prima revisione dell’auto

Cosa prevede la revisione auto

La revisione periodica dell’auto consente di verificare la piena efficienza del veicolo ed è un requisito indispensabile per la circolazione su strada. La prima revisione va effettuata dopo 4 anni dall’immatricolazione, nel caso di un mezzo nuovo, mentre per gli altri va eseguita ogni 2 anni dall’ultima revisione, precisando che si ha a disposizione tutto il mese della data di riferimento.

Il controllo consiste nella verifica di targa e numero di telaio tramite la carta di circolazione e di una serie di test per verificare le condizioni generali del veicolo. Vengono controllati la carrozzeria, l’impianto frenante, l’impianto elettrico, gli pneumatici e i gas di scarico.

La revisione è indispensabile per controllare il livello di sicurezza del proprio mezzo, le emissioni prodotte e il grado di rumorosità. Al superamento dei controlli, viene applicata un’etichetta sul libretto con il numero di chilometri percorsi dall’auto e la dicitura “regolare”.

Se la vettura non supera i controlli, viene registrata con esito “ripetere” o “sospendere”. Nel primo caso, l’auto può circolare per 30 giorni fino alla revisione successiva, da effettuare sempre presso la stessa officina. Nel secondo caso, la dicitura “sospendere” significa che l’auto ha difetti che ne compromettono la sicurezza e, per questo, può essere utilizzata solo per recarsi presso un’officina per gli interventi di ripristino e, in seguito, per tornare al centro di revisione.

Revisione scaduta e sanzioni

Se, dopo un controllo, la revisione risulta scaduta, si va incontro ad una multa che può variare da 173 a 694 euro, oltre alla sospensione dalla circolazione del mezzo fino ad avvenuto collaudo.

Se l’infrazione viene accertata in autostrada, alla sanzione si aggiunge anche il fermo amministrativo. La mancata revisione per più scadenze, invece, fa raddoppiare l’importo della multa.

La circolazione con un veicolo non revisionato diventa un problema soprattutto se l’automobilista è coinvolto in un incidente. Il rischio è quello che la compagnia assicurativa possa chiedere la rivalsa, vale a dire la restituzione delle somme liquidate a titolo di risarcimento nei confronti dei terzi danneggiati.